Capitolo 34

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MARGHERITA'S POV

Entrati in camera lo guardo aspettando che parli, ma ottengo solo che si sieda sul letto come se niente fosse sdraiandosi poi fino ad appoggiarsi sui gomiti.

《Sto aspettando》mi piazzo a qualche passo da lui con le braccia incrociate e lo sguardo freddo. Sul suo viso appare immediatamente un sorriso beffardo che subito mi provoca un brivido di rabbia.

《Brava, continuare ad aspettare》ridacchia come se avessi detto chissà quale cazzata bambinesca e si passa una mano sulla pancia, come a massaggiarla.

《Forse non ci siamo capiti》rido ironica tirando indietro la testa e tornando subito dopo alla posizione di prima《pretendo delle spiegazioni, delle giustificazioni, delle scuse》indico la porta con un immediato gesto come se i miei amici fossero proprio lì, come se stessero guardando la scena. La sua risata diventata leggermente acuta e fastidiosa, sembra pazzo e sul mio viso la decisione lascia lentamente spazio alla paura per quel comportamento che non avebo mai visto in lui. Questo ragazzo non è quello che mi faceva sentire di toccare il cielo con un dito qualche mese fa, ne ha solo l'aspetto.

《Vedi》fece una lunga pausa riprendendo fiato mentre si metteva seduto e sfregava lentamente le mani tra di loro, cosa che faceva crescere in me ansia《Bambolina》si alzò con un agile mossa e si piazzo di fronte a me, sovrastandomi di appena qualche centimetro e di istinto arretrai. Non aveva mai usato quel nomignolo mentre ora lo aveva pronunciato con disinvoltura e no chalance atteggiandosi come un attore durante un monologo importante in un film《non devo giustificare una sana》ridacchió come se lui stesso riconoscesse che non era affatto da persona sana ciò che aveva fatto《voglia di》mi guardò dritta negli occhi fermando quei gesti appena effemminati delle mani《scopare》subito dopo fece una risata isterica, folle e leggermente infantile sfregando le mani alla Signor Burns dei Simpson davanti alla bocca《perché tu? Tu non ne hai mai avuta di voglia》chiese fingendosi curioso mettendosi addirittura in posa《quella irrefrenabile voglia di strappare di dosso i vestiti a una persona e portarla nel letto e sentire che chiede pietà》aveva alzato lo sguardo e serrato in un pugno la mano, parlava con fare patriottico come gli eroi nei film《oh》sembrò avere un ricordo e disperse lo sguardo nel vuoto《quando chiedete pietà》aggiunse in un sospiro come a rendermi partecipe dei suoi pensieri abbassando piano lo sguardo fino a poi conficcarlo nel mio《e poi la vostra pelle sembra proibita, la diventa a dirla tutta, e quando si entra nella vostra carne invece? Il piacere è qualcosa che non ha paragone!》quasi urla mentre pronuncia la frase con un climax, ma sembra molto attento a non far uscire la conversazione dalla stanza. Sono terrorizzata, il mio indietreggiare mi ha appoggiata a una merda di cassettiera come se questa potesse salvarmi.

《L-luca》balbetto, questo non è Luca, dov'è Luca?

《Eccomi!》esordisce come se avesse letto il mio pensiero《Sono io, ma tu non mi vuoi》mette una specie di broncio intristito《Preferisci Federico no?》alza un sopracciglio sogghignando e come se avevesse appena notato la mia paura fa un'espressione di comprensione《Oh no bambolina》avvicina una sua mano alla mia guancia e seguo quel gesto con terrore《Non sono arrabbiato, puoi ancora dimostrarmi quanto mi ami》sorride come se la cosa dovesse calmarmi e posa l'altra mano su un fianco avvicinandosi. Scuoto con forza la testa allontanandolo  e cercando di avvicinarmi alla portafinesta. Subito arriva lui facendo un verso un di disappunto con la bocca e mi afferra di nuovo il che suscita in me il bisogno di lanciare un urlo che lui interrompe coprendomi la bocca con la mano. Mi tira con forza a se e mi stringe una chiappa con forza. Voglio scappare ma sento che se ci provo la cosa sarà più difficile. Prima di accorgermene la porta si spalancò e guardai Federico sulla soglia che tratteneva la rabbia che io avevo reso paura. Luca lo guarda e ride ancora come un folle.

《Noi sai farti i cazzi tuoi?》chiede come se non fosse lui a continuare a ferire gli altri. Mentre lentamente mi sento più lontana dal suo corpo ma la sua mano stringe con forza il mio braccio.

《Non quando tocchi le persone a cui tengo.》ringhia Federico guardandolo da capo a piedi. Luca mi molla Margherita spingendola e facendomi cadere, cosa che mi ha infastidito il gomito poi punta un dito contro Federico. Dice qualcosa a cui non bado massaggiando il gomito per far passare il male. Un colpo attira la mia attenzione e striscio allontanandomi. Non sento le parole, mi scivolano addosso ma i gesti restano impressi nella mia mente. Urlano ancora e io striscio ancora indietro fino a quando Federico lo spinge e inizia a colpirlo con forza. Vedo del sangua schizzare a tratti mentre raggiungo il terrazzo e mi piazzo lì fuori. Non so quanto tempo manchi prima che Benjamin mi porti via e mi trovi in camera da sola con Macarena,ma per me sembrano anni. Stringo la mia migliore amica fino a quando non ci addormentiamo entrambe strette strette.

QUESTION OF THE DAY:

Chi è il vostro personaggio preferito e a chi assomigliate di più? Perché?

Dal nulla a te - Benji e FedeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora