Avevamo trovato un tavolo vicino alle vetrate, così che Giorgia e Laura, a cui non piaceva molto ballare, potessero sedersi comodamente e osservare il mare scuro. Il bancone era ancora pieno di studentesse e studenti che stavano ordinando i loro drink. Noi avevamo mandato Elena e Francesco, che non sembravano felici di stare insieme. Elena aveva dunque iniziato a chiacchierare con una delle nostre compagne che però rispondeva a monosillabi, non dimostrandosi altrettanto interessata alla conversazione. Francesco, invece, continuava a controllare sul suo telefono, probabilmente attendendo un messaggio della sua ragazza.
Il professore Pascal si trovava dall'altra parte della sala, assalito da studentesse e con solo le altre professoresse a difenderlo. La Russo scacciò malamente una delle studentesse dello scientifico e lei le rivolse un'occhiataccia che mi fece ridere.
A un certo punto, Elena mi fece segno di andare a darle una mano con i bicchieri e io corsi in suo soccorso. Avevo ordinato un drink fruttato, che sperai essere abbastanza dolce da farmi scordare il sapore amaro dell'alcol. Prima di bere, brindammo insieme e iniziammo a conversare. Quando il discorso tornò sulla relazione di Francesco, presi Elena per una mano e le chiesi di andare a ballare in mezzo alla pista che si era riempita. Trovammo un punto tranquillo e comodo, circondate dalle nostre compagne e altre persone. Elena si scatenò in mosse ridicole, divertendosi e ignorando gli sguardi scioccati che la folla intorno a noi le rivolgeva.
Dopo una decina di minuti, sentii il bisogno di fermarmi per riprendere fiato. Andare a ballare dopo due giornate di intense camminate non era il massimo per il mio corpo abituato alla sedentarietà. Andammo in bagno per sistemarci e bere l'acqua del rubinetto (nessuna delle due voleva pagare per una bottiglia).
Aprimmo la porta e, con sorpresa, trovammo l'abitacolo occupato. I bagni del locale erano uniti, con tre gabinetti, uno maschile, uno femminile e uno per i disabili. Davanti alla parete in cui non si trovavano porte, c'era un lungo specchio e lavandino con due rubinetti. Il Pascal era in piedi di fronte a uno di essi, lo sguardo occupato dalle mani che stava pulendo.
Avendo in corpo già un bicchiere di alcol, lasciai la mia lingua libera di dire cazzate. «Dobbiamo smetterla di incontrarci nei bagni, professore.»
Il Pascal alzò la testa verso di me, guardandomi stupito dalla mia audacia. Il suo sguardo si rilassò un po' notando che si trattava di me ed Elena. Asciugò le proprie mani scuotendole in aria e spruzzandoci deliberatamente alcune gocce addosso. «E tu Orlandi dovresti smetterla di doverlo usare ogni cinque minuti.»
Avanzammo nel bagno, Elena andò a vedere se il gabinetto delle donne fosse occupato. «Questo è un colpo basso, professore. Persino per lei» scherzai. «Una signorina non può controllare i propri bisogni fisici.»
Elena mi rivolse un'occhiata confusa, dandomi una gomitata per avvisarmi che stavo dicendo cose a caso. Il Pascal osservò entrambe e alzò le mani in quel suo modo di dire che non voleva ribattere niente. Poi, aggiunse, rivolto ad Elena: «È libero, comunque.»
Io e la mia amica ci guardammo. «Vada prima lei, signorina» disse, ripetendo con sarcasmo l'ultima parola.
«Com'è magnanima lei» risposi, rinchiudendomi nel gabinetto.
La porta era di legno e anche se era chiusa, riuscivo a sentire la conversazione che Elena stava avendo con il nostro professore. Inizialmente restò normale, gli chiese se si stesse divertendo. Lui rispose con cordialità, senza mai parlare più del dovuto.
«Sa ballare, professore?» domandò.
Il Pascal non rispose subito. «Se mi stai chiedendo di ballare con te, Volpe, sarò costretto a rifiutare.»
Elena rise imbarazzata. «Niente del genere, professore! Ero solo curiosa.»
«Sì, so ballare» rispose. «Ma con ballare non intendo i movimenti convulsi che stavi facendo tu prima.»
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No one will know | 18 +
RomanceAlessia Orlandi è una studentessa di diciannove anni. Davanti a sé ha un futuro promettente, sebbene le sembri lontano e annebbiato. Nei cinque anni di liceo è stata troppo concentrata sullo studio per comportarsi come una normale adolescente e alla...