Capitolo 21

58 3 0
                                    

I giorni iniziavano ad essere un po' meno stabili negli ultimi tempi. Bevevo e fumavano di più, iniziavo ad essere davvero superficiale.
Il tempo libero lo impiegavo, quando non ero con Valter, nei bar o a casa a fumare.
Negli ultimi tempi tiravo anche di naso, era bella la sensazione che mi emanava, era come se facessi l'amore con il mio uomo.
Valter era andato via da un bel pezzo. Ero sola a rimuginare su tutto ciò che mi stava accadendo. Avevo paura quando non era al mio fianco, la sua presenza mi tranquillizzava e, questa cosa, mi faceva stare in ansia.
Non potevo essere dipendente da qualcuno, qualcosa di materiale puoi portarla sempre dietro a te; ma lui non era qualcosa di materiale, lui era amore puro e, l'amore, non si può portare dietro se decide di andar via.
Il problema è proprio questo: sono sempre stata tanto impegnata ad amare gli altri che alla fine ho dimenticato di amare me. Alla fine mi sono persa. Avevo paura di attaccarmi a qualcuno, cosi tanta paura che mi ci attaccavo più forte, ma poi cadevo sempre nella monotona solitudine.

La morte con gli occhialiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora