Cap 11

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CIAO RAGAZZI MI SONO ACCORTA CHE IL CAPITOLO 10 NON È PROPRIO VENUTA COME VOLEVO MA SPERO CHE IL CAPITO 11 VI PIACCIA..buona lettura😘

DARREN.
Mi trovavo al porto per il carico che doveva arrivare e volevo esserci personalmente perché avevo bisogno di schiarirmi le idee dopo aver discusso con Harper, lei mi faceva perdere la testa e vederla uscire con mio fratello mi faceva incazzare ancora di più..e non capivo cosa mi stesse facendo quella ragazza.
«Papà il carico e pronto»
«Bene..espandete la roba ai nostri clienti» dissi ordinando ai miei uomini.
Presi il telefono notando varie chiamate perse da Noah così lo richiamai non capendo perché mi avesse chiamato così tante volte.
«Ho da fare Noah..» dissi andando al punto.
«Non trovo Harper» disse agitato.
«Cosa?Com'è possibile?» Chiedo uscendo dal porto.
«Stavamo facendo una passeggiata poi è apparso un uomo e lei vedendolo è scappata..ora non so dove sia» come era possibile che lui non riusciva a farne una gusta.
«Ci penso io..Noah se le dovesse succedere qualcosa ci saranno delle conseguenze» dissi riattaccando.
Presi la macchina partendo a tutta velocità controllando il telefono per vedere dove poteva essere, e vidi dal localizzatore che le avevo messo all'interno del telefono che era a 30minuti di distanza da dove mi trovavo, dovevo assolutamente raggiungerla poi avrei pensato al resto.
Arrivato sul posto scesi dalla macchina trovandomi davanti ad un capannone abbandonato, ci entrai dentro sentendo qualcuno piangere così capi che era lei.
La vidi attorcigliata su se stessa che non smetteva di piangere così le andai vicino toccandole la spalla che sussultò dalla paura.
«Non aver paura sono io» dissi cercando di tranquillizzarla.
«Darren...» disse alzandosi per poi abbracciarmi, mi faceva tanta tenerezza vederla in quello stato che sapevo di doverla proteggere a tutti i costi così la presi in braccio stringendola forte.
«Shhh..andrà tutto bene» dissi cullandola come una bambina.
«Ho avuto tanta paura» disse singhiozzando.
«Lo so...vedrai non ti farà mai più del male» dissi.
La vidi asciugarsi le lacrime e la trovai bellissima...cazzo se questa ragazza mi faceva impazzire, era la prima volta che una donna mi faceva sentire in questo modo, la volevo solo per me è non avrei mai permesso a nessuno di toccarla e non mi importava affatto se era sorella di mia moglie, lei era mia.
«Lo hai ucciso?» chiede guardandomi dritto negli occhi.
«Non ancora..ma sistemerò tutto» dissi appoggiando la fronte contro la sua.
«Non voglio più vivere con la paura di incontrarlo»
«Tranquilla non permetterò mai a nessuno di farti del male» dissi non riuscendo più a controllarmi, dovevo assolutamente averla.

HARPER.
Lui mi faceva sentire come nessuno aveva mai fatto, ci guardavamo con quella voglia che in quel momento non pensai al fatto che fosse il marito di mia sorella.
Mi aveva portato nella sua macchina dato che aveva iniziato a piovere e rimasi sopra di lui appoggiando la mia fronte contro la sua e respirando affannosamente.
«Bambina..ti voglio» disse togliendomi il vestito bagnato rimanendo con il seno scoperto e le mutandine.
«Non voglio essere usata per scopi sessuali e poi vederti andare a letto con altre» dissi mettendo in chiaro le cose.
«Perché dici così?» chiede alzando una sopracciglia.
«Ecco..quattro giorni fa ho visto Chloe uscire dalla tua stanza..e l'ho sentita mentre parlava con Emily che le diceva che l'avevi portata a letto» all'improvviso si mise a ridere non capendo cosa c'era di così divertente.
«Per questo ti comportavi in quel modo? E anche per questo sei uscito con mio fratello?» chiede
«Si..anzi no..non lo so» dissi confusa facendolo ridere ancora di più, ed era bello vederlo così sorridente, perché non era da tutti i giorni vederlo in quel modo.
«Quel giorno non l'ho scopata anche se volevo perché mi avevi lascito lì con il cazzo duro ma poi mi sono dato piacere da solo, ed è vero me la portavo a letto quando venivo lì, ma adesso è diverso» disse sentendomi un po' sollevata.
Lo baciai sentendo le sue mani percorrermi su tutto il corpo, intensifichiamo il nostro bacio come se fosse un abitudine, poi lui mi strappò via le mutandine rimanendo completamente nuda.
«Bambina..cavalcami» disse eccitato come non mai.
Così iniziai a sbottonargli i pantaloni facendo uscire il suo pene enorme, misi un po' della mia saliva sulla mano portandolo sul suo pene per lubrificarlo un po' così da non farmi male, mi alzai di poco infilando il suo cazzo all'interno della mia vagina ansimando per il contatto avuto. Gli tolsi la camicia per poter vedere il suo corpo scolpito con tutti quei tatuaggi che mi facevano impazzire, così iniziai a muovermi piano per farmi abituare alla sua grandezza che poi con il suo aiuto andai più veloce sentendolo fino in fondo
«Merda..» lo sentì gemere, io ormai ero in estasi e nella macchina si sentiva solo noi e il rumore dei nostri corpi uniti, era bellissimo scoparlo in questo modo lui mi faceva sentire diversa e mi piaceva questo fatto, mi strinse il culo facendomi andare ancora più veloce.
«Darren..sto..aaahh» gemo così forte che stavo arrivando al limite.
«Non venire bambina» disse dominante facendomi ansimare dal piacere che stavo provando. Mi prese dal collo non facendomi male dandomi un bacio.
«Non riesco..a resistere» dissi all'apice del piacere. Lui voleva decisamente farmi perdere il controllo e ci stava riuscendo
«Ti prego...aahh..Darren..» dissi piagnucolando dalla voglia di venire perché più andavo avanti con le spinte più sentivo tutto e lui lo sapeva.
«Dillo che sei mia» mi ordinò avvicinandosi alle mie labbra sfiorandole..mio dio voleva davvero farmi diventare pazza.
«Sono..dio sono tua Darren» dissi eccitata avendo un contatto visivo che era ancora peggio.
«Solo io posso toccarti» disse leccandomi i capezzoli per poi strizzarli a suo piacimento.
«Dillo..cazzo»
«Solo tu...cazzo non c'è la faccio più» gemo così tanto che venni senza controllo dopo di chè venne anche lui, sentendomi stanca.
«Se ti dico di non venire devi ubbidirmi» non sapevo che dire, ero a corto di parole e speravo tanto che non mi avrebbe punita per questo.
Rimaniamo in quella posizione per un bel po' finché non ritorniamo a respirare regolarmente, mi misi nel sedile in parte rimettendomi il vestito guardandolo fare la stessa cosa.
«Questo me lo tengo io» lo vidi annusare la mia mutandina poi metterlo nella sua tasca facendomi accaldare.
Mi aveva fatto dimenticare quel brutto momento che avevo passato qualche ora fa e mi ero resa conto che forse stavo provando per lui un forte sentimento che non sapevo ancora spiegare...e se fosse amore quello che provavo? Non sapevo darmi una risposta, cioè una parte di me sapeva che era così, ma dall'altra parte pensai che fosse sbagliato.
«Darren» lo chiamai mentre era impegnato alla guida.
«Si..?»
«Ami Alison?» gli faccio la domanda che tanto volevo fargli sperando di aver una risposta.
«Perché questa domanda?» chiede guardandomi, poi riportò il suo guardo sulla strada.
«Non lo so..ho solo bisogno di saperlo»
«No, non l'ho mai amata..con lei ho stabilito solo un contratto che se ci fossimo sposati e mi dava altri figli le avrei dato tutto quello che voleva..e lei senza pensarci accettò» disse sentendomi non so come ma un po' sollevata.
Arrivati alla villa entriamo dentro e vidi Noah seduto ad aspettarci poi quando mi vide mi venne incontro abbracciandomi.
«Mi hai fatto preoccupare» disse staccandosi poi da me , Darren andò via anche se volevo tanto che rimanesse con me.
«Mi dispiace molto dovevo andarmene via da quella situazione»dissi molto stanca.
«Era per caso un tuo vecchio cliente?» disse sentendomi allibita e rimanendoci al quanto scioccata.
«Scusami?» chiedo allontanandomi da lui.
«Aspetta non volevo...» lo interrompo.
«Sono stanca e meglio se vado a dormire» dissi non volendo più saperne di lui, così salgo su in camera chiudendo la porta per poi stendermi sul letto con molti pensieri in testa.

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