JOY
Ero davanti a Lionel tremante, se lui mi avesse confermato i miei presentimenti sulla morte di mia nonna, sarei partita e sarei andata a uccidere Jack Purple, l'avrei ammazzato con le mie stesse mani.
Lionel spalancò gli occhi e si grattò la testa in segno di agitazione. Non mi guardò negli occhi guardava ovunque intorno a lui ma mai nella mia direzione. Le mie lacrime scendevano copiose sul mio viso e avevo paura di sentire la sua risposta uscire da quella fottuta bocca.
< Quindi?! > lo incitai
Lionel si avvicinò a me ma io feci due passi indietro per stargli a debita distanza. Non mi sarei avvicinata mai più a lui e alla sua famiglia.
< Joy io non lo so... > mi rispose
< Come cazzo fai a non saperlo ??? non sai tutto sulle questioni della famiglia?> gli domandai aggredendolo
< Quasi tutto Joy, come ti ho detto poco fa, io non sapevo della tua esistenza> mi rispose con un filo di voce
< Pensi che Jack sarebbe stato in grado di compiere un atto simile per i soldi?> gli domandai di getto
Lionel si grattò il mento pensieroso, poi mi fisso serio
< Jack è in grado di fare di peggio Joy > ammise
Il mio sangue si gelò dentro alle vene e il mio cuore perse un battito. Non avevo la certezza ma Lionel mi aveva appena ammesso che c'erano buone probabilità che quella mattina Jack Purple fosse entrato a casa mia e avesse ucciso mia nonna per vendicarsi dei debiti di Cathrine e fargli avere una scusa per ripresentarsi a New York.
Non sarei potuta stare in quella situazione , con quel dubbio che mi assillava, dovevo andare da lui... da Jack e farmi dire tutto. Così senza dire niente salii sul lato del guidatore e feci segno a Lionel di entrare in macchina.
<Joy fammi guidare a me, sei ancora ubriaca> mi rispose preoccupato
< Taci Lionel, se ti dicessi dove ho intenzione di andare non mi ci porteresti e io devo andarci >
< So già dove vuoi andare > replicò sedendosi accanto a me sul lato del passeggero.
Partii sgommando a tutta velocità con il cuore che mi martellava nel petto e l'adrenalina che scorreva interrottamente dalla testa alla punta dei piedi.
Dopo qualche minuto mi ritrovai davanti al grande cancello dei Purple, questa volta suonai senza esitare.
< Aspetta > mi disse Lionel toccandosi le tasche per poi estrarre un telecomandino grigio che aprì immediatamente il cancello.
Parcheggiai la macchina proprio davanti all'entrata della maestosa casa bianca. Scesi di fretta e ad attendermi sulla porta ci fu Marilyn, con un completo viola e ai piedi delle scarpe con il tacco nere. Mi sorrise e io senza degnargli di alcuna attenzione la superai con una spallata per dirigermi dentro casa senza chiedere permesso. Lionel mi venne dietro senza proferire parola.
< Che succede?> domandò preoccupata Marilyn
Entrambi non rispondemmo , entrai in sala e guardai ovunque. Jack non c'era.
< Jack Purple!> urlai a squarcia gola
< Dove sei Purple!! è arrivata la tua amata figlia!! vieni papalino!!!> continuai a urlare e ridere... e piangere sembravo isterica o forse lo ero davvero diventata
< Lionel non gli avrai detto..> si intromise Marilyn sempre più angosciata dalla situazione
< Ho dovuto > gli rispose Lionel senza farla finire di parlare
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Rebel - Non puoi cambiarmi
RomantikJoy Smith è considerata la classica ragazza bella e dannata, antisociale e ribelle, odia le regole e cerca qualsiasi modo per trasgredirle tutte. Nonostante sia conosciuta per la sua affascinante bellezza Joy non vuole nessun tipo di relazione stabi...