Capitolo 10

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Lionel parcheggiò la sua Audi nel parcheggio di un ristorante super lussuoso.

< Lionel ti è andato di volta il cervello, hai visto come sono vestita?> gli domandai corrugando la fronte.

Lionel mi analizzò dai piedi fino alla testa e mi sorrise.

< E quindi?>

< Quindi mi stai portando a cenare in un ristorante che solo per guardarlo ti parte mezzo stipendio , per lo più , vestita da scappata di casa>

Lionel si mise a ridere. Il suono della sua risata contagiosa, riempì l'auto e mi scappò un accenno di sorriso sul mio volto.

< Joy stai tranquilla, questo è il ristorante di mia zia, non pagheremo niente e in più a me piace molto come ti vesti > mi fece l'occhiolino e io scoppiai a ridere uscendo dalla macchina.

Una volta entrati, il ristorante era proprio come me lo ero immaginato dall'esterno, il classico posto da gente con i soldi, tutto elegante e raffinato, mi sentivo un elefante in un negozio di antiquariato. Storsi il naso a quel pensiero.

< Lionel ! Ciao, ma che bella sorpresa>

Una ragazza vestita in uniforme salutò teneramente Lionel. Era senza dubbio una bellissima ragazza , era alta quanto me , i suoi capelli castani gli arrivavano sotto al seno, aveva degli occhi grandi color nocciola e un bel sorriso. Non appena si accorse di me smise di sorridere.

Lionel si avvicinò e l'abbraccio calorosamente.

<Ciao Cami, anche a me fa piacere rivederti, questa è Joy. Joy questa è Cami > allungò la mano verso di me e poi verso Cami per indurci a fare una stretta di mano. Io rimasi ferma a studiarla e Cami allora si decise ad allungarmi la mano per prima, ma per metterla in imbarazzo esitai qualche secondo prima di stringerla.

< Piacere > mi disse

Gli feci segno con la testa senza proferire parola.

Cami allora si interessò solo a guardare Lionel e riprese a sorridere.

< Allora, siete venuti per cenare o per salutare tua zia?> domandò curiosa toccandosi i capelli.

Vedere come si atteggiava davanti a lui mi faceva venire la nausea. Mi girai dandogli le spalle fingendo di guardare il ristorante, quando in realtà volevo evitare di continuare a guardare come flirtava palesemente con Lionel. Lui in tutto questo, non si accorse di nulla come se fosse abituato a ricevere certi sguardi e attenzioni da quella ragazza.

< Siamo venuti a mangiare Cami , anzi siamo parecchio affamati, però se c'è la zia faccio un passo in cucina a salutarla > gli rispose mettendomi una mano intorno alla vita incitandomi ad avanzare. Il mio sguardo saettò subito su Cami che non appena vide il braccio di Lionel intorno a me sgranò gli occhi dal nervoso. Sorrisi e appoggiai la mia mano sulla sua. Lui si accorse di quel gesto poco spontaneo e alzò gli occhi al cielo capendo le mie intenzioni. Cami ci fece strada e ci portò in una sala dove sul soffitto era presente un grosso lampadario di Swaroski, era semplicemente stupendo, rimasi a fissarlo per qualche secondo quando poi Lionel mi fece segno di sedermi a tavola. Cami ci portò subito il menù e sparì nell'altra stanza con la testa bassa.

< Cosa vuoi fare Joy, ti piace far ingelosire le persone?> mi domandò divertito Lionel

Avevo il menù davanti al viso e non risposi. Lionel mi abbassò delicatamente il menù per guardarmi in faccia.

< Allora? > mi spronò a parlare

< Allora cosa? odio le gatte morte, è proprio un approccio che non mi piace vedere. L'ho fatto solo per farla smettere> gli risposi con noncuranza

Rebel - Non puoi cambiarmiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora