Capitolo 2

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Mi sento pietrificata. Ma il mio istinto reagisce come sempre, fottendomene di tutto. Riesco a ritornare in me, lo guardo con uno sguardo di sfida. Poi mi avvicino a un millimetro dalla sua bocca e sorrido sfacciata.

< Si sono io la Stronza ubriaca. Ma a quanto pare sei vivo e vegeto e stai bene quindi non c'è più niente da preoccuparsi, tu stai tranquillo.>

Il ragazzo mi squadra schifato e indietreggia. Mi offende il suo comportamento ma non lo lascio far trasparire.

< Ti conviene dire alla tua assicurazione di pagarmi tutti i danni che mi hai fatto ieri sera prima che ti mando il mio avvocato> risponde sputandomi addosso tutto il suo veleno.

Cazzo. L'assicurazione. Mi tocco la guancia che sento bollire sotto al mio palmo, per l'agitazione che ho in corpo. Non so come farò a pagare tutti i danni, sbuffo e alzo gli occhi al cielo.

< Stai tranquillo..> gli sussurro non degnandolo più di uno sguardo.

La lezione continua, il professore ha iniziato a chiederci di dipingere qualcosa che sentiamo e  abbiamo dentro di noi , può essere anche qualcosa di astratto, dando libero sfogo alla fantasia e non sentendoci giudicati. Tutti sono contenti e prendono subito in mano il pennello e iniziano a intingerlo nella pittura, guardo Janet che ha già iniziato a disegnare dei cuori rossi sul foglio e lancia occhiate seducenti al ragazzo affianco che continua a guardarsi intorno imbarazzato. Con la testa china do una veloce occhiata al ragazzo vicino a me senza farmi vedere, mordicchia il bastoncino di legno del pennello e guarda incuriosito il foglio bianco, l'altra mano è sulla sua coscia e inizia a tamburellare come se fosse a ritmo di qualche canzone, mi soffermo sui suoi braccialetti e sul suo anello nero posizionato nel pollice, mi mordo il labbro inferiore, come fa a piacermi anche solo il modo in cui porta i suoi accessori? distolgo subito lo sguardo quando noto il suo sguardo bruciarmi la pelle, mi sistemo sula sedia come se avessi del fuoco sotto di me, poi senza fargli notare l'emozioni che mi provoca, tossisco e prendo in mano il pennello e continuo a fissare il foglio telato dinanzi a me. Odio il modo in cui mi fa sentire. Non ci sono abituata a sentirmi in constante imbarazzo, sono sempre stata piuttosto sicura di me, sono gli altri quelli che reagiscono così. Dannazione Joy che diavolo ti prende. Scuoto la testa e sbuffo.

< Non fai altro che sbuffare > la sua voce profonda mi accarezza dentro e mi smuove il cuore.

< Se ti da fastidio puoi benissimo sederti da qualche altra parte > gli rispondo con straffottenza senza degnarlo di uno sguardo 

Il  ragazzo si avvicina a me, sento le sue labbra toccarmi l'orecchio e un'altra ventata del suo profumo ambrato mi entra nelle narici, lo respiro chiudendo gli occhi < Sicuramente la prossima lezione eviterò di sedermi con una che ha tentato quasi di uccidermi perché era ubriaca per di più  in una sera infrasettimanale >  risponde pungente 

Mi giro e i miei occhi si incrociano con i suoi. Non se lo aspettava, infatti noto una piccola reazione di stupore. Mi manca l'aria.Cazzo.Non va per niente bene così. 

< Non ci sarà una cazzo di prossima volta, perché non mi interessa venire a questa stupida lezione di pittura, ho solo fatto un favore a quella stronza della mia amica davanti> gli indico con il dito Janet che è intenta a disegnare altri cuori colorati con la lingua in mezzo ai denti, si sta proprio impegnando, scuoto la testa e continuo < e quello che faccio io infrasettimanalmente o nel weekend sono cazzi miei e non ti permetto di giudicarmi, tu non mi conosci e non ti darò mai la possibilità di farlo, quindi ora visto che è palese il fatto che non ci sopportiamo ti chiedo gentilmente di evitarmi> gli dico tutto di un fiato, ho parlato così velocemente che mi manca quasi l'aria. Il ragazzo è impassibile mi osserva dritto negli occhi come se volesse entrarmi dentro l'anima. Devo assolutamente allontanarmi da lui. Non mi piace sentirmi così vulnerabile, mi alzo di scatto prendo la mia borsa e senza dire niente a nessuno me ne vado via sbattendo la porta.

Rebel - Non puoi cambiarmiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora