13. See you soon

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Celeste's pov


Londra, agosto 2014



Il ticchettio dell'orologio segna quasi le tre del pomeriggio, in una Londra che fa da specchio all'armonia della mia anima.

I secondi che precedono la fine dell'estate scorrono veloci, proprio come il mio soggiorno in questa città, ormai terminato.

Delle braccia tatuate circondando la mia vita, degli occhi verdi mi cercano, mentre io assopita, mi godo il sole londinese su una terrazza nascosta.

Le ossa del mio bacino si incrinano al suo volere, come se fossero state progettate per farsi stringere da lui.

"Lì fuori c'è un mondo, che io non posso farti conoscere"

"So camminare da sola Styles" dico io ridendo per consolare il suo animo spento

"Tra poco il mio autista sarà qui con tuo fratello"

Ci ritroviamo faccia a faccia, occhi negli occhi, fuoco contro acqua.

"Sono stata davvero bene qui, con te"

Accarezzo i suoi ciuffi provando a conservare nella mia mente la morbidezza di quel tocco.

"Mi hai fatto vivere Harry, nessuno ci era mai riuscito...non smetterò mai di ripetertelo. In troppo poco tempo mi hai fatto nascere una seconda volta"

Le sue gemme verdi mi sorridono a quella confessione, portandomi poi con sè, verso un punto ignoto della casa, che in queste scarsissime quarantotto ore non avevo mai scorto.

Una piccola porta si apre dinanzi a me...una sala, penso di registrazione, affaccia vivida su Londra.

"Ti ricordi la sera del nostro primo bacio ?"

Si.

Ricordo il soffice candore delle nostre labbra unite, ricordo il tremolio delle mie mani, ricordo la paura sostituita poi dalla leggerezza.


Annuisco sorridendo, seguendolo dinanzi ad un mixer.
Impacciato come poche volte l'ho visto, muovendo qualche tasto, fa risuonare in quella stanza, penso insonorizzata, una dolce melodia, contornata dalla sua voce e da quella dei suoi compagni.

Da subito capisco il significato della notte intriso in quella canzone. Da subito mi concentro in quel fiume di parole, perdendomi in riferimento troppo evidenti.

La melodia scorre lenta, ma finisce troppo velocemente, proprio come il tempo trascorso insieme.

"L'ho scritta io, quella stessa notte" spiega lui incrociando i nostri corpi in un abbraccio troppo sofferto

"È bellissima Harry"

"Sarà nel nuovo disco" dice lui, non privandosi del calore del mio corpo

"Tu, Celeste, sarai nel mio disco. E ti prego, abbi cura di questa canzone, ascoltala nei momenti bui"

Mi concedo un attimo fugace per assimilare la forma della sua bocca, per inciderla nella mia psiche, così da non dimenticare nulla che lo riguardi.

"Abbi cura di me. Sarò irascibile in questo periodo, spesso distaccato anche con te che meriti solo il bene da questo mondo. Tu prova a tirami fuori dal buio ogni volta ricordandomi di quella notte. Se ci saranno delle difficoltà, non saltare a conclusioni affrettate, parlane prima con me. Non leggere spazzatura da due soldi, concentrati solo sulla nostra canzone e su tutti i momenti che abbiamo vissuto insieme"

Ed io capisco dai tuoi occhi color smeraldo, che entrambi siamo pieni di insicurezze e che forse tutto ciò ci annebbierà la vista ancor di più.
Ma la vita è troppo breve per mollare ancor priva di provarci.
Io non ho mai combattuto, ma sono pronta a farlo, accanto a te ..

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