"Va beh"
Lo dico ogni volta, ma alla fine non è mai "va beh", è sempre un "perché ancora a me?"
Che poi io non lo capisco: questa fottutissima vita non lo capisce che NON SONO FORTE, CAZZO!
Ho sempre voglia di tornare nel mio angolo buio dove ogni cosa si limitava a come giustificare le mie mancanze.
Forse è questo il punto: mi manca sempre qualcosa. Chissà questa volta cos'è. Credo sia la forza... perché no. Non ho la forza che serve in questi casi. Non ci riesco a dire come stanno le cose. Quando qualcuno mi ferisce cerco di fargli altrettanto male, ma non riesco, nemmeno sforzandomi, a fargliene di più.
Credo che ad avermi ferito maggiormente sia stata la frase "Cuando viene Margherita es como una patada en el orto" -l'ha detta mio padre e significa "quando viene Margherita -la mia migliore amica- è come un calcio in culo"-.
Non capisco come non vedono quanto lei mi salvi. Prima di conoscerla passavo le mattine a chiedermi per cosa alzarmi, mentre ora so che la potrò aspettare in stazione, vederla risaltare nella sua piccola e magra figura. Tutte le mattine, tutte, arriva con quel suo smagliante sorriso, che trovavo perfetto anche prima che l'apparecchio facesse il suo lavoro, e mi contagia; se fossi in punto di morte so che mi basterebbe vederla sorridere per ritrovarmi a fare lo stesso. E non so come riesca a sopportarmi: dico cazzate, faccio cose stupide, finisco nei guai il 90% del tempo e spesso, per colpa delle puttanate della mia famiglia, dico cose dolorose anche se scherzo e lei, nonostante tutto, è ancora qui a tenermi in piedi. È lei e solo lei a rialzarmi quando cado sempre nello stesso granello. Non le importa se mi entra in testa o meno, le basta che io sappia come la pensa. Mi aiuta a ragionare e mi ha evitato molte cose davvero gravi. È lei e soltanto lei, la mia migliore amica... ti voglio tanto bene.
Ma allora perché, ora che sono immersa nel dolce suono della chitarra che suona "sei di mattina" di Briga, ora che piango bagnando la scrivania, ora che riempo di quel coso molliccio i fazzoletti che ho appena notato stanno sovrastando la pila di libri da sistemare, vorrei quel ragazzo a dirmi che passerà anche questa, che le liti con i miei genitori finiranno perché domani ce ne andiamo, scappiamo, lontano da tutto e tutti.
"Un raggio di sole ti sfiora con le lenzuola poggiate sul ventre"
Mi basta spostare lo sguardo sul letto per vederlo. Lì, stravaccato, che dorme e una luce flebile gli percorre i lineamenti rigidi ma dolci come il cioccolato incastonato nelle sue iridi.
"Le sei di mattina [...] metti che mi sta affianco"
Se solo mi svegliassi con lui al mio fianco non dovrei aspettare ad arrivare in stazione per sorridere.
"Scaccia tutti i brutti tranne me"
Diciamocelo, non valgo nemmeno la metà di lui. È così dannatamente bello. Quando lo vedo divento -magicamente- uno di quei genietti con la memoria fotografica.
"All I need is you, Yeee"
Ho bisogno di lui sempre.
"Dimmi che ci sei anche tu, ma ora guardami di più"
Se almeno sapessi che ci sarà lui nel mio futuro, il peso sul petto si allieverebbe. So che è l'unica cosa che fa -guardarmi- ma non ne ho mai abbastanza."Dormi... e non pensarci più che non è facile restare in questo posto. Dormi... che sono pazzo di te e non è strano che ti voglia ad ogni costo"
Prima di dormire, la sua voce roca che mi sussurra che starò bene...
"Non mi posso più fermare, un limite non c'è"
Con lui perdo il ppco autocontrollo che ho. Faccio fatica ad accettare che devo crescere ed affrontare le difficoltà e sto acquistando, con invisibili passi, un po' di controllo che lui manda a puttane.
"Un misto di come tu sei e di come più o meno vorrei che tu fossi"
L'immagine che ho di lui è questa. Un ibrido di quel poco che so di lui e di quel tanto che immagino.
"Ti invito nei miei desideri nascosti"
Lì è sempre protagonista.
"E cerco te nel letto, quando non ci sei i miei problemi che fanno effetto"
La notte non mi addormento se non lo immagino ad abbracciarmi. Io le sento le sue braccia... lo giuro... non sono pazza. Basta pensare ad adesso. Continuo a piangere, ma sono fermamente convinta che lui mi calmerebbe con uno di quei suoi abbracci che ho sognato nelle notti più difficili degli ultimi mesi, perché mi sarebbe bastato quello.
"Resta con me"
Perché no? Almeno un fottuto secondo per poter avere la consapevolezza di sapere quanto potrei essere felice.
"Se te ne vai t'aspetto"
Ne ha avuto la prova. Se ne è andato il 7 gennaio, eccomi qua...
"Tutto questo adesso parla di te"
Anche se questa canzone che parla di un amore concreto eppure penso alla mia utopia preferita: lui.
Eggiá, pure in questa merda di famiglia, che mi porta alle mie ormai regolari sfuriate, penso a lui... che merda oh. Il mio miglior sogno è anche il mio peggior incubo...
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Dal nulla a te - Benji e Fede
FanfictionBENJI Ero stanco e ho faticato a fingere che fosse tutto okay, dopo quella sera. FEDE La porto allo stagno dei baci: i miei genitori si erano baciati lì la prima volta e quando penso al primo bacio ideale, lo rivedo qua. MACA Ad un certo punto vedo...