LA COSA PIÙ IMPORTANTE

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PEDRO

Mi perdo a guardare le foglie mosse dal vento, mi è sempre piaciuto tanto il vento, il suo modo di far danzare le foglie, l'odore che porta con sé, e quel senso di libertà.

Il vociare delle persone mi risveglia dai miei pensieri, davanti a me vedo ergersi la casa di riposo dove Ines ha fatto volontariato tante volte, mi ha chiesto di accompagnarla ed io ho accettato perché volevo vedere e conoscere una parte di lei, di lei che ha rapito il mio cuore sin dal primo sguardo, e che giorno per giorno mi sta rendendo un uomo migliore, più umano, più vivo.

Sono passati tre mesi da quando stiamo insieme, sto aspettando la sua risposta, se verrà a vivere da me, ma nonostante la mia voglia irrefrenabile di averla mia li, sto aspettando e rispettando i suoi tempi.

Ci fermiamo davanti alla porta d'entrata, la struttura è davvero bellissima, sembra una di quelle ville ottocentesche, e intorno un immenso giardino con fiori colorati e alberi che danno frescuria dalle calde giornate estive.

La guardo e la vedo un po' triste
"amore che c'è?"
"non sono più venuta qui dalla morte... Di quella signora che ti dissi!"
"tesoro, stai tranquilla, sono qui!"
Le accarezzo dolcemente il viso con la mano per infonderle sicurezza, e per farle capire che avrà sempre me al suo fianco, che non è sola.

 Di quella signora che ti dissi!""tesoro, stai tranquilla, sono qui!"Le accarezzo dolcemente il viso con la mano per infonderle sicurezza, e per farle capire che avrà sempre me al suo fianco, che non è sola

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"ti amo amore mio!" mi dice dolcemente abbracciandomi forte
"ti amo anch'io, tantissimo!" le dico dolcemente accarezzando i suoi capelli di seta.

Entriamo dentro e devo dire che anche l'interno è veramente bellissimo, curato in ogni minimo dettaglio, vedo delle infermiere che ci salutano e ci fanno strada verso il piano di sopra, lì sicuramente si trovano le stanze.

Mentre attraverso il lungo corridoio provo come un senso di oppressione e di tristezza, non ho niente contro questi posti ma, io se avessi un nonno o un padre anziano lo terrei con me, ma purtroppo alcuni sono soli, e per fortuna esistono strutture così.

Ines bussa ad una porta e dopo poco sentiamo la voce di un uomo borbottare di entrare
"lui è Avier, è un po' burbero ma tanto buono!" mi dice la mia piccola
"oh allora andremo d'accordo, sono parecchio burbero anch'io!" le dico sorridendo mentre entriamo nella stanza.

Dentro è molto curata e elegante, c'è un letto singolo con una tv davvero grande, un armadio ad angolo ed una piccola zona salotto, e una porta che penso sia il bagno personale, dalla finestra si vedono gli alberi, è davvero rilassante.

"Ines tesoro, che bello rivederti!"
"Ciao Avier, come stai?"
"come un povero vecchio! E quel giovanotto?"
"piacere signore, sono Pedro Morales, il fidanzato di Ines"
"piacere mio, prego siediti!" mi dice e io mi siedo accanto al suo letto.

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