Capitolo 4 "Cerimonia"

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All'inizio, non ho idea di come muovermi: mi ritrovo in un lungo corridoio fatto di porte numerate. Ma poi ne scorgo una molto più grande delle altre sulla quale vi è un cartello con scritto "Cerimonia di Iniziazione", e allora non ho più dubbi. Con cautela mi avvicino e abbasso la maniglia di ferro del grande portone, e non appena tiro un po', esso si spalanca.
Centinaia di volti si girano tutti verso la mia direzione, incuriositi. Faccio finta di niente e richiudo il portone, alle mie spalle: mi trovo in una grande ed ampia sala, in cui vi sono più piani: in quello rialzato sembrano esserci per lo più uomini più anziani, che sorseggiano drink. O forse dovrei dire ex uomini; in ogni caso, credo che sia meglio che mi cominci ad abituare al loro linguaggio sin da subito.
Un gruppetto di ragazzi e ragazze che hanno decisamente l'aria da novellini, si avvicina verso di me.
"Sei un nuovo Iniziato, non è vero?" Chiede una di loro in tono amichevole, e poi tende la sua mano verso di me:"Sono Veronica Deb, Stomaco."
"Dean Wert...emh, Fegato."
Presto si presentano anche un ragazzo dall'aria arrogante e antipatica e un altro che sembra essere il più giovane di tutti: ha l'aria di un sedicenne, più o meno.
"Hai un'aria un po' stravolta, Fegato. Sei un po' malconcio." Mi fa notare la ragazza.
"Già..."
"Dì un po', chi è il tuo accompagnatore?" Chiede in seguito.
"Accompagnatore?"
"Pronto? In che mondo vivi? Il tuo accompagnatore, colui che ti ha preparato in queste ultime settimane!"
"Nessuno mi ha preparato..."
"Scherzi? Sei messo male allora."
Ad un tratto il tipo dall'aria scontrosa interviene:
"Intendeva l'uomo che ti ha mandato qui, in breve. Colui che ti ha sparato la pallottola."
"Oh, beh, lui è...Helya, Flame credo sia il cognome. Cuore."
"CUORE?!" Esclamano tutti e tre in coro.
"Aspetta un secondo, amico. Stai parlando di quel Cuore?" Interviene la ragazza.
"Ma certo che sta parlando di lui, Veronica. Esiste un solo, unico Cuore, e lo sai bene." Dice il ragazzo dall'aria sgorbutica.
"Non posso crederci! Cuore! Abbiamo qua il pupillo di Cuore! Si è finalmente deciso a scegliere, allora... cavoli, ce ne è voluto di tempo. Chissà perché proprio te, Dean. Ritieniti fortunato!"
Non capisco, queste persone si riferiscono davvero ad Helya? È una persona così famosa e carismatica?
"Già, è una vera fortuna. Pagherei oro per avere un Mentore come lui..."
Dice il ragazzo più piccolo, parlando per la prima volta.
"Scusate, ma proprio non vi capisco..." Dico, mortificato.
"Mi sa che questo tizio non era proprio adatto ad essere il Non-morto di Cuore." Mormora il ragazzo dall'aria sgorbutica all'orecchio di Veronica, ma non abbastanza piano da far sì che io non lo senta.
"Ma tu non sai proprio niente, Dean?" Chiede.
'E certo, sono stato per tre settimane chiuso prigioniero in una cella buia mentre voi invece vi informavate su tutto, ovvio che non so nulla', vorrei rispondere, ma non faccio altro che fare spallucce.
"Attenzione, attenzione: tutti gli Iniziati presenti si preparino alla Cerimonia." Annuncia una voce all'altoparlante.
"Beh, ci vediamo dopo allora, Fegato." Mi saluta la ragazza, mentre gli altri due fanno un semplice cenno della mano.
"Però, che tipo strano..."
"Non è proprio il tipo di Cuore. Spero mi stupisca, alla Cerimonia" li sento commentare tra di loro.
"Tu, Iniziato! Mettiti in fila come tutti gli altri e aspetta il tuo turno!" Mi urla contro un grosso omone pelato. Mi sento un pesce fuor d'acqua, non ho idea di cosa dovrò fare quando toccherà a me.
Tutta la gente seduta sugli spalti si alza improvvisamente in piedi, richiamata dal suono di alcune trombe; i concorrenti prima di me sembrano darsi tutti una sistemata, mettendosi più dritti, aggiustandosi i capelli o schiarendosi la voce.
Dopo qualche istante, entra un uomo abbastanza avanti con l'età, elegantemente vestito, che tiene un quadernetto in mano. Fa un leggero inchino verso gli Iniziati, e poi verso gli spettatori, e poi prende posto su una poltrona. Entrano dopo di lui allo stesso modo altre due donne dall'aria severa, una dopo l'altra: vestite anche loro con lo stesso completo e tenendo lo stesso quadernetto, rivolgono il medesimo saluto e si accomodano. Tuttavia c'è ancora una sedia libera, ma nessuno si decide a presentarsi. Dopo una breve attesa, finalmente qualcuno esce, tra i sospiri delle donne e gli sguardi di ammirazione degli uomini:
Un uomo più o meno mio coetaneo, dai capelli così biondi da sembrare bianchi tirati indietro con il gel e dai grandi occhi verdi: Helya.
Sono molto sorpreso di vederlo, quasi non mi prende un colpo: è un membro della giuria della Cerimonia? Helya? Stona così tanto in mezzo a quelle persone dall'aria tanto seria...
Adesso, qualsiasi cosa io debba fare, risulterà ancora più difficile di quanto già non lo fosse.
Dopo un lungo applauso, si fa avanti il primo Iniziato: un ragazzetto appena ventenne.
La prima domanda è Helya a farla:"Sai dirmi chi sei, quanti anni hai e chi eri nella tua vita precedente?"
Il ragazzo è colto alla sprovvista da quella domanda, e impallidisce imbarazzato.
"No...Mi dispiace, non ricordo nulla. Il nome che mi hanno dato è Matias Flick, Intestino ten-"
"Basta così, io ho finito. Procedete pure voi, giudici" Lo interrompe bruscamente.
"A me sembri interessante. Sei abbastanza giovane e hai una buona fisicità; mostrami ciò che sai fare." Afferma una delle due donne, indicando una parete piena di armi. Il ragazzo fa un lungo sospiro, e poi afferra una grande katana affilata:"Ciò che più mi attira è l'arte della katana." Afferma mettendosi in posizione.
"Helya, prego." Dice la donna. Helya fa un ghigno, e afferra anche lui una katana. Il ragazzetto deglutisce, asciugando sui pantaloni le mani sudate. I due si guardano per un istante negli occhi. Uno ha l'aria visibilmente terrorizzata, l'altro sembra solo annoiato.
Il ragazzo, con un urlo, parte all'attacco per primo, mirando Helya. Ma è troppo lento, perché questi, senza alcuna difficoltà, ha già parato il colpo. In due rapide mosse, il ragazzo è già a terra, con un grosso taglio sul braccio.
"Helya!" Lo rimprovera la donna.
"Interessante, dici? A me sembra solo noioso." Dice gettando per terra la katana. "Ne hai di strada da fare, ragazzo." Aggiunge poi.
"Avanti il prossimo." Annuncia il giudice più anziano.
Sussegue una serie di ragazzi, dei quali solo pochi vengono apprezzati appieno: ma il più tremendo dei giudici è senza dubbio Helya. Porge sempre le stesse domande agli Iniziati, ovvero nome, età e vita precedente. Nessuno sa rispondere.
Alla fine, su circa 200 Iniziati, solo una quindicina riesce a cavarsela e a tenere testa alla severità dei giudici, tra cui vi sono anche la ragazza di poco fa, Veronica, e sorprendentemente anche il ragazzino sedicenne, che dimostra di possedere un'incredibile forza che lascia sorpreso anche Helya.
Ed ecco, è il mio turno. Mi sento sotto pressione e sto sudando freddo, ma cerco di mantenere la calma. Ho una sensazione di panico incontrollabile non appena arrivo davanti alla giuria.
Helya mi guarda con indifferenza, come se fossi uno dei tanti iniziati. Poi, come al solito, pone le medesime domande, scandendo bene le parole:
"Sai dirmi chi sei, quanti anni hai e chi eri nella tua vita precedente?"

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