LIONEL
Ero perso. Completamente vuoto. Avvilito. Odiavo la mia vita. Odiavo essere un fottuto Purple. Non avevo mai diritto di scelta, le cose nella mia vita accadevano sempre per volere di altri. Io ero solo una fottuta pedina da spostare qua e la , ad ogni evenienza. Non avevo scelto di diventare un Purple ci sono capitato. Tante volte ho provato a uscire da alcuni "affari di famiglia", se così si possono chiamare, ma la risposta era sempre la stessa " Sei un Purple Lionel , lo devi fare per la famiglia ". Mi sono sporcato le mani tante volte per la famiglia ed ogni giorno mi alzavo con un nodo nello stomaco per quello che facevo contro il mio volere. Ma questa volta era diverso. Questa volta c'era di mezzo l'amore. E per me era una cosa completamente nuova. Cazzo.
Mi trovai nel bagno della mia camera della confraternita, dentro alla vasca, ero troppo stressato e come ogni volta , ho bisogno di spogliarmi e buttarmi dentro alla vasca bollente, con qualche candela alla vaniglia per rilassarmi. Iniziai ad odiare anche quel fottuto profumo che mi ricordava sempre Joy. Tenevo fra i denti una sigaretta spenta, mi accorsi dopo poco che perso nei miei pensieri non avevo neanche avuto il tempo di accenderla. Da quanto tempo ero lì dentro?. Cercai di allungarmi e prendere il telefono dentro la tasca dei miei Jeans buttati per terra nell'angolo della vasca per vedere l'orario, dopo vari tentativi finalmente lo trovai. Era quasi l'ora di cenare ed io non avevo voglia di mangiare , a dire il vero non avevo proprio voglia di fare niente. Sarei stato tutta la notte dentro alla vasca, se solo la temperatura dell'acqua me lo avesse permesso. Odiavo quando si raffreddava. Sempre dalla tasca dei jeans raccolsi l'accendino e finalmente mi accesi la sigaretta. Feci un lungo tiro e poi appoggiai la testa all'indietro sul bordo della vasca e sbuffai la nube bianca. Cazzo ne avevo proprio bisogno. È incredibile come una cazzo di sigaretta al momento giusto ti faccia stare bene. Anche lei come l'amore ha una doppia faccia della medaglia. Ti porta serenità per qualche minuto durante l'arco della giornata, ti crea dipendenza e poi ? E poi? E poi scopri che ti fa morire. Fanculo.
Il telefono vibrò avevo ricevuto un messaggio, ma non lo lessi tanto sapevo già chi potesse essere. O Cloe che aveva voglia di scopare oppure Jerry e Chris che mi chiedevano di uscire.. o meglio ancora Cami che mi invitava da lei a cenare. Tutte opzioni che in quel momento avrei fatto volentieri a meno. Il telefono però continuo a vibrare, mi arrivarono 5/6 messaggi l'uno dietro all'altro.
< Chi cazzo è che rompe così le palle insistentemente> borbottai tra me e me
Mi allungai per prendere in mano il telefonoMessaggio ricevuto da Joy
Il mio cuore sobbalzo alla lettura di quel nome sul display. Presi il telefono e me lo misi davanti alla faccia e lessi :
20:00 Joy : Dove sei ?
20:01 Joy: Devo parlarti
20:03 Joy : Cristo Lionel rispondi a questo cazzo di telefono
20:04 Joy : So dove abiti due minuti e sono sotto casa tua.
20:05 Joy : Fatti trovare pronto odio aspettare
All'ultimo messaggio uscì immediatamente dalla vasca, mi asciugai di fretta e mi misi dei boxer. Dopo qualche secondo il campanello suonò.
Scesi le scale e aprì il portone prima che qualche ragazzo della confraternita potesse farlo. Si ero geloso. Si ,stavo impazzendo.Mi ritrovai davanti Lei. L'unica che in quel momento avrei voluto vedere, l'unica che mi avrebbe tirato su di morale, anche se a dire la verità, era proprio lei la causa del mio malessere.
Joy aveva dei jeans chiari larghi strappati a vita alta e una felpa della Levis nera. Aveva il cappuccio tirato all'insù e sotto un berretto di lana nero, come suo solito vestirsi. Ai piedi le sue classiche Jordan rosse. Era struccata aveva forse solo un po' di mascara e il suo solito burro cacao alla ciliegia che gli colorava di rosso le sue già bellissime e carnose labbra. Teneva stretto il guinzaglio con quel benedetto cane. Se lo portava proprio ovunque. Mi guardava senza dire niente, aveva il suo solito broncio e il suo solito sguardo incazzato classico di Joy, ma Cazzo quanto era bella però.
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Rebel - Non puoi cambiarmi
RomansaJoy Smith è considerata la classica ragazza bella e dannata, antisociale e ribelle, odia le regole e cerca qualsiasi modo per trasgredirle tutte. Nonostante sia conosciuta per la sua affascinante bellezza Joy non vuole nessun tipo di relazione stabi...