La morte con gli occhiali

Capitolo 19

Per la prima volta andai nell'appartamento di Valter. Una straordinaria villa in periferia, sembrava un piccolo paradiso. Tutto era bianco, anche le recinzioni lo erano. Entrai e vidi un grande prato ricoperto di fiori e grandi alberi, l'emozione cresceva con la sua mano stretta nella mia.
Mi sedetti su una poltrona, anch'essa bianca, e guardavo Valter che camminava verso di me con due bicchieri di vino bianco.
-"sei bellissima." Disse poggiandosi vicino a me.
Senti un nodo alla gola, posai il bicchiere sul tavolo e mi gettai addosso a lui facendolo sdraiare. Con una mossa svelta mi prese imbraccio e mi porto nella camera da letto. Le pareti erano azzurrine e poi il resto dei mobili tutto bianco, anche lenzuola.
Mi poso delicatamente sul letto ed io mi senti così preziosa. Presi le sue mani e lo feci cadere su di me togliendogli la giacca; le sua mani si poggiarono sulla schiena e pian piano alzarono il vestito, che in poco tempo scomparve sul pavimento. Eravamo vestiti di lenzuola sul letto: lui accarezzava le mie forme ed io godevo senza via di fuga. Non riuscivo a sentire suoni all'infuori del suo respiro, ed era proprio in quei momenti, quando facevamo l'amore, che io mi sentivo davvero viva.
Spinse la sua erezione sul mio ventre ed io continuavo a baciarlo come se non ci fosse un domani, non volevo scappasse via.
Entro dentro di me ed io senti un leggero dolore e soffocai un piccolo urlo, poco dopo si trasformò tutto in un immenso piacere, i nostri corpi sudati si muovevano in movimento netti e piacevoli. Le mie gambe lo intrappolavano a me e la mia lingua continuavano a scoprire la sua bocca.
Ci sdraiammo vicini senza dire una parola, i nostri sessi si erano del tutto uniti e adesso potevamo stare insieme.
Passammo l'intera nottata nella veranda, a bere intere bottiglie di vino ed a fumare parlando dei nostri progetti. È stata la serata più bella della mia vita: quella serata del piacere e dell'alcool, quella serata solo di lui.