La ragazza Lupo [in revisione]

Capitolo 34

È incredibile. Per quanto una persona possa essere forte, coraggiosa, testarda e orgogliosa fra le braccia di chi ama si sentirà sempre protetta, sicura, felice.
Fra le sue braccia mi sento bene, mi sento nel posto giusto. Non potrei essere in altro luogo all'infuori del suo letto. 
Non un incubo ha invaso il mio sonno, questa notte. Nessuna paura è venuta a svegliarmi con dolore e sofferenza. Niente menzogne, niente battaglie. Solo io e lui. Mai notte fu più gradita di quella passata in compagnia del principe del sangue.

Apro lentamente gli occhi, sperando di trovare il figlio del re dei vampiri al mio fianco, ma con mio stupore l'immortale dagli occhi neri non é al suo posto, ma è seduto su una poltrona, con le gambe accavallate e lo sguardo pensieroso e scrupoloso sul mio corpo. Ed ora davanti a questo sguardo di pece non posso far altro che sentirmi nuda ed indifesa.

Del resto ieri sera ...
Mia Luna, non riesco a crederci.
Se solo ci ripenso i brividi invadono la mia schiena paralizzandomi.
Non avevo mai provato delle emozioni così forti. Era tutto un insieme di passione e desiderio. Ogni tocco era un soffio di vita, una scarica elettrica.

Con faccia assonnata mi tiro su dal letto stirandomi la schiena, alzando le braccia in alto -Buongiorno ...- dico sbadigliando.

-Giorno ...- risponde a bassa voce lui, rimanendo comodamente seduto sulla poltrona.

-Sei stato lì tutta la notte?- domando io alzandomi dal letto, assaporando il contatto freddo con il pavimento.

Rimango stupita da lui, nonostante i capelli scompigliati e l'abbigliamento trasandato di ieri, Axel continua ad avere un eleganza e un fascino incredibili.
Paragonata a lui sembro uno spaventa passeri.

Lui non mi risponde, e si avvicina a me, alzandosi dalla grande poltrona blu, in tinta con il soffitto. Con delicatezza mi appoggia una mano sul volto, osservandomi con il suo classico sorrisetto compiaciuto.
È freddo ... Ma ogni suo tocco è come un fuoco che brucia nelle mie vene, facendomi trasalire.

-Che hai sta mattina? Sei strano- dico io perdendomi dentro ai suoi pozzi neri.

"Mr eleganza deve aver sbattuto la testa, non sembra lui"

-Allora mi rispondi?!- dico io, stufa di non sentirlo parlare.

-In parte si- fa questo rabbuiandosi -Devo andare ora. Sappi che sei stata invitata a pranzare con la famiglia reale. Ci vediamo alle una alla sala principale- conclude lui, uscendo svelto dalla camera.

Ma che diavolo?!

"Per almeno una vola nella sua vita, non può spiegare le cose per filo e per segno?!"

Non mi piace affatto ...
E poi cos'è questa storia del pranzo?
Come mai da un giorno all'altro Vladimir mi rivuole nella sua tavola?
Sento puzza di fregatura.

Sospettosa, mi reco al bagno, incominciando a lavarmi i denti e a pettinarmi i capelli.
L'orologio segna le una e mezzo.

Ho mezz'ora per prepararmi.

Apro l'armadio, constatando che molti dei vestiti presenti, sono di Rosi.

"In pratica si è liberata dei suoi abiti più scuri"

Dopo aver dato un occhiata veloce ai vari indumenti, afferro un paio di leggins neri, abbinati ad una lunga maglietta grigia, che mi arriva più o meno al ginocchio, e una giacchetta in pelle nera, strapiena di borchie, proprio come piace a me.
Lego i capelli in una morbida crocchia, da cui spuntano fuori dei ciuffi marroni. Un paio di stivali e via.

In quel preciso istante sento qualcuno bussare alla mia porta, ed io mi precipito ad aprire.

Davanti a me si mostra la graziosa principessa dei Vampiri, che si guarda intorno preoccupata.
-Ehi!- esclamo io vedendola.