Nicalla la stava aspettando seduta alla tavola, una tazza in mano e un vestito rosso con le maniche in pizzo che avrebbe illuminato una notte senza stelle. –Finalmente sei sveglia! Pensavo che avresti dormito tutto il giorno- sospirò –mio cugino deve averti proprio stancata ieri sera- ridacchiò, una ciocca di capelli che le scivolò, selvaggia, sull'occhio.
-Abbiamo parlato- Dorina abbassò lo sguardo e sperò di non arrossire troppo. Ricordava fin troppo bene il bacio. Le labbra le bruciavano.
-Lui sa come essere affascinante- sospirò –incantevole- un sospiro più profondo –incredibile- puntò un gomito sul tavolo e la manica le si arricciò intorno al gomito lasciando vedere la pelle tanto bianca che si potevano scorgere le vene azzurre. Le pareti di pietra sembravano farle da sfondo e renderla ancora più radiosa.
-Colgo una leggera ironia- Dorina si sedette, la sedia che raschiava, il vestito grigio che le stava stretto.
-Solo leggera? Io sono carica d'ironia- Nicalla si stiracchiò. -Hai la faccia di chi ha passato una brutta nottata-
Dorina cercò una risposta. Non voleva parlare di lui, di quello che era successo. Nicalla era sua amica, certo, ma Kaas era pur sempre suo cugino, anche se tra i due non sembrava esserci un buon rapporto. Per fortuna una voce le evitò di rispondere.
-Spero di non disturbare-
Dorina si voltò. Amadeo, appoggiato allo stipite della porta, le sorrise. Un sorriso carico di guai e fascino. Era lo stesso che aveva dedicato a Mirella? L'aveva conquistata così?
-Cosa devo vedere!- Nicalla alzò gli occhi al soffitto.
-Sempre felice di vederti- la punzecchiò Amadeo. La camicia bianca e i pantaloni neri gli davano un'aria severa.
-Io no- Nicalla incrociò le braccia e mostrò i denti aguzzi.
-Non capisco perché ti stia tanto antipatico- Amadeo avanzò. Il passo era rilassato in contrasto con quello rigido, militare, di Kaas. Non si potevano non notare le differenze. Come la luna e il sole. Forse era questo che era piaciuto a Mirella. La sua scompostezza, come sembrasse a suo agio ovunque. –Davvero, Nicalla, io sto simpatico alle ragazze-
-Lascia perdere, Amadeo- Ludovico entrò nella sala con un enorme sorriso e la divisa militare –Nicalla ama essere la pietra dello scandalo- si accomodò al tavolo e agguantò un biscotto.
-Quando fai così ti prenderei a schiaffi- Nicalla gli fece la linguaccia.
-Puoi provarci- fece spallucce e divorò il biscotto in un solo morso.
La risata di Alexander riecheggiò. -Sempre in vena di litigi?- prese posto accanto a Dorina, il suo profumo che le punzecchiava le narici. Fiori? Non avrebbe saputo dire di che genere.
-Ovvio- sospirò -non dirmi che ora fai anche tu parte del gruppo-
-C'è un gruppo?- Alexander sollevò le sopracciglia in una parodia di un'espressione stupita. -Di cosa? Perché se coinvolge il fascino sono il vostro uomo-
-Indagini- Ludovico sbadigliò. Aveva occhiaie livide. Aveva dormito? Forse passava troppo tempo con la sua amichetta e Dorina si trovò a pensare a Ludovico che amoreggiava con la ragazza misteriosa. E poi pensò a Kaas che baciava lei.
-Questa sera ho intenzione di andare a fondo alla storia- Nicalla si guardò intorno, come per sondare il pensiero dei presenti.
-So già che la risposta non mi piacerà, ma dove vuoi andare?- Amadeo le andò davanti. Cosa ci aveva trovato Mirella in lui?
-Ma è ovvio, nella città abbandonata- balzò in piedi, un gatto fattosi donna.
-Devo aver capito male, perché ho sempre pensato che tu fossi stravagante, non pazza e se ti recassi lì, beh, dovrei ammettere che sei folle-
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Dove finiscono le tenebre
Historical Fiction(COMPLETA) -L'amore richiede il più grande sacrificio, piccola mia- si spinse avanti -non puoi nemmeno immaginare cosa la gente sia disposta a fare in nome dell'amore, quanti crimini compirebbe sotto il suo stendardo, un crimine però resta sempre un...