Capitolo 18

61 5 0
                                    

Corsi nel mio negozio di fiducia per un vestito elegante da indossare alla mostra.
-"qualcosa di elegante, vistoso ma allo stesso tempo semplice." Chiesi.
La donna torno cinque minuti dopo con un bellissimo vestito blu notte con molte scollature ed una spacca nel lato, ma non era finita lì, in quel vestito c'era abbinato anche un meraviglioso cappello decorato con miriadi di rose più scure in rilievo. Sembro una vera signora con i fiocchi.
Entrai nel palazzo, già immerso dalla folla, con cautela ed estrema eleganza. Tutti si voltarono a guardarmi stupiti, non riuscivo a comprendere tali sguardi, ma io camminai a testa alta tenendo la fotocamera fra le mani. Iniziai a scattare le prime foto, tutto era così magnifico, sembrava un qualcosa di inesistente al mondo. Degli uomini e delle donne si alternavano a parlare con un linguaggio forte e scurire. Ero affascinata da tutto ciò, ma allo stesso tempo mi sentivo persa, cercavo quei grandi occhi verdi, ancora una volta.
Mi facevo spazio tra la folla e poi rimasi immobile, pietrificata alla vista di un uomo che parlava con il suo pubblico dicendo delle profonde ferita: "come dice l'italiana Giorgia Meloni: Che cos'è, dunque, la patria, per un giovane? È la consapevolezza che la terra nella quale oggi viviamo è data dalla somma dei sacrifici di gente che prima di noi ha sacrificato tutto quello che aveva, proprio perché noi potessimo avere una terra da chiamare patria, a partire dai ragazzi che hanno fatto il nostro Risorgimento, fino a quelli che ancora oggi difendono la loro patria nel mondo e ancora muoiono nelle missioni di pace. Se noi non capiamo questo concetto, non capiremo mai perché vale la pena di sacrificare qualcosa oggi, per chi verrà dopo di noi."
Presi un bicchiere di vino ed iniziai a pensare a quelle sante parole; forse ero io che non ero mai riuscita a sacrificarmi per qualcosa, sono stata sempre chiusa nel l'eterna gabbia della paura.
-"Una donna non dovrebbe avere ricordi. I ricordi in una donna sono l'inizio della sua decadenza. Si può sempre capire dal cappello di una donna se vive o no di ricordi." Mi sentii sussurrare all'orecchio
-"Oscar Wilde." Dissi girandomi di scatto.
Mi ritrovai davanti due occhioni verdi e persi il conto dei miei battiti cardiaci, sembrava che il mio cuore volesse scappar via dal mio corpo.
-"brava." Rispose Valter rivolgendomi un sorrisetto dei suoi.
Lo afferrai dalla nuca e pian piano lo avvicinai a me, non avevo nulla da perdere, nulla se non lui. Poggiai le sue labbra sulle mie e chiusi gli occhi, lì dimenticandomi di tutto il resto.

La morte con gli occhialiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora