Capitolo 5 "Recluta"

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Gli occhi di Helya sono fissi e impazienti sui miei. Sembrano dire:'Avanti. Parla. Che cosa stai aspettando?'
Tuttavia, penso molto, prima di rispondere. Che cosa succederà non appena dirò la verità? Se supero questa prova, quale sarà il mio destino? Che cosa mi aspetta dentro la comunità dei Non-morti? E se non fossi sicuro di voler farne parte?
Helya si alza in piedi, con entrambe le mani poggiate sul piano del banchetto dietro al quale è seduto. Per la prima volta, sembra agitato.
"Sei tenuto a rispondere, Iniziato. Rispondi alle mie domande." Ordina.
Faccio un lungo respiro, inspirando ed espirando piano. Farlo fremere dall'impazienza forse mi piace.
"Mi chiamo Dean Wert, ho 28 anni. Nella mia vita ero un avvocato di prima classe molto ricercato."
Subito, in aula si solleva un brusio di voci, che non cessa fino a quando il giudice più anziano richiama il silenzio più volte.
Sulle labbra di Helya si è formato il solito sorrisetto soddisfatto. Ma non molla.
"Dimmi di più, Iniziato. Dimmi tutto ciò che ricordi."
Il brusio di voci si solleva nuovamente, ancora più rumoroso. Comincio a scorgere dei commenti anche tra gli altri giudici che sembrano molto perplessi.
"Sono nato il 14 Settembre 2167, da una famiglia di storici magistrati e avvocati. Prima di me, anche mio padre, mio nonno e il mio bisnonno furono avvocati. Non volevo intraprendere questa strada, proprio perché avrei dovuto difendere anche dei criminali, verso i quali nutro un immenso odio. Ma fui costretto. Perciò, un giorno che era iniziato come tutti gli altri, partii sul treno che mi avrebbe condotto nella città in cui lavoro; ma la mia strada fu interrotta da un uomo munito di pistola, pistola che non puntava me, ma una giovane ragazza che tentai di difendere. Ma il prezzo da pagare fu alto: dovetti beccarmela io la pallottola." Sollevo la maglia mostrando la benda insanguinata.
"Mi chiamo Dean Wert, 28 anni. Fegato."
"Lo voglio nelle mie reclute!" Esclama una delle due donne giudice, alzandosi in piedi.
"Te lo puoi scordare, è mio!" Si impone l'altra.
Il caos si fa talmente forte, da farmi girare la testa. Tutti quanti in quella sala, adesso fanno commenti e lanciano esclamazioni, e persino l'anziano giudice è troppo sconvolto per richiamare il silenzio.
"IO NON HO ANCORA FINITO!" Urla Helya, facendo così zittire tutti.
"Molto bene. Ho un'ultima richiesta per te." Fa una breve pausa di suspance: "Potresti indicare l'uomo che ti ha sparato?"
Lo sapevo. Che bastardo, è proprio furbo. Quella sua richiesta mi fa sorridere, eppure decido di assecondarlo.
Punto il mio dito verso di lui. Il silenzio piomba all'istante.
"Helya? Tu...hai finalmente scelto?" Mormora incredulo il giudice anziano.
"Se i signori giudici mi concedono, direi che mi spetta di diritto averlo nelle mie reclute speciali." Riprende lui.
"Le reclute speciali? Ma Helya, potrebbe essere pericoloso..."
"Ritengo che sia necessario." Lo interrompe.
"No, mi oppongo! Una tale rarità non può essere sprecata nelle reclute speciali!" Interviene una delle due donne.
"Sprecata?" Helya ha un'espressione disgustata.
"Ho sentito bene? Hai detto... sprecata? " L'indignazione nella sua voce è palpabile.
"Cerca di ragionare: se ci lascia le penne, avremo perso un rarissimo caso di ex uomo! Sono uno su un milione!"
"Sai chi sono uno su un milione? Gli Iniziati che ritengo degni di far parte del mio gruppo di ricognizione, e questo è uno di quelli!" Sbotta Helya.
"Credo che a questo punto sia necessario sospendere momentaneamente la Cerimonia di Iniziazione." Afferma il più anziano dei giudici, tra le proteste degli Iniziati.
"Fermi tutti, qui non si sospende un bel niente! Lui è mio! È il mio ex uomo, e decido io la sua sorte!" Helya alza la voce.
"Flame, potrai anche essere il miglior mentore esistente, ma non hai autorità su di me, ti conviene abbassare la voce." Lo richiama l'anziano giudice.
"Esigo quel maledetto ragazzo nelle mie reclute o giuro sulla pallottola che ho nel cuore che finisce male!" Urla fuori di senno, puntandomi il dito contro.
Il silenzio regna di nuovo sovrano. Tutti gli occhi sono puntati su di me: mi sento furioso oltre al limite; il comportamento infantile e testardo di Helya mi infastidisce moltissimo, soprattutto se l'oggetto in questione sono io. Non sono un premio da contendersi.
"Accordato." Afferma controvoglia l'anziano, dopo essersi consultato a lungo con gli altri due giudici.
Helya sospira rimettendosi a sedere, sollevato. Si massaggia la fronte, esausto.
"La selezione degli Iniziati ha termine: tutte le reclute si mettano in posizione per l'inizio della Cerimonia!" Esclama il giudice.
Tutti i ragazzi scelti, si mettono sull'attenti, poggiando una mano sul cuore; in qualche modo, cerco anche io di imitarli. Dopo qualche istante comincia un inno solenne, che sembra non finire mai. Alla fine, dal soffitto piovono festoni e coriandoli dorati, rendendo onore alle nuove reclute.
Continuo a pensare alle parole dei giudici, durante l'inno:"Se ci lascia le penne, avremo perso un rarissimo caso di ex uomo!", "Una tale rarità non può essere sprecata nelle reclute speciali!", "Lui è il mio ex uomo e decido io la sua sorte!"
Quelle frasi mi turbano, mi scuotono dentro e mi lasciano perplesso: mi sento come una pedina nelle mani di Helya, lasciata in bilico sull'orlo del tavolo; incapace di cambiare la sua rotta.

"Helya! Esigo delle spiegazioni!" Esclamo, più tardi, dopo la Cerimonia. Questa volta ci troviamo dentro un grande hotel a con più di cento piani, riservato esclusivamente a tutti i nuovi membri della comunità, e i loro mentori.
"Tutte quelle che vuoi, Deanuccio." Risponde, impegnato a riordinarsi i capelli davanti a uno specchio.
"Questo tuo fare indifferente mi irrita!" Dico sbattendo il pugno su un tavolo. "Voglio che inizi a considerarmi!"
Helya rotea gli occhi, sbuffando esasperato:"Non vedi?! Non riesco a sistemare bene questo maledettissimo ciuffo, è sempre per i fatti suoi!" Esclama piagnucolando.
Lo guardo in maniera grottesca, e lui smette di armeggiare con i suoi capelli.
"E va bene, cos'è che vorresti chiedermi?"
"Perché sei così famoso ed ammirato? Che cosa sono queste reclute speciali? Ma soprattutto...Che cosa hai intenzione di fare con la mia vita?" Le domande mi salgono alla mente come nulla.
Helya si mette a sedere, strofinandosi gli occhi.
"Mi sa che devo raccontarti la mia storia. Ecco, Dean, devi sapere che le pallottole che ti trasformano in Non-morto, hanno effetto su qualsiasi organo vitale umano, tranne uno...Il cuore. Colpendo il cuore, di qualsiasi pallottola si tratti, l'individuo muore, senza effettuare la trasformazione. Ma, per qualche strano motivo... con me questa regola fece eccezione. Come te, io non ero il bersagio dell'uomo che mi sparò, ma il colpo gli partì per errore, mentre un gruppo di poliziotti lo avevano sorpreso puntare un altro uomo. Sta di fatto che il colpo che sparò andò a colpire proprio uno dei poliziotti, proprio quello che era stato appena assunto. Lo colpì esattamente qui, dritto al cuore. Tutti erano certi del fatto che non sarei sopravvissuto, eppure, ore dopo mi svegliai, con la ferita aperta e sanguinante. Ero diventato un Non-morto. Ero sopravvissuto ad un colpo al cuore, ero il primo ad essere sopravvissuto, Dean. E non solo: ero proprio come te, ricordavo tutto. Tutti ormai parlavano di me, dell'uomo che sopravvisse dove tutti gli altri erano morti, e non solo; ero il primo che ricordava ciò che gli fosse successo. Divenni una leggenda, e non esagero quando dico che nessuno mi teneva testa. Ero inarrestabile, l'inarrestabile Cuore. Quel che mi stupisce di più di te, Dean, è di quanto siano simili le nostre storie, di quanto siamo simili noi due. Sei il secondo uomo che riesce a ricordare, dopo di me. È per questo che voglio che tu segua le mie orme, tra le reclute speciali. Si tratta di avere a che fare con gli umani, Dean, ed è molto pericoloso. "

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