Capitolo 10

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Quando mi svegliai era pomeriggio, il letto dell'albergo era così soffice che staccarsi si poteva definire quasi impossibile. L'aria di New York mi metteva così di buon umore, così decisi di andare a fare una passeggiata. Le strade erano molto affollate ed i negozi facevano brillare gli occhi da ciò che tenevano esposto nelle vetrine. Dopo qualche giro di perlustrazione mi fermai davanti ad un grande negozio di abbigliamento e dopo qualche esitazione decisi di entrare: il negozio era immenso e c'erano vestiti di tutti i generi e gusti, quasi mi saliva la voglia di comprare tutto. Faci qualche passo guardando a destra e a sinistra finché i miei occhi non si fermarono davanti qualcosa di stupefacente: un meraviglioso vestito nero. Cercai subito la misura e quando la trovai i miei occhi si illuminarono di gioia; appena lo indossai notai subito le cuciture che mettevano in risalto il mio fisico e la stoffa sul petto che faceva notare il mio seno. Dopo svariate specchiate decisi di farlo mio e lo comprai.
Arrivata in hotel mi diressi verso la mia stanza e guardando la maniglia della porta notando un bigliettino su cui c'era scritto: "alle 9 l'aspetto davanti l'hotel. Spero venga signorina. Firmato Valter". Guardai un po perplessa il bigliettino e decisi di andare, avrei avuto pure l'occasione perfetta per indossare il nuovo vestito. Con un sorrisetto andrai in camera, posai la borsa e le buste e mi buttai in acqua.

La morte con gli occhialiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora