Cap 27

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CIAO RAGAZZI SO CHE È DA UN PO' CHE NON PUBBLICO NULLA MA ADESSO TORNERÒ A PUBBLICARE SPESSO, spero vi piaccia il capitolo.❤️ 😏

HARPER.
Ero stressata dal fatto che Alison voleva da me ciò che non potevo darle ed ero ancora più stressata dal fatto che stessi nascondendo tutto a Darren, poi lui non aiutava affatto la situazione dopo quello che era successo qualche giorno fa in camera, perché sapevo di non poter pretendere molto da un uomo così, lui del resto me lo aveva detto che non era un uomo che riusciva ad esprimere i propri sentimenti ma io ero troppo testarda per capirlo che mi limitavo ai miei.
Mi alzai all'improvviso dal letto recandomi immediatamente in bagno vomitando tutto quello che avevo mangiato, mi sentivo stanca ma cercai di non farci caso, dopo aver finito andai a vestirmi alla svelta scendendo giù in cucina.
«Buongiorno Ellen»
«Buongiorno anche a lei signorina» alzai una sopracciglia come disapprovazione per il termine che aveva usato.
«Sai che se siamo soli puoi darmi del "tu", vero?» dissi perché dopo che Darren fece capire a tutti che stavamo insieme ordinò che venisse usato il formale nei miei confronti, ma io non mi sentivo a mio agio e dicevo a loro di comportarsi come prima quando eravamo soli.
«Vero..la colazione è quasi pronta»
«Mmm grazie e Olivia?» chiedo perché non l'avevo ancora vista.
«Quella ragazza è incorreggibile, è sempre da qualche parte» disse Ellen facendomi ridere
«Ora vado ma torno presto» dissi stampandole un bacio sulla guancia e uscendo da casa prima che dicesse qualcos'altro.
Ryan il mio autista mi aprì la portiera della macchina facendomi salire per poi salire anche lui.
«Dove la porto?»
«Da Darren» dissi, avevamo ancora una questione in sospeso e dato che non si faceva vedere da qualche giorno avevo deciso di raggiungerlo.
Lui mise in moto e dopo qualche minuto arriviamo a destinazione.
La macchina si fermò e scesi giù recandomi all'interno dell'edificio, ma mi fermai all'improvviso quando vidi qualcosa di strano, così curiosa come sono, andai a sbirciare arrivando al retro del locale, e vidi davvero una cosa strana, anzi scioccante, ed era Blake che caricare sulla spalla una ragazza che sembrava svenuta, e mi chiedevo che cosa le avessero fatto; poi sentì un tocco da dietro spaventandomi a morto così girandomi mi trovai davanti Ryan.
«Cavoli non farlo mai più» dissi mettendo una mano sul cuore.
«Scusi signora, il capo la sta aspettando» disse impassibile ricordandomi che lui riferiva ogni mia mossa a Darren e questo sarebbe stato un problema.
Mi alzai dal pavimento pulendomi ed entrando nel locale..vedevo donne nude ovunque, per questo mi sentì strana come se stessi pensando al peggio dato che non lo vedevo da giorni. Arrivato davanti alla porta Ryan bussò finché dall'altra parte non ci fu una risposta...lui mi apri la porta ed entrando lo vidi in tutto il suo splendore, era bellissimo come sempre e non potava immaginare quanto mi mancasse, ma da l'altra parte ero arrabbiata. Darren fece cenno a Ryan di andare via e lui se ne andò lasciandoci da soli.
«Cosa ci fai qua?» chiede concentrato su ciò che sta facendo, facendomi roteare gli occhi dalla frustrazione.
«Sono giorni che non ci vediamo e l'unica cosa che mi sai dire è "che ci faccio qua?"» dissi furiosa ma anche confusa.
«Non è il momento, ne parliamo più tardi» disse continuando a non prestarmi attenzione così di impulso gli andai davanti coprendogli la visuale tra lui e il computer.
«Perché mi fai sempre questo quando abbiamo una discussione? Te ne vai per giorni senza farti sentire o vedere, non capisco davvero il tuo comportamento»
«Non voglio affrontare questo argomento adesso» disse guardandomi con quei occhi così azzurri.
«Si invece lo affronteremo perché sono davvero stufa dei tuoi comportamenti, sei molto più grande di me ma ti comporti da un immaturo. Lo so forse sono stata frettolosa nel farti quella domanda ma volevo capire, e forse ho sbagliata perché non ho rispettato i tuoi tempi e so che per te è difficile» dissi ormai piangendo e facendogli capire come mi sentivo,lui nel vedermi così mi prese la mano tirandomi a sè, abbracciandomi.
«Non volevo farti sentire così, solo che in tutta la mia vita non mi sono mai sentito così e per me è difficile, davvero difficile lasciarmi andare» disse staccandosi da me e pulendomi le lacrime, mi misi accovacciata su di lui sentendo le sue mani sui miei fianchi attirandomi ancora di più, poi iniziò a darmi dei piccoli baci sulla guancia, sul naso facendomi sorridere, e per finire sulle labbra.
«Ti ho fatto capire abbastanza? » chiede staccandosi da me e sfiorendomi le labbra ormai gonfie con la sua facendomi sorridere come una bambina. Sentivo quel desiderio solo a guardarlo che mi faceva perdere un battito.
«Mmm vediamo..non del tutto» dissi, così mi afferrò dal collo portandomi nuovamente sulle sue labbra carnose baciandomi con un intensità e sicurezza inimmaginabile, era decisamente passionale che sentì all'interno della mia bocca la sua calda lingua muoversi in sincronia con la mia, ansimai sulla sua bocca dato che ormai mi sentivo decisamente bagnata che non potevo più resistere, così gli slacciai piano la cintura staccandomi da lui e mettendomi in ginocchio.
«Brava bambina..» disse toccandomi il labbro con il pollice. Poi senza pensarci due volte tirai fuori il suo pene ormai in tiro leccandolo per bene e sputandoci sopra, lo presi in bocca andando su e giù, succhiando come si deve aiutandomi con la mano sentendolo fare dei versi di piacere, e sentendomi completamente fradicia.
«Guardami mentre me lo succhi» disse dominante, e così feci ciò che mi aveva ordinato. Succhiando riuscì finalmente a prenderlo tutto in bocca aiutandomi anche da lui... non smettevo di fissarlo e vederlo impazzire per ciò che gli stavo facendo aumentava la mia voglia di farlo sentire vulnerabile, ma d'altro canto io non ero da meno sentivo ormai le mutandine bagnate, avevo anche i capezzoli induriti, il cuore che mi batteva a mille che volevo di più.
«Si...cosi.. cazzo ci sono quasi» disse e sentivo che stava arrivando al culmine così aumentai la velocità con la bocca e prima che venisse mi staccai da lui facendogli una sega.
«Aahhh...merda» geme dal forte orgasmo che senti.
«Ora da brava bambina lecca tutto» disse afferrandomi dalla guancia guardandomi dritta negli occhi, così portai di nuovo la bocca verso la sua erezione succhiando ogni cosa, e anche la mia mano che era cosparsa di sperma.
«Ora girati e piegati mettendo le mani sulla scrivania» ordinò con voce roca ma sensuale, feci ciò che disse e sentì che mi alzò la gonna toccandomi l'intimità.
«Hai messo le mutandine» disse dandomi un colpo sul culo.
«Io aahh...ecco» non mi fece finire che gemo quando me lo sfilò via.
«Non fartelo ripetere» disse sottomettendomi, perché lui preferiva sempre vedermi senza mutandine quando ci vedevamo e solo quando lui non era con me potevo metterle e per me andava bene, perché mi eccitava molto questa cosa.
Lo senti aprirmi la vagina toccandolo con il dito che sussulto per il contatto.
«Bambina sei fradicia, cazzo» disse sentendomi accaldata, lo sentì portale la mano alla bocca, così girai la testa per guardarlo ed era sexy da far paura.
«Sei davvero buona» disse girandomi verso di lui e appoggiandomi alla scrivania, mi allargò le gambe osservando il liquidò che fuoriusciva da me, ma tutto questa meraviglia venne interrò da una persona che bussò alla porta, e di scatto cercai di scendere dalla scrivania ma Darren mi bloccò coprendomi solo con la sua giacca e facendo in modo che quella persona entrasse.
«Capo...oh vedo che è impegnato » disse Micheal guardando me per poi portando subito il suo sguardo verso Darren. In quel momento mi sentì in imbarazzo da morire per il semplice fatto che ero sul tavolo, mezza nuda, con le gambe aperte, con su la sua giacca per non far vedere il sedere, e in più non voleva farmi scendere.
«Che c'è» chiede lui.
«Capo dobbiamo risolvere quella questione» disse Micheal.
"Va bene..ora puoi andare» disse Darren.
Quando senti la porta chiudersi ritornai a respirare e ad un certo punto lui iniziò a ridere.
«Non è divertente»
«Invece si, questo è un piccolo assaggio di ciò che mi avevi fatto qualche mese fa quando entrò Blake nel mio studio» disse non ricordandomi questo particolare.
«Non so di cosa tu stia parlando»
«Ahh no...?» si alzò dalla sedia sistemandosi i pantaloni e mettendo su la giacca.
«Prima o poi ti verrà in mente...ora devo proprio andare ti accompagnerà a casa Ryan..e finiremo da dove ci hanno interrotti» disse dandomi un bacio veloce. Poi tutto mi tornò in mente, di quel giorno, quando gli stavo succhiavo il cazzo sotto la scrivania che entrò Blake, e io pur essendo così eccitata continuai con i movimenti con la bocca senza fermarmi, e a pensarci bene mi fece sorridere.
Ma prima che se ne andasse mi venne in mente un'altra cosa.
«Ah prima che dimentico, ho visto qualcosa di strano prima»
«Cioè?»
«Ho visto Blake che portare una ragazzina sulla spalla e credo che fosse svenuta...che cosa le volete fare?» chiedo curiosa.
«Di che cosa stai parlando?» chiede lui dubbioso.
«Non lo so, l'ho solo visto e la ragazza mi sembrava davvero giovane,  ho paura che possa fargli del male...puoi perfavore andare a dare un'occhiata prima di andare via?» chiedo preoccupata.
«Va bene ora vado a controllare. Ma tu non ti muovere» disse alzandosi e uscendo dalla porta.

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