Con molta calma mi sistemai la giacca mentre scendevo le scale, il tacco 12 non mi portava un'eccesso fastidio, però era meglio non sperare troppo. Notai Valter che aspettava con aria impaziente vestito di uno smoking sulle tonalità del nero, quanta eleganza sapeva portare il suo corpo, pensai. Si voltò con un gran sorriso, il solito di sempre, forse un po' più luminoso e sbattendo le palpebre mi fece un segno di saluto. Non parlammo molto nel tragitto, il silenzio stava bene ad entrambi, ogni tanto ci guardavamo e sorridevamo forse con un segno di evidente felicità ed entusiasmo. Arrivati nel locale mi porto verso il tavolo porgendomi la sedia su cui io dovevo sedermi, una vampata di calore mi salì dalla schiena e non potetti fare a meno di arrossire.
-"sei davvero splendida." Mi disse con voce dolce.
-"non fare il ruffiano." Risposi con un sorriso.
I suoi occhi si illuminarono di una strana luce -"cosa vuoi che ti ordini?." Disse alla vista del cameriere.
-"fai tu. Basta che ci sia del buon vino." Ribattei decisa.
Lui annuì e si rivolse al cameriere.
Fra un sorso e l'altro di vino parlavano del più e del meno, il suo sorriso sembrava fare spazio alla mia tranquillità, mi sentivo bene dopo così tanto tempo; ricordo che quella sera bevemmo ben 4 bottiglie di vino rosso.
Arrivati nella sua stanza ci sdraiammo nel letto e nel silenzio generale iniziammo a baciarci senza pretese, l'uno sopra l'altro ci spogliavamo lentamente, non c'era nulla da perdere, nulla da prendere, c'era solo da gioire. Eravamo nudi nel letto e lui mi baciava i seni facendomi gemere con piacere, io lo stringevo più forte, non volevo che finisse mai quel momento: solo io e lui, qualcosa di inimmaginabile e inconsueto, io e lui fuori da tutte le follie. Spingeva l'elezione nel mio ventre mentre mi baciava ed io mi sentivo impotente e potente allo stesso tempo; gli accarezzavo i capelli e i suoi occhi sembravano splendere di desiderio, mi girò ed entro dentro me, a quel punto il piacere iniziava ad invadere ogni più piccola parte del mio corpo. Poi lo abbracciai e mi addormentai tenendolo stretto a me. Non doveva scappare; solo io potevo farlo.
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La morte con gli occhiali
ChickLitKate è una giovane ragazza che ha poco più della maggiore età. I suoi genitori sono assenti nella sua nuova vita che lei stessa ha deciso di crearsi allontanando tutto ciò che le potesse ricordare la sua ricca vita che l'ha sempre tenuta molto dista...