Capitolo 39

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Scendo le scale del castello, ed un freddo glaciale mi costringe ad avvolgere le braccia intorno al corpo. È buio e fatico a distingue i vari scalini, ma la cosa che più mi preoccupa è che non vi è nessuno nei paraggi: ne la servitù, né le guardie, né la famiglia reale, solo l'eco dei miei passi mi fa compagnia. Un silenzio di tomba pare aver infestato le mura del castello.
-C'è qualcuno?- urlo preoccupata, ma nessuno mi risponde.

Improvvisamente un forte odore di marcio e putrefatto, mi obbliga a coprire il naso con una mano.

Devo fare assolutamente un po' di luce.

All'improvviso, le lanterne che solitamente pendono dalle mura del castello si accendono, illuminando il mio percorso.
Ciò che vedo mi fa venire la pelle d'oca; C'è sangue ovunque sangue, sangue, sangue e ancora sangue: sulle pareti, sugli scalini, sul pavimento ...

Ma cosa è successo?!
Com'è possibile?!
Oh mia Luna!

Oh no! Axel!
Il suo nome rimbomba nella mia testa. E se gli fosse successo qualcosa?

Incomincio a correre per le scale, con la paura di non rivedere mai più il mio Principe Dei Vampiri.

Improvvisamente vedo Rosi nel suo sontuoso vestito da sposa accasciata al suolo con la testa appoggiata sull'ultimo scalino in legno.
Terrorizzata corro giù da lei, constatando che non c'è parte del suo corpo che non sia macchiata dalla dolce linfa rossa di cui si nutrono i vampiri.

Non si muove, non parla, è immobile. Ha gli occhi blu spalancati e rivolti all'indietro, la bocca tirata in una smorfia di dolore; la testa per metá mozzata a causa di un profondo taglio.

Afferro in fretta e furia la sua piccola testa fra le mani, sentendo la paura assalirmi il cuore.
-Rosi! Rosi! Guardami! Ti prego! Guardami!- balbetto io con il fiato corto.
Lei non risponde. Non reagisce. Lei è ... morta ... Rosi non c'é più ...

Alzo il volto sofferente, sentendo le lacrime inondare i miei occhi verdi.

No! Non è possibile!
Come può essere successo?!
No!
No!
No!

Odio, rabbia, frustrazione, vendetta: se si potessero unire in un solo nome verrebbe fuori il mio, Lyä.

Prendendo un gran respiro e mi alzo in piedi, osservando scrupolosa anche il resto della sala, e quando vedo poco più in là della principessa, sdraiati sul pavimento,  anche Vladimir, Lady Mariam, Sophie e Nathan, un dolore atroce si impadrona del mio corpo.

Sono morti! Sono tutti morti!

Corro dalla seconda moglie di Vladimir, scuotendola per le spalle -Sophie!- urlo devastata -Sophie svegliati!-la scuoto violentemente, mentre il suo sangue mi sporca le mani e le braccia.

Per poi passare al Conte -Dannazione!!-
Lo stesso faccio con gli altri componenti della famiglia di Dracula, ma nulla nessuno mi risponde -Nathan! Lady Mariam! Vi prego! No! Dovete aiutarmi!-

No! No! Mi rifiuto di crederlo!
Ma dove sono finita?!
Che posto è mai questo?!
Non possono essere morti.

Devo chiedere aiuto!
Corro per le varie stanze del castello in cerca di qualche cameriera o qualche servo, ma solo vampiri distesi al suolo mi accolgono in quell'orribile scenario di morte.

La ragazza Lupo [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora