PRIME GELOSIE

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PEDRO

È passata una settimana da quando la piccola Ines è entrata nella mia vita e nella mia azienda.
Ogni giorno la vado a prendere da scuola, ma la sera non è mai voluta rimanere con me, mi è concesso solo di accompagnarla fino a casa.
Ma io non mollo!
La voglia di farla mia è tanta, ma devo ammettere che mi piace tantissimo discutere con lei, starle vicino.

Parcheggio davanti alla sua scuola e la aspetto finché non la vedo finalmente uscire, scendo dall'auto per andare da lei quando un ragazzo moro e dagli occhi scuri va da lei e la abbraccia forte, troppo forte per i miei gusti.

Parcheggio davanti alla sua scuola e la aspetto finché non la vedo finalmente uscire, scendo dall'auto per andare da lei quando un ragazzo moro e dagli occhi scuri va da lei e la abbraccia forte, troppo forte per i miei gusti

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Devo ammettere che il tizio in questione è molto attraente, ma mai quanto me, poi lei lo abbraccia pure, ma chi cazzo è? Che vuole questo?!

Mi avvicino e noto che lui mette il viso tra i suoi capelli e chiude gli occhi, quello è un chiaro segno di attrazione e desiderio sessuale, ma adesso mi sente sto stronzo!
Lei è Mia!

Mi avvicino e noto che lui mette il viso tra i suoi capelli e chiude gli occhi, quello è un chiaro segno di attrazione e desiderio sessuale, ma adesso mi sente sto stronzo!Lei è Mia!

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"INES!"
Lei si stacca di colpo e mi fissa
"Signor...."
"Pedro! O lo sai cosa succederà vero?"
Si ricorda della mia minaccia di baciarla con la lingua e si morde le labbra
"Pedro buon giorno!" mi dice tranquillamente
"e tu saresti?" dico rivolto al tizio davanti a me, indossa pure una giacca di pelle nera, che irritante
"io sono Manuel! E tu?" mi chiede sucuro di se
"Pedro Morales, che cosa sei per lei?!" gli dico diretto tanto che lei mi fissa basita.

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