Buio fitto, stessa stanza di sempre, forse più minacciosa. Il silenzio si prendeva beffa di me, singhiozzavo e non riuscivo a trattenere il pianto; mi trovavo sopra un baratro nero, vestita solo di fiori. Intravedevo un ombra nella lontana oscurità e non riuscivo a capire a chi appartenesse. Mi svegliai tutta sudata, sta volta Valter era nel letto con me, mi accucciai a lui ed iniziai a guardarlo, i suoi occhi mostrarono la loro bellezza e le sue labbra si aprirono in un sorriso.
-"buongiorno Kate, come ti senti?" Disse con aria tranquilla.
-"Mi sento bene." Dissi con un sorriso.
Il mal di testa era sparito, non so per quanto tempo dormii e neanche avevo il coraggio di chiederlo. Mi infilai i tacchi, salutai e scappai di tutta fretta verso il mio appartamento; però mi sentivo così vulnerabile al mondo, come un usignolo senza la sua mamma.
Appena aprii la porta di casa mi buttai sul divano ed iniziai a pensare al suo sorriso, a quei grandi occhi verdi, al suo profumo; il suo pensiero era così forte che lo annegai in un bel bicchiere di vino rosso. Mi spogliai, rimanendo completamente nuda davanti lo specchio, poi feci dei passi verso il bagno e mi gettai in vasca. L'acqua calda toccava il mio corpo indifeso ed io mi sentivo forte, mi sentivo immensamente potente e magnifica: come una dea ricoperta d'oro.
Il tempo iniziò a farsi lento, i secondi mi passavano accanto guardandomi con orrido disgusto; iniziai a sentirmi pesante, la stanchezza iniziava a mangiarmi da dentro. Presi una bottiglia di vino e iniziai a versarla sul bicchiere di vetro, a grandi sorsi mi bevevo l'anima e ridevo sola, finché il mio volto non inizio a diventare serio. Dal mio viso iniziarono a cadere delle gocce, prima una, poi due, tutto ad un tratto non mi riuscì più a fermare; questo è il mio baratro, sussurrai, qua ci sono solo io.

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La morte con gli occhiali
ChickLitKate è una giovane ragazza che ha poco più della maggiore età. I suoi genitori sono assenti nella sua nuova vita che lei stessa ha deciso di crearsi allontanando tutto ciò che le potesse ricordare la sua ricca vita che l'ha sempre tenuta molto dista...