"Non è importante quello che hai fuori, ma quello che hai dentro"Dopo aver salutato Lo'ak, io e Neteyam cominciamo a camminare per la foresta e la prima domanda che mi balza in mente di chiedere è su Yeri. Cerco di essere il più indifferente possibile ma forse non mi esce molto bene. Una punta di preoccupazione si aggiunge alla domanda.
"Hai più visto Yeri dopo l'addestramento?"
Non risponde subito. Ci pensa su ma rimango comunque non soddisfatta di quello che dice.
"Più o meno, è venuta a sapere come stessi ma non abbiamo parlato molto. Era per lo più concentrata su di te"
Annuisco continuando a giocare con le foglie delle piante che mi passano accanto.
Mi fa piacere che Yeri si sia preoccupata per la mia salute, e sotto sotto che abbia messo da parte Neteyam.
Cavolo, è brutto da dire. Mi sento così male.
Neteyam però non sembra sentirne alcuna mancanza.
"Tu invece hai mai avuto qualcuno?"
Lo guardo confusa e il suo imbarazzo lo rende ancora più tenero di quanto non lo sia in realtà.
Ma che sto dicendo?
"Sì, insomma, lo sai... sei mai stata con qualcuno? O promessa in sposa prima di... non lo so. Non so neanche se appartenevi ad un clan prima di questo!"
Rido per la sua goffaggine.
In effetti ha ragione, come posso stare qui e pretendere di essere accettata quando sono la prima a non voler aprirmi con la famiglia?
"E va bene così" Cerco di sviare il discorso aumentando il passo e Neteyam cerca di starmi dietro.
"Perché non vuoi dirmelo?" Alzo le spalle, e come un bambino, Neteyam cerca di corrompermi per farmi parlare.
"Cos'è tutto questo interesse nei miei confronti?"
"Voglio conoscerti... Sei di famiglia ormai, non puoi nasconderti ancora per molto"
Sorrido per la dolcezza che ha messo nella frase.
Mi sembra assurdo che qualcuno voglia sapere qualcosa su di me e non come unico obiettivo il sabotaggio.
"Va bene, va bene! Ti racconterò un paio di cose ma solo se risponderai anche tu a un paio di mie domande"
Alla richiesta Neteyam non sembra convinto ma dopo un paio di pensieri accetta la proposta.
"Hai ragione - alza le mani in segno di resa - per consolidare il legame. È onesto. Inizia tu"
Sorridiamo all'unisono e continuiamo a camminare.
Faccio finta di pensare ma so perfettamente cosa chiedere a Neteyam.
"Pensi che ci sarà qualcosa di serio tra te e Yeri? Intendo amore"
"Domanda singolare..."
"Non ti esaltare, fpxafaw. È per sapere come aiutarti e se ne varrà la pena"
"Fpxafaw? Medusa? Davvero?"
Alzo gli occhi al cielo e Neteyam ride come non l'ho mai visto ridere prima. La sua dentatura perfetta brilla davanti ai miei occhi, il suo naso si storce leggermente ed è un dettaglio che non riesco a non trovare dolce, e il suono della sua risata quasi m'ipnotizza sul posto.
"Comunque non lo so, bisogna vedere. Non mi sembra tanto esaltata di stare in mia compagnia..."
"Se vuoi saperlo ci perde lei" Gli metto una mano sulla spalla per consolarlo e lui sembra accettarlo.
"Ora tocca a me!" Il suo viso da sconsolato torna euforico e sinceramente ho un po' paura di cosa possa chiedermi.
Infatti penso che il mio terrore sia ben visibile ai suoi occhi, dato che torna a ridermi in faccia senza motivo.
"Non voglio ucciderti, Stxeli. Voglio solo farti qualche domanda!"
Devo cercare di rilassarmi. Se racconterò il mio
passato a uno come Neteyam, non avrò mai niente di cui preoccuparmi. È un ragazzo affidabile, serio e responsabile. Non potevo chiedere di meglio.
Chiedere di meglio? Non devo mica sposarlo!
"Spara!" Mi auto convinto di potercela fare.
"Allora... cosa posso chiederti...?" Questa attesa mi fa solo soffrire.
"Stai facendo apposta?" Neteyam annuisce ridendo e gli schiaffeggio il braccio per scherzo, e finalmente mi rivolge la domanda.
"Da dove vieni?"
Sta accadendo veramente. Sto per raccontare il mio passato ad un ragazzo di cui m'importa l'opinione. Perché sì, a me interessa che idea si fa Neteyam sulla mia persona.
Per questo ometterò qualche dettaglio.
"Vengo dal clan dei Tayrangi, dal Mare Orientale"
"Così lontano?"
Neteyam è scioccato dalla rivelazione e mi metto a ridere annuendo come risposta.
"Come hai fatto ad arrivare fin qui?"
"Beh, il mio popolo è conosciuto come il Popolo degli Ikran quindi fai due più due"
Non riesco a non assumere un tono imbarazzato davanti a lui, mi sento costantemente sotto giudizio e devo scegliere con cura cosa raccontare e come.
Sarebbe devastante rovinare tutto quello che mi sono creata in questi pochi giorni.
"E perché abbandonare il clan?"
Lo fermo prima che possa dire altro.
"Una domanda alla volta" Faccio segno con la mano mettendola davanti al suo viso.
"Tocca a me! Uhm... Perché accogliermi nel vostro clan?"
Forse Neteyam non si aspettava la domanda, o forse sapeva esattamente che sarebbe arrivata ma sperava non accadesse così presto.
Sta di fatto che sta cercando la risposta nella sua mente accoppiando parole perfette per creare la frase giusta da dire.
"Non è una domanda su di me"
Alzo le spalle facendogli segno di rispondere.
"Mio padre vede in te quello che lui era una volta: un uomo perso che ha fatto di tutto pur di essere accettato nel clan degli Omaticaya. Siete molto simili sia esteticamente che interiormente, ed è anche il motivo per cui vorrebbe aiutarti con ogni mezzo possibile"
"A-Aiutarmi?"
"Sì, è insolito trovare una giovane Na'Vi sperduta nella foresta di Pandora. Lui sa che c'è qualcosa, soprattutto madre: lei ha un buon senso per queste cose"
Quindi Neytiri sa il motivo per cui non faccio più parte del clan dei Tayrangi, sa quello che ho fatto e dopotutto vogliono ugualmente aiutarmi.
Perché? Cosa li spinge a farlo?
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𝐀𝐘𝐎𝐄𝐍𝐆
Fanfiction𝐍𝐞𝐭𝐞𝐲𝐚𝐦 𝐒𝐮𝐥𝐥𝐲 - 𝐀𝐯𝐚𝐭𝐚𝐫 Dove Stxeli vorrebbe essere diversa @sottovaso