Capitolo 3

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MACARENA'S POV

Quanto può essere fastidiosa la suoneria della sveglia? quel frastornante verso mi risuona nelle orecchie mentre leggo cosa hanno scritto su Whatsapp mentre dormivo.

Il noioso e monotono rito della Buonanotte sui gruppi non mi rallegra e il tipico sabato scolastico si preannuncia pesante. La leggerezza delle coperte mi ricorda l'estate vicina, ma non presente in tutte le sue forme. Il caldo non è del tutto caldo e il vento non è secco e, semplicemente, estate non è. Con sonno, calma e tanta assoluta tranquillità, mi riprendo alzandomi e ricordando cosa si preannunciasse per me oggi. Scuola: Uffa... Ho una mattinata impegnativa concentrata in una verifica di inglese e l'interrogazione di storia. Mi vorrei letteralmente buttare sul letto e non alzarmi mai più. Mentre il brusio dei miei pensieri rimbomba in testa, mi lascio prendere da un dubbio: come mi vesto? La mia sfida quotidiana è questa. Infatti mi alzo alle 5:30 per affrontarla e per prepararmi in generale. Con la stessa delicatezza di un bisonte mi fiondo in bagno. Mi lavo il viso e mi pettino. Tornata in camera non so ancora cosa indossare e mi lascio prendere dalla comodità. Superga azzurro indaco, leggings neri, t-shirt bianca con le scritte di Yale in blu della boxeurs e la felpa nera. Mi trucco solo con un po' di mascara, burro di cacao e correttore. I capelli sono gonfissimi e decido di farmi una coda, ma il solito ciuffo ribelle che mi cade solo su una parte del viso mi infastidisce. Questo è dovuto al fatto che a dicembre mi ero tagliata i capelli, rasata da un lato stile Demi Lovato nel video di "I really don't care" e beh, sono ancora alquanto corti ecco... Che stupida! Non mi sono presentata o, perlomeno, descritta!

Sono Macarena Ruax, ho 15 anni, frequento il secondo anno di liceo delle Scienze Umane in una scuola decadente, vecchia e da bruciare. Sono timida, ma cerco di nasconderlo, sono in un certo senso estroversa, ma spesso tendo alla riservatezza, sono dolce, ma meglio non farmi incazzare, sono modesta, ma secondo molte persone fin troppo, sono cordiale (o almeno ci provo) ma parlo spesso -sempre- come uno scaricatore di porto ahaha sono molto dinamica, ma amo il mio divano. Mi piace tantissimo la musica, al punto da volerne fare la mia vita, ma vorrei dedicarmi anche a teatro. I miei, adesso, mi sostengono ma troppo poco e cercano di farmi fare strade alternative e sinceramente non voglio fare medicina solo perché a loro non sembra facile la carriera nel mondo dello spettacolo, ma devo farla io mica loro! Comunque, mi piacciono anche tanto gli sport e pratico la pallanuoto. Le mie origini sono incasinate perché i miei bisnonni sono italiani, ma i miei nonni e i miei genitori e parenti di secondo grado sono argentini. Io sono nata là, ad Haedo, un quartiere nella periferia di Buenos Aires per capirci. All'età di 3 anni e mezzo siamo venuti in Italia e sono cresciuta qua. Abito in un paesino piccolissimo -non che prima abitassi in una grande città, ma era meglio di sto buco- Mentre sfoglio le pagine del quaderno di storia nel tentativo di ripassare, mi sento male (di nuovo). Dopo ITATube ho rischiato di arrivare a punti gravi. Andavo a dormire alle due tutte le sere, per più di due settimane sono andata avanti così! Attualmente ho spesso dolori forti allo stomaco quando mi tornano in mente i ricordi. Il pullman mi porta fin alla fermata dalla quale mi toccano esattamente 6 minuti di camminata fino a scuola. Saluto le ragazze che hanno preso altri pullman e aspettiamo quelle che arrivano dopo per andare tutte assieme.

Le lezioni sembrano non finire mai e quella stronza della prof di storia non mi ha nemmeno interrogata perché le piaceva l'idea di iniziare dopo! Con molta calma -apparente- mi sono avviata alla fermata del pullman e mi sono immersa tra la folla che saliva. Quando mi sono seduta ho preso il mio libro preferito e ho ripreso a leggerlo (Una meravigliosa bugia) parla di una ragazza con una vita di merda di cui uno dei più popolari della scuola è innamorato. Lui decide finalmente di dichiararsi e la sua vita cambia radicalmente. A me piace... Ricorda un po' quello in cui Spero ogni giorno. Quando arrivo sono quasi alla fine del libro e ci resto un po' male all'inizio, ma non mi sorprendo. Torno a casa e l'unica cosa a cui penso è quel fottuto stupendo sorriso... È come se ogni cosa dovesse girare attorno a quello: Ora e per sempre.

BENJI'S POV

Non voglio alzarmi e non voglio che questa giornata inizi. Il mondo deve fermarsi ora. Non capisco che senso abbia tutto questo! Stavo tanto bene quando ero solo un ragazzino che giocava a calcio con gli amici per perdere del tempo il sabato pomeriggio. Sono felice di star realizzando il mio sogno, ma sento che manca qualcosa nella mia vita.

-Buongiorno mi sveglia mia madre. Come faccia ad avere un tono tanto allegro di mattina è ancora fuori dalle mie forme di comprensione.

-Giorno rispondo da sotto il cuscino.

-Vai a Milano con Fede oggi giusto?

-Si... mormoro.

-Torni in giornata?

-Si

-Bene esce dopo aver tirato su la tapparella. Maledizione!

Mi alzo e mi vesto. Mangio un biscotto e dopo esco di casa. Leggo qualche commento e qualche tweet. Metto dei like e vado in stazione. Piove, anche se l'estate è a due passi. Mi copro con il cappuccio e quando entro vedo quel bastardo di Fede asciutto.

-We zio! gli dico così che mi veda e mi saluti.

Facciamo il biglietto e saliamo parlando del più e del meno. Dobbiamo andare alla Warner a vedere le ultime parti della canzone. Finalmente il nostro primo singolo! Speriamo che serva a qualcosa...

Dal nulla a te - Benji e FedeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora