Capitolo 17

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Sentivo il cellulare squillare dalla borsa, mi voltai a guardarla e mi chinai sul divano per cercare il cellulare. Quella borsa era così grande che era quasi impossibile trovare qualcuno, ma come si dice? Tutto è possibile se lo si vuole. Afferrai il cellulare:
-"pronto?" risposi con voce calma
-"Salve Signorina. Stasera si metta l'abito più elegante, c'è una grandissima serata che riprendere tutti i testi di libri, canzoni, pensieri poetici passati e attuali. Il giornale vuole delle foto ed io ho pensato subito a lei, ovviamente l'extra le verrà pagato oltre che è una bellissima esperienza." Disse il mio capo
-"Okay. Accetto." Risposi schiettamente
-"Perfetto, le invio un email con tutte le informazioni. A stasera."
Accesi delle melodie di Mozart che mi accompagnarono fino in cucina; presi un calice e gli versai del vino rosso ed iniziai a volteggiare per l'appartamento sentendomi libera. Più la melodia aumentava e poi io giravo forte, finché non caddi per terra rompendo il calice di vetro. La mia testa girava forte e non riuscivo a vedere tutto chiaro, ma solo delle sfumature. Mi rialzai ed ora la melodia era lenta, calma. Raccolsi i pezzi di vetro e li buttai nella pattumiera, sentendomi pure io parte di essi, rimasi a guardarli per qualche secondo, poi chiusi gli occhi e mi voltai.
Andai in biblioteca a cercare qualche informazione in più su degli autori, quello che mi colpì di più fu Paulo Coelho: è considerato uno degli autori più importanti della letteratura mondiale. Lessi un po' di frasi tratte dai suoi libri, sembrava che scrivesse quella parole entrando nei miei pensieri. Le sue frasi sembrano uscire dalla mia mente, mi sentivo quasi capita da qualcuno, quasi come se lui potesse comprendermi senza neanche conoscermi, ed era proprio quello di cui avevo bisogno in quel momento.
Per un attimo mi sembro quasi di vedere Valter, mi sembrava di vedere il suo sorriso, i suoi occhi verdi, le sua labbra, ma era solo il frutto della mia immaginazione, dei miei desideri. Chiusi si occhi e scossi la teste. Lui non era lì a sorridermi, anche se io desideravo che ci fosse.

La morte con gli occhialiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora