La ragazza Lupo [in revisione]

Capitolo 29

Nella foto: Lady Mariam

Sono passate due settimane da quella notte. Da quel poderoso pugno nel naso il Vampiro non si è fatto più rivedere. Non lo incontro nemmeno a pranzo o a cena, ne per i corridoi, è come se fosse scomparso nel nulla.

Ho chiesto più di una volta a Rosi che fine avesse fatto, ma la risposta che mi veniva dato era sempre la stessa -Avrà da fare ... dopotutto è un principe ...-

È incredibile, ma la vita, delle volte ti gioca proprio dei brutti tiri, nel mio caso più di uno. Tuttavia, nonostante i numerosi problemi che affliggono la mia testa, in questo momento, non posso far altro che pensare a lui, ad Axel.
So che dovrei odiarlo con tutta me stessa, so che non dovrei neanche pensare a quei meravigliosi e tetri occhi neri. Penso che dovrei essere perfino contenta che lui non mi voglia più vedere, ma il mio cuore non fa altro che gridare il suo nome.

Ah ma che sto dicendo!
Lui voleva soltanto usarmi ...

"Già! Dovresti andare da lui e ... E ..."

E cosa?

"Non lo so, ho esaurito tutte le mie cattiverie ... "

La cosa che più mi spaventa, è ciò che potrebbe fare Vladimir se sapesse di me e suo figlio. Se venisse a sapere che siamo baciati andrebbe su tutte le furie, o peggio ancora se venissi a sapere che ho bevuto il suo sangue...
Fortunatamente soltanto Rosi sa di questo piccolo dettaglio, e Nathan ovviamente, ma diventa sempre più difficile mantenere il segreto, specie quando sento gli occhi di ghiaccio di Mariam su di me ventiquattr'ore su ventiquattro.

Nonostante volessi tenermi le vicende passate con il principe per me, fui costretta a raccontare parte del nostro piccolo appuntamento alle mogli di Vladimir. Era necessario che fossero a conoscenza del mio dono, di ciò che sono in grado di fare, specie se vogliono addestrarmi. Cosí ho dovuto raccontare loro, per filo e per segno, ciò che avevo fatto alla cameriera. Ovviamente le tre regnanti rimasero a bocca aperta quando vennero a sapere che il mio dono è l'ipnosi. Sophie ci tenne particolarmente a specificare quanto fosse raro un potere simile, dato che soltanto l'oscuro signore dei vampiri, era in grado di controllare le menti delle persone.
Tuttavia la cosa non sembrò spaventarle, tutt'altro. Di vennero sempre più ferme nella decisione di aiutarmi a controllare il mio dono. Specialmente la prima moglie di Dracula. E lo devo ammettere, rimasi di sasso, quando questa si offrì di aiutarmi -Che c'è?!- fece scontrosa la regina dagli occhi azzurri, rispondendo ai nostri sguardi sbigottiti -Deve diventare una vampira a tutti gli effetti no? Chi meglio di me può riuscire in impresa simile?- si, anche a me suonò più come un insulto.
Odio i suoi modi di fare, ma se non altro non perde tempo in frivolezze, è concisa, diretta e non ama girare intorno alle cose. Almeno una nota positiva nel suo terribile carattere da regina di ghiaccio c'è.

Da quel giorno iniziarono gli allenamenti: una tortuosa ed estenuante giornata che iniziava alle cinque del mattino e finiva alle sette di sera. Soltanto all'ora di pranzo potevo riprendere fiato e godermi un lauto pasto, non che Mariam si fosse sbattuta cosí tanto per concedermi dieci minuti di riposo, diciamo che quella fu più una richiesta di Rosi e Sophie.
A quanto ho capito questo tipo di addestramento è lo stesso a cui vengono sottoposti i guerrieri di Vladimir. Lo stesso che dovette sorbirsi Nathan ed Axel. Nulla che io non possa sopportare, sin da cucciola venivo sottoposta ad allenamenti simili, se non peggiori, ma devo ammettere che Lady Mariam è un sergente a tutti gli effetti. È esigente, severa e cosí fredda e glaciale, nei suoi modi di fare, che non sai mai se hai fatto la cosa giusta.
Lei mi aiuta a sviluppare i miei poteri: camuffare il mio odore, leggere nel pensiero e riuscire a far perdere i sensi attraverso lo sguardo. L'unico problema pare sia il mio dono: l'ipnosi. Non riesco a controllarlo, o meglio non riesco a controllarlo a lungo, al massimo riesco ad ipnotizzare una persona per dieci minuti, ed alla fine mi ritrovo completamente senza forze.