JOY
Si può essere così autodistruttivi nella vita? così autolesionisti, da continuare a commettere gli stessi errori nonostante tu sappia benissimo che tutto questo nuocerà alla tua salute mentale?. Continuavo a cercare Lionel disperatamente nonostante sapessi benissimo che appartenevamo entrambi alla stessa famiglia. Eppure, c'era qualcosa in lui che era diverso dai Purple, io e lui eravamo diversi dalla nostra famiglia, entrambi non ci sentivamo al nostro posto affianco a loro, cosa che invece accadeva quando eravamo insieme, solo io e lui.
Dopo quel bacio da farmi togliere il fiato. Entrai in confraternita e ordinammo delle pizze a domicilio, ci sedemmo per terra bevendo delle birre e mangiando guardando una serie tv crime. Io e Lionel eravamo complici, scherzavamo e con lui riuscivo a ridere ma ridere davvero. Anche se odiavo farlo, soprattutto perché lui si bloccava e iniziava a fissarmi come se fossi una aliena. Che diavolo voleva? lo sapevo anche io che il mio sorriso non mi donava sul mio viso.
Lionel era seduto a terra con la schiena appoggiata al divano mentre masticava un pezzo di pizza e il suo sguardo era completamente perso dentro alla tv. Mi allungai un pò e mi stesi a pancia in giù con il volto diretto verso la tv, presi anch'io un pezzo di pizza dal cartone che avevo dinanzi a me e lo addentai.
< Quindi, ci andrai? > mi domandò con quel suo tono di voce profondo e caloroso
Mi girai a guardarlo. Aveva addosso i pantaloni lunghi grigi della tuta, i piedi scalzi e una maglietta bianca aderente, i suoi capelli erano come sempre un totale casino, ma li adoravo. Mi guardava serioso in attesa di una mia risposta.
< A cosa ti riferisci?> gli risposi noncurante continuando a masticare
< Joy non giocare con me. Sai benissimo a cosa mi sto riferendo> continuò lui sempre più serio
Alzai gli occhi al cielo e da sdraiata mi misi a sedere affianco a lui. Addentai un altro pezzo di pizza e mi portai il cappuccio della felpa sopra alla testa.
< Si ci andrò Lionel > gli risposi anch'io seriamente guardando la televisione
< Sei veramente una stupida > mi rispose
Mi girai e lo guardai in cagnesco
< Ti stai prendendo confidenze che io non ti ho mai dato il permesso di prenderle Lionel. Chiamami un'altra volta così .. >
non feci in tempo a terminare la frase che Lionel mi prese il viso tra le sue mani e mi stampò un delicato bacio. Rimasi senza parole.
< Stai zitta Rebel. Sei sempre a frignare > mi sussurrò tra le labbra sorridendo
Odiavo il modo in cui Lionel mi faceva sentire. Aveva un potere su di me e questo mi faceva paura. Mai nessuno aveva avuto la possibilità di toccare certe mie corde interne, ma lui. Lui era riuscito a toccarle, accarezzarle, baciarle e con esse suonava una nuova melodia dentro di me. Una melodia a me estranea, una melodia che mi faceva andare in paradiso e dopo poco sprofondare nell'inferno dalla paura di non poterla più sentirla suonare, un giorno, dentro di me.
Lionel si sedette per terra con la schiena appoggiata al divano e mi prese a cavalcioni sopra di lui. Io iniziai a lasciargli una scia di baci sul collo e sentii poco dopo la sua erezione bucarmi i miei jeans. Spinsi il mio bacino sul suo membro per avere ancora più contatto. Lui a quel gesto mugolò di piacere e mi prese i fianchi per ripetere il movimento. Iniziò a baciarmi ovunque, poi mi tolse la maglietta e scoprii con piacere che non avevo indosso il reggiseno iniziò a succhiarmi delicatamente il capezzolo e io buttai la testa all'indietro perdendomi in quel piacere assoluto. Avevo bisogno di sentirlo dentro di me così in pochi secondi ci spogliammo presi dalla foga del momento, Lionel salì sopra di me e dopo poco mi penetrò. Un urlo di piacere uscii dalla bocca di entrambi. Lui iniziò a muoversi prima lentamente, facendomi assaporare ogni secondo, poi però aumentò il ritmo che mi portò quasi all'orgasmo, così decisi di ribaltare la situazione, lo rifeci sedere e andai sopra io, una scintilla di passione passò negli occhi di Lionel sempre più desiderosi. Gli presi le mani e gliele bloccai a terra ed iniziai a muovermi forte sopra di lui, dopo poco arrivammo insieme al culmine del piacere e ci accasciammo uno sopra all'altro, soddisfatti e pieni. Fu il sesso migliore che io avessi mai fatto. Perché per la prima volta, non fu solo sesso.
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Rebel - Non puoi cambiarmi
RomansaJoy Smith è considerata la classica ragazza bella e dannata, antisociale e ribelle, odia le regole e cerca qualsiasi modo per trasgredirle tutte. Nonostante sia conosciuta per la sua affascinante bellezza Joy non vuole nessun tipo di relazione stabi...