Capitolo 14

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Mi giravo e rigiravo nel letto. Non riuscivo a prendere sonno, i pensieri mi affollavano la mente e mi agitavano, l'istinto mi diceva di mettere le scarpe e andare diretta da Jack a chiedergli spiegazioni per tutto, volevo sapere di Lionel, il suo comportamento era così strano, ogni volta che parlavo di Jack o dei debiti di Cathrine , sentivo che qualcosa non andava dal suo atteggiamento, cosa non lo sapevo, ma sicuramente qualche pensiero brutto e doloroso. 

Dopo quella piccola parentesi la cena era andata anche abbastanza bene, rimasi infatti stupita dal feeling che si era creato fin da subito tra me e Albert, abbiamo parlato di tutto e con grande piacere scoprì di condividere tantissime cose con lui , amavamo la stesso genere musicale, lui su quel campo era molto più acculturato di me e mi piacque molto ascoltarlo mentre mi spiegava i significati più nascosti delle nostre canzoni preferite, mi disse che anche lui amava le ciliegie e che l'ultima volta ne aveva mangiate così tante da fargli venire mal di pancia per due giorni. Dentro a quel paio di occhi azzurri avevo scoperto serenità e la cosa mi portava allegria. Tranne poi quando mi ricordavo di avere al tavolo la donna che mi aveva fatto passare una traumatica infanzia e dall'altra parte un uomo di cui ero follemente presa sia mentalmente che fisicamente,  che però mi teneva un segreto nascosto. Lionel mi avrebbe fatto del male quello era sicuro.

Allungai la mano sul comodino e guardai l'orario erano le 03:30 di notte. E il mio cervello non aveva intenzione di rilassarsi e provare a dormire, continuava ad elaborare ogni dato, ogni momento della serata , per ricevere risposte alle mille domande che mi ripetevo nella mia testa. Sbuffai rumorosamente e scesi dal letto. Mi grattai la testa, presi il telefono e scesi le scale per andare a vedere di trovare qualcosa da mangiare in dispensa. Scesi i gradini non curandomi di fare piano, se Cathrine si svegliava non mi importava, anzi sarei stata anche felice, il fatto che lei dormisse beatamente nel letto di mia nonna nonostante tutta la merda che aveva combinato nella sua vita e che continuava a combinare, mi faceva incazzare e non poco. 

Aprì la dispensa e con immensa meraviglia trovai un pacchetto di crackers aperto, lo presi e mi portai un crackers in bocca, la consistenza era tutto tranne che croccante ma per lo meno potevo mettere qualcosa nella pancia e perdere tempo mangiando. Accesi la tv e ripresi a guardare una serie su Netflix, quando ad un tratto mi pervase su tutto il corpo la sensazione di avere mia nonna accanto, potevo percepirla , addirittura mi sembrò di sentire il suo profumo, mi girai come per cercarla, è incredibile come la mente ti faccia scherzi di questo genere , è incredibile come ti possa far credere davvero di poter rivedere qualcuno che non c'è più. Ad un tratto mi sentì un calore pervadermi la guancia, come una carezza, chiusi gli occhi, era proprio come quando mi abbracciava e mi accarezzava per scacciare via tutte le mie più grandi paure. E senza accorgermene le palpebre divennero sempre più chiuse e poco dopo mi addormentai.


Le luci del mattino entrarono prepotenti dalla finestra della sala, mi ritrovai distesa sul divano a pancia in giù, una gamba e il braccio che toccavano il pavimento, mi portai una mano sui gli occhi e cercai di sedermi. Mossi il collo e sentì delle fitte di dolore partire dai cervicali, sicuramente avrò dormito in posizioni scomode e oggi avrei subito e maldetto di essermi addormentata lì. Mi stiracchiai la televisione era ancora accesa e sorrisi al ricordo di ieri sera.

Buongiorno Nonna, non so se mi puoi sentire, ma se ieri sera sei venuta a trovarmi io ti volevo solo dire che me ne sono accorta e ti ringrazio. Mi manchi .

Guardai l'orario sul telefonino erano le dieci ed avevo saltato ben due ore di lezione, scattai in piedi e volai al piano di sopra per lavarmi e cambiarmi. Dopo neanche un ora ero già fuori dalla porta che mi stavo avviando a prendere l'autobus per andare al campus.

Rebel - Non puoi cambiarmiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora