Capitolo 11

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MACA'S POV

Ci sta mettendo troppo... e se mi avesse preso in giro? E se quel rumore fosse stato organizzato da lui? E se ora se ne fosse andato? Sono una stupida. Voleva solo sesso. Oh, non mettertici anche tu! Sospiro e cerco di non credere a queste idee assurde. Ma se fosse vero? Beh no, la sua roba è ancora qua, quindi... aspetta! È ancora qua?

Mi alzo e vado all'armadio costatando che i suoi vestiti sono ancora piegati come ricordo.

Pft, io lo sapevo che non era così! No, non lo sapevi e ci credi ancora. Oh ma che è? Come si spegne sta cosa? Sospiro preoccupata. Sono passati tre minuti -si li ho contati- da quando è sceso. E se gli fosse successo qualcosa? Non me lo perdonerei mai.

Scendo silenziosamente le scale. Indosso l'intimo e la maglia di Ben che profuma di lui e mi tranquillizza. Sento un ghigno macabro e lungo il corpo mi scorrono brividi di paura. Vado verso la cucina che è dopo il corridoio e per raggiungerla devo passare davanti al salotto e al bagno, che è chiuso, e da dietro sento il mio cane disperarsi. Apro la porta confusa e lo seguo dato che si fionda in cucina. Il mio setto nasale viene assalito da una puzza di alcol estrema, nemmeno in discoteca ne avevo sentite di tanto forti! E diciamocelo, lì rovesciano le bottiglie a terra quando si annoiano. Vedo la bottiglia rotta e poi mio padre a terra, svenuto. Benjamin sorride compiaciuto al suo fianco mentre il mio cane sclera contro uno dei due, ma non capisco chi. Squittisco. No seriamente? Mica urlo, piango, sussulto: io squittisco. Chi non lo farebbe in un momento simile? -sarcasmo- Lo sguardo del mio... amico? Ragazzo?... ma noi che siamo? NON È IL MOMENTO! giusto. Fatto sta che mi guarda, è spaventato e preoccupato. Il mio sguardo è simile, solo che nel mio c'è anche confusione. Lui si alza ed istintivamente arretro. Il suo corpo, quasi completamente nudo, è imperlato di sudore.

-Maca... la sua vicinanza mi agita e mi avvolge un tremolio. Non riesco a credere a quello che sto vedendo. Non credevo avrebbe mai fatto male ad una mosca, figuriamoci a mio padre! Nota il terrore nei miei occhi e sento ancora il fastidioso abbaiare del mio cane e osservandolo noto che non se la prende con Ben, ma con mio padre. Portando lo sguardo su quest'ultimo mi perdo nella vista del sangue sul suo viso. Bleah. Per una volta, io e questa maledetta vocina, siamo daccordo su qualcosa. Ti prego lasciami spiegare... il suo tono supplicante mi riporta ad osservarlo. Mi porge una mano chiedendo un minimo contatto che gli concedo subito.

-Dimmi... sussurro curiosa, ma spaventata.

-Lui era, cioè è, ubriaco... incalza sospirando. Stava per picchiare il cane... sposto lo sguardo sulla sua coscia, che indica. Ha colpito me. Poi ha chiesto di te e l'unica cosa che intuivo era che ti avrebbe rovinato la serata, oggi doveva essere la serata perfetta e lui la avrebbe, come ormai ha, rovinata. Non volevo che... Lo interrompo con un bacio. Se lui non lo avesse fatto, ora non so come starebbero le cose, ma di certo non bene. Assaporandolo scopro con gran sollievo che non sta mentendo perché le sue labbra sanno di lui, non di alcol. Amo sentirlo così bene, le sue braccia forti mi stringono e coccolano, un suo sorriso poggia sulle mie labbra e il mio cane si dispera. Si stacca lui per calmarlo. Prende mio padre in braccio e lo mette sul divano, poi porta il cane di sopra chiudendo la porta che lega il salotto al resto della casa. Piccola, torniamo a dormire? Annuisco e lo seguo in camera. Ci rimettiamo sotto le coperte e poco dopo sentiamo il mio cane entrare nella camera e con un forte sospiro sdraiarsi.

* * * * * *

La mattina dopo sento la dolce presa di Benjamin sui miei fianchi. Il suo respiro mi scosta i capelli dal collo e le sue labbra lo sfiorano. Sorrido istintivamente. Resto lì a fingere di dormire per quando si sveglierà. Mi volto e ora il suo viso è appoggiato al mio petto e gli accarezzo i capelli. Sembra teso, ma allo stesso tempo rilassato. Ieri sera è stata una nottata quasi perfetta, anche se mio padre poteva risparmiarsi tutto quello che è successo. Voglio scappare da qui e portarmi dietro il mio cane e il mio amo... amore? Uhuh sei innamorata! NON È VERO! Volevo dire il mio... mh... amorevole! Si proprio così! Il mio amorevole Benjamin.

FEDE'S POV

Mi sveglio ancora abbracciato a lei. Mi piace troppo. Il suo dolce sorriso è fisso tra i pensieri e i sogni. La guardo dormire perché quando dorme sembra tanto serena e felice. Quando dorme non la turba nulla e lei può sorridere. Quando dorme, semplicemente dorme. La vedo scostarsi dei capelli dal viso e voltarsi verso di me stropiccando gli occhi.

-Aw Non trattengo un verso di adorazione per la sua dolcezza. Buongiorno principessa le bacio il naso e lei lo arriccia sorridendo e ci scappa una risatina. Si accoccola a me e si aggrappa alla mia maglialetta. La stringe forte forte e mi fa sentire necessario e felice, finalmente felice. Avevo avuto una storia bellissima e anche parecchio lunga dalla quale sono uscito in un modo brusco. Ora ho lei, sento di averla e devo ammettere che è la sensazione più bella del mondo. Le bacio la fronte e la coccolo accarezzandole la schiena.

-Fede...

-Si principessa?

-Non voglio che riparti...

-Nemmeno io voglio... ma purtroppo devo cominciare con gli instore e dobbiamo andare a Napoli per il compleanno di Benjamin e dobbiamo lavorare sulla canzone. Sarebbe bello se venissi con noi. Così non dovrei pensarti e basta... L'idea mi era venuta già da un po' ma non sapevo come proporgliela. Sembra sorpresa e mi guarda con le labbra schiuse e gli occhi spalancati baciandomi poi con foga e annuendo lasciandomi intuire la risposta. Ovviamente ricambio e la stringo a me.

Dal nulla a te - Benji e FedeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora