XIII. DUBBI

93 13 6
                                    

-Dobbiamo andare- Ludovico gemette. -Il mio turno di guardia è quasi finito, se qualcuno dovesse vederci... -

-Non succederà- Nicalla si stiracchiò. L'eleganza le scivolava addosso come un abito fatto su misura. Sembrava fuori luogo in quella ghiacciaia, con un cadavere vicino. Come se fosse un essere piombato da un'altra epoca.

-Intanto sono io quello che avrà dei problemi disciplinari-

-Tu?- Nicalla sbuffò.

-Io sono stanca- intervenne Dorina. In tutta onestà non vedeva l'ora di tornare nella propria camera. Aveva bisogno di riflettere. E di allontanarsi dal mondo.

-Ti accompagno io in camera- Ludovico le andò accanto –meglio stare attenti con questi tempi-

Dorina annuì. Non aveva proprio voglia di muoversi da sola per quei corridoi bui. E non aveva voglia di assistere alle smancerie tra Nicalla e Amadeo. Erano come minimo fastidiose.

-Perfetto... e quando sarò di ritorno non voglio vedere voi due qui-

Nicalla alzò gli occhi al soffitto.

Ludovico sorrise. Divertito, ecco cosa sembrava. -Andiamo, mia bella fanciulla- la precedette.

Dorina non se lo fece ripetere. Salutò con un cenno del capo Nicalla e Amadeo, quindi scivolò fuori dalla stanza, il cuore che le rimbombava nel petto.  

Dorina si strinse le braccia al petto per combattere il freddo che aleggiava nei corridoi e nel suo spirito

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Dorina si strinse le braccia al petto per combattere il freddo che aleggiava nei corridoi e nel suo spirito. L'immagine della ragazza ferita, abbandonata sul tavolo, era impresso nella sua mente.

-Sono felice che tu sia venuta qui- Ludovico fece un mezzo sorriso. Aveva voglia di conversare. -Qui è una tal noia-

-Sembri Nicalla- Dorina accennò un sorriso.

-Sì... forse... non ero certo che Kaas ti volesse qui- scosse la testa e le ciocche gli caddero sulla fronte. -Davvero, non ne ero proprio certo-

-Cosa?- si bloccò. Ma cosa stava dicendo? -Non mi voleva qui?-

-Ehm, solo che Kaas... non ama molto la tua famiglia- Ludovico si fermò e guardò ovunque tranne lei. Ombre scure ricadevano sul suo viso.

-Cosa significa?- lo incalzò. Se Kaas aveva un problema con la sua famiglia doveva saperlo.

-Il problema era Mirella, era in difficoltà... -

-Sii chiaro- il cuore prese a battere più rapido.

-Kaas era molto deluso da Mirella-

-Davvero?- Dorina aggrottò la fronte. Non le sembrava possibile. Kaas amava Mirella. Un tempo l'aveva amata. Ricordava le mani di lui che cercavano quelle di lei. Le labbra che si scontravano in ogni vano buio. Se quello non era amore, beh, Dorina non sapeva proprio cosa fosse.

-Sì, negli ultimi tempi i rapporti erano alquanto tesi- abbassò la voce, come se dovesse confidare un segreto –lui aveva dei sospetti-

-Che genere di sospetti?- si annunciava qualcosa che non le sarebbe piaciuto per niente.

Dove finiscono le tenebreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora