Capitolo 11

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<<Tu!!>> ringhiai osservando il vampiro ridersela sotto i baffi <<Che ci fai tu qui!?>>
Incontrare Axel, era assolutamente, ed inequivocabilmente, l'ultima cosa che volevo.
<<Io? Beh Lupetta, sono un vampiro, io vivo di notte>> affermò orgogliosamente allargando le braccia mostrando la sua imponente figura <<Piuttosto tu cosa ci fai fuori dalla tana?>> continuò sarcasticamente, costringendomi a prendere un gran respiro per non dare di matto.

"Possiamo ucciderlo una volta per tutte e farla finita?"

In altre occasioni non mi sarei tirata indietro dinnanzi alle provocazioni di un vampiro, ma quella sera non avevo energie sufficienti per affrontare un battibecco con lui <<Non sono affari tuoi>> tagliai corto incrociando le braccia al petto, osservando la creatura saltare giù dal tetto ed atterrare tranquillamente a terra, seguito dal suo lungo giaccone nero che, come le oscure ali di un pipistrello, avvolse il suo corpo slanciato ed atletico.
Il suo sguardo mi incantò come ogni dannatissima volta, accompagnato dal suo misterioso profumo che, secondo dopo secondo, si faceva sempre più intenso mentre il ragazzo si avvicinava ad uno degli umani a terra. Non riuscii a comprendere ciò che potesse passargli per la testa, avevo constato che Axel possedeva la fastidiosissima capacità di essere imperscrutabile. Probabilmente perfino lui delle volte si perdeva nei suoi stessi pensieri. Così l'osservai incuriosita, mentre questo cingeva con una mano il collo del mortale, per poi sollevarlo da terra con la forza di un solo braccio <<Che stai facendo?>> chiesi corrucciando le sopracciglia.
<<Mangio>> rispose ovvio facendo le spallucce <<Vuoi favorire?>> mi domandò avvicinandomi il ragazzo che teneva stretto fra le grinfie. La mia faccia disgustata bastò per fargli cambiare idea. I Sangue Di Lupo non mangiano i mortali, nutrirsi di uno di loro è come ingerire tossine. Ai vampiri invece la cosa non dispiace affatto. Anzi, più il sangue è giovane ed impuro, più a loro piace.
Come potevo essere una di loro? La sola idea di bere sangue umano mi dava la nausea <<Siete creature disgustose!>> conclusi girando i tacchi e facendo per andarmene. Mai e poi mai sarei diventata come lui, avrei deciso io chi essere, ed io non volevo diventare un vampiro.
<<Strano. Perché non mi fermi?>> le sue parole bloccarono il mio passo <<Voi Sangue Di Lupo non siete per la pace fra il mondo delle creature della notte e gli umani?>>
Si, esatto. In qualsiasi libro, leggenda, o favola che si racconti, i licantropi sono i predatori naturali dei vampiri, ed io come futura Alpha avrei dovuto essere d'esempio. Avrei dovuto attaccarlo, costringerlo alla ritirata, a lasciar stare l'umano, ma per quanto stessi ripetendo a me stessa di farlo, il mio corpo non ne voleva sapere. Per la prima volta nella mia vita, la mia anima era divisa in due.
<<Cerca di non ucciderli per favore ...>> dissi semplicemente, percependo il vampiro prendere fiato per controbattere, ma il mio sguardo furibondo spense le sue parole <<Ti avverto sono di pessimo umore, fai ciò che devi e lasciami in pace ...>> il silenzio piombò sovrano, interrotto soltanto dal suono dei miei passi che mi conducevano il più lontano possibile da lui.

"Che cosa stai facendo? Torna indietro! Combattilo!"

<<Non hai delle domande da farmi?>> incalzò improvvisamente questo, lasciando cadere l'umano a terra totalmente disinteressato al suo sangue.
Di domande né avevo e molte aggiungerei, ma sicuramente non le avrei poste a lui. Feci nuovamente per andarmene, senza dargli alcuna risposta, ma improvvisamente il suo profumo si fece più intenso e quando mi voltai per capirne il motivo, mi ritrovai il naso spiaccicato contro il petto possente del vampiro.
Alzai la testa per incontrare il suo sguardo di tenebre, ma al suo posto vidi due pozzi rossi come le fiamme degli inferi che mi fissavano minacciosi. Compresi che a quella vicinanza, e completamente trasformato, il suo profumo era insopportabile per me. Cercai di non pensarci, di concentrarmi su altro, ma il viso di Axel Mariam, come la più strabiliante delle opere d'arte, mi aveva letteralmente ipnotizzata. M'incantai sul naso dritto, sugli zigomi ben marcati, sulle sopracciglia folte e strette in un'espressione dura ed impassibile, sulle labbra fine e sulla mascella squadrata. Pensai che se mai al mondo esistesse un'immagine concreta della tentazione, quel vampiro ne era certamente la prova.

La ragazza Lupo [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora