1. Little swan

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Harry's pov


Milano, giugno 2014

Arrotolo la bandana provando a dare un senso ai miei capelli, mentre ammiro i miei amici divertirsi e parlare , come se fra meno di due ore non avessimo il concerto della vita .

L'Italia è fantastica , ed i fan ancora di più.
Il calore che emanano arriva forte e chiaro , e tutto mi sembra ancora quasi surreale .

Sbottono la camicia che indosso , lasciando intravedere il petto ed i miei tatuaggi, mentre alle mie spalle Niall si diverte a prendermi in giro .

Usciamo dal nostro camerino, che sembra più un vero e proprio appartamento, per salutare alcune celebrità italiane che assisteranno allo show .

Per lo più dinanzi a noi vi sono uomini adulti con figlie al seguito , molto emozionate alla nostra visione .

Io provo a sorridere a tutti , non capacitandomi ancora di tutto quell'affetto .

Intravedo però , un piccolo cigno , una figura femminile vestita interamente di bianco , che si nasconde , come se non volesse essere qui.
Un frame si apre nella mia mente , un delicato scontro che mi provoca un sussulto .

"Harry , lui è Raffaele Paganini, attore e soprattutto ballerino" dice Simon , il nostro manager giunto con noi in Italia , scuotendomi il braccio per presentarmi il signore che ho di fronte

L'uomo , elegante e composto , mi stringe la mano , facendo poi presentare a me ed ai miei amici , una piccola bambina di , si e no , sette anni.

"Lei è Luce , mia figlia"

I miei amici , si calano ai piedi della piccola bimba, mentre io per un attimo mi perdo in un lago incantato, illuminato solo dalla luce della luna.

"Lei invece.. Celeste , vieni qui"


E così conosco finalmente il tuo nome , un nome che non si addice a quel broncio adorabile che hai messo su.
Ti sforzi di sorridere non guardando nessuno negli occhi.

Tu , vorresti essere altrove , ma fortunatamente sei qui . Sei una calamita.


"Lei è la mia stella , Celeste. È una vostra grande fan"

L'espressione della ragazza , da annoiata muta in sorpresa e soprattutto scostante . Prova a scuotere il capo delineando un disappunto , ma il padre con gli occhi la rimprovera .
Mi scappa un lieve sorriso che pare passare inosservato a tutti tranne che a lei.

Come per magia tutti si allontanano, andando a salutare le altre dieci persone che hanno invaso i corridoi sotterranei del San Siro .. anche lei dopo qualche secondo, comincia ad arretrare , pronta di nuovo per nascondersi .

"Sono contento .. di rivederti" dico io, conquistando la sua attenzione

"Ci conosciamo?"

La ragazza che ho davanti , Celeste , assume un atteggiamento di autodifesa , scrutando il mio viso, cercando una presa in giro nelle mie parole .

"Si ... oggi , ci siamo scontrati , ti ho fatto per sbaglio cadere il borsone . Eri tu"

"Si..ero io"

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