Un taxi ci lascio davanti un albergo di ben sei piani, lusso, lusso e ancora lusso. Entrai e notai una grandissima tutta variopinta di tonalità rosse, subito si diresse un signore verso di me e nel giro di pochi minuti ero già sdraiata sul letto di camera mia. La mia stanza era molto spaziosa: aveva un grande letto con delle lenzuola bianche, due comodini neri in legno nei lati, una grandissima specchiera con un armadio altrettanto grande, con dei tappeti morbidi che attraversavano quasi tutta la stanza fin al bagno. Ricevetti un messaggio di Valter che mi diceva che entro un'ora dovevo farmi trovare pronta, perciò decisi di andarmi a fare un bel bagno caldo. Riempii la vasca con tanta schiuma e acqua calda, mi immersi e senti una sensazione di benessere in tutto il corpo, misi la testa sotto acqua e il rumorino che si sentiva mi tranquillizzava. Avvolsi i capelli bagnati in una tovaglia e iniziai a vestirmi, il look era molto semplice: jeans stretti e scuri, camicia blu, giubbotto in pelle nero e tacchi neri. Asciugai i capelli e mi diressi fuori la stanza. Arrivata nell'atrio visti Valter con il suo sorriso che emetteva più luce del solito, mi venne incontro e mi guardo con occhi dolci
-"Stasera a cena vogliono incontrarci i nostri colleghi di lavoro per parlare sul da fare." Si fermò un'attimo per continuare con un gran sospiro "perciò siamo appena in tempo." Sorrise.
-"Cosa? Allora vado a cambiarmi. Non sembra un abbigliamento adatto questo." Risposi esasperata.
Lui mi guardò e con un sorriso mi disse "sei bellissima." E mi tiro per la mano.
Entrammo in una grande sala rossa circondata da piante, ci sedemmo su delle sedie e iniziammo le presentazioni. Di fianco a me notai dei grandi occhi azzurri che mi guardavano con interesse, mi girai e strinsi la mano a Valter che mi guardo con aria interrogativa espandendo il suo solito sorriso. Dopo aver parlato e aver bevuto dell'ottimo vino mi alzai per andare nel balcone a fumare una sigaretta, subito dopo sentii dei passi avvicinarsi, mi girai e mi ritrovai quegli occhi azzurri faccia a faccia. Un ragazzo biondissimo mi porse la mano "Buona sera Signorina, non volevo spaventarla. Il mio nome è Jonatan" disse rivolgendomi un piccolo sorriso.
-"Il nome è Kate." Dissi arrossendo. Mi voltai e andai alla ricerca di Valter, quel lurido bastardo non c'era mai mentre serviva, dopo poco lo vidi parlare con una signorina molto simpatica. Gli andai in contro, gli afferrai il viso ed iniziai a baciarlo, poi presi la sua mano e me lo trascinai via notando la faccia offesa della ragazzina.
-"Perché lo hai fatto?" Mi disse con aria altezzosa.
-"Io posso fare questo ed altro." Troncai con un sorriso.
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La morte con gli occhiali
Chick-LitKate è una giovane ragazza che ha poco più della maggiore età. I suoi genitori sono assenti nella sua nuova vita che lei stessa ha deciso di crearsi allontanando tutto ciò che le potesse ricordare la sua ricca vita che l'ha sempre tenuta molto dista...