La morte con gli occhiali

Capitolo 22

Entrai a casa e, sul pavimento, trovai una carta di credito affiancata da un bigliettino:
"Stasera siamo ad un gala, pensa a farti bella e rilassati. Ti passo a prendere alle nove in punto. Un bacio, Valter."
Sorrisi mettendo la carta di credito in tasca. La mia io interiore urlava:"fagli mancare il fiato, stupiscilo. Kate, sei grande". Spesso queste paroline le farfugliavo ad alta voce ma, questa volta, pure se lo avessi fatto non c'era nessuno a farmelo notare.
Valter aveva detto di farmi bella, io non avevo nessuna intenzione di deluderlo, anzi, volevo andare al di sopra delle sue aspettative.
Appena varcai le porte del parrucchiere mi vennero in mente così tante acconciature che la mia mente andò in vacanza in luoghi sconosciuti per qualche attimo. Alla fine decisi una semplice acconciatura con i capelli raccolti. Ne rimasi molto soddisfatta.
Mi diressi in uno dei negozi più costosi di tutta la città e, dopo un'attenta ricerca, optai per un bellissimo vestito lungo di colore verde spento con varie tonalità verso il basso.
La parte più difficile furono i gioielli. Girai tante di quelle gioiellerie che persi la guarnizione del tempo. Tutto ciò che provavo sembrava che stonasse con i vestiti, ciò non poteva andare. Alla fine trovai un bellissimo set di collana ed orecchini ad un ottimo prezzo. Presi quelli.
-"sei uno spettacolo." Disse Valter facendomi fare un giro su me stessa
-"tutta per lei, Signore." Gli risposi con aria sarcastica.
In macchina ci facevano trasformare dalla musica. Il cielo sembrava dipinto con colori ad olio, una grandissima luna piena ed una miriade di stelle.
La macchina sfrecciava veloce in strada, come se stessimo andando verso la settimana meraviglia al mondo. Forse era la fretta di distrarci l'un dall'altro che faceva accelerare la velocità.