Qualcuno afferrò Dorina per il braccio. Una figura possente, incappucciata. Dorina lanciò un grido, da brava principessa indifesa non riuscì proprio a farne a meno, e colpì con un pugno. Il suo aggressore lo schivò e nel farlo il cappuccio scivolò indietro, rivelando un viso dai tratti aguzzi, gli zigomi alti, le labbra carnose, folti capelli neri e... due occhi grigi come la tempesta. La ragazza lo fissò, ghiacciata dalla sua bellezza. C'era qualcosa di familiare in quei tratti, qualcosa di...
-Ti ricordavo più tranquilla- e sollevò gli angoli delle labbra in un sorriso. Un sorriso che assomigliava al ghigno di un lupo. La luce delle stelle disegnava ombre sul suo viso.
-Siete... - e finalmente Dorina capì il perché di quella sensazione di familiarità. –Kaas- esitò.
Lui continuò a fissarla. Senza parlare. La cosa le provocò un brivido. Era quella la creatura a tratti mitologica che si era aspettata. A Londra tutti parlavano di Kaas. Ora però averlo davanti era molto diverso. Molto più che immaginarlo nelle notti solitarie, quando si rigirava nel letto. Quando i ricordi la soffocavano. Quando avrebbe voluto che fosse suo e non di sua zia.
Un tuono ruppe il silenzio. Dorina lanciò un gemito e subito si sentì sciocca. Soprattutto davanti a Kaas. Però con lui faceva sempre brutta figura.
-Si prepara un temporale, dovremmo affrettarci-
Un temporale? Si sarebbe bagnata tutta! Un lampo graffiò il cielo, come a darle ragione. Dorina sospirò. Non voleva rovinarsi l'abito. Sarebbe stato....
Kaas le passò un braccio sotto le ginocchia e uno intorno alle spalle. Senza nemmeno un'esitazione. Forte. Qualcosa in lei vibrò. Come un pugnale nello stomaco.
-Io posso camminare- protestò.
-Non ne dubito- non la lasciò. Cominciò a camminare, la ragazza tra le braccia, come una bambola, i capelli che le ricadevano sugli occhi. Gli alberi le scorrevano intorno, con rami simili a dita scheletriche.
-Non c'è bisogno che mi porti in braccio- scalciò, il cuore in gola. Si sentiva tanto piccola. E fragile. Una bambolina.
-Decido io cos'è necessario-
Dorina avrebbe dovuto protestare. Il problemi con Kaas era che non ne aveva la forza. Si lasciò quindi trasportare e si concentrò su altro.
-Cos'ha aggredito la carrozza?- le sue parole si perdevano contro la morbida stoffa del mantello di Kaas.
-Lupi-
Lupi? Liquidava così la faccenda? -Lupi parecchio grossi- lo punzecchiò.
-Enormi lupi-
E tu cosa ci facevi qui?
Non lo disse. Il suo fu solo un pensiero che si schiantò nella mente. Mantenne il silenzio e lasciò che lui la portasse via. Stretta tra le braccia come una principessa.
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Dove finiscono le tenebre
Historical Fiction(COMPLETA) -L'amore richiede il più grande sacrificio, piccola mia- si spinse avanti -non puoi nemmeno immaginare cosa la gente sia disposta a fare in nome dell'amore, quanti crimini compirebbe sotto il suo stendardo, un crimine però resta sempre un...