cap. 12

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Siamo tornati a casa ieri sera e ho trovato già i miei fratelli che dormivano fortunatamente, non avrei saputo neanche parlare in quello stato ma stamattina sarò costretta a dirglielo, non ho chiuso occhio e quello che vedo nella mia testa è solo la scena di lei con le vene tagliate, Gianmaria ha provato a consolarmi ma non è stato possibile e il fidanzato di Agata gli ha detto che lei non ha nemmeno parlato, non ha dormito e non fa niente
"Buongiorno piccola" dice gian abbracciandomi
"Non ho dormito, buongiorno" dico stringendolo
"Come ti senti non è una buona domanda ma dobbiamo scendere"
"Va bene" dico alzandomi e scendendo di sotto dove trovo i miei fratelli seduti sul divano già svegli
"Ei bella, ciao come stai?" Dice Noah
"Tutto bene diciamo voi"
"Io bene, Riccardo no" dice e mi siedo davanti a loro
"Dobbiamo parlare" dico e vedo Riccardo quasi triste
"Che hai?"
"Niente, solo che Nicole non mi ha risposto ieri sera"
"Ascolta non so come dirlo" dico ricominciando a piangere
"Che hai?" Dice Noah abbracciandomi
"Nicole lei è morta" dico buttandomi su mio fratello abbracciandolo
"Che vuoi dire, non scherzare" dice Riki
"Si è suicidata, si è tagliata le vene" dico
"Perché lo ha fatto"
"Non lo sappiamo, ha lasciato solo una lettera a sua madre per il resto il buio" dico "
"Ti prego dimmi che non è vero" dice mio fratello iniziando a piangere
"Andiamo da sua madre io e Agata tra mezz'ora, vedremo li che cosa ha scritto e se questa è davvero la verità" dico e poi salgo e decido di lavarmi ma mi viene la scena in mente, non riesco a pensare che una delle mie migliori amiche sia morta cosi, non riesco a farmene una ragione o almeno non ci riuscirò fin quando non leggerò la lettera e non capirò perché lo ha fatto
"Alisia scendi ci sono due persone per te" dice Gianmaria e non so chi siano
"Chi?" dico mentre scendo le scale e trovo davanti Agata e la madre di Nicole 
"Buongiorno signora, Agata ciao" 
"Ciao tesoro, sono venuta qui e ho chiamato anche la tua amica perché stamattina in camera di mia figlia ho trovato una cosa che non so spiegarmi" dice, ha 35 anni era una ragazza madre perché l'aveva avuta al liceo, non ha neanche mai voluto che le dessimo del lei, comunque esce dalla tasca due lettere con i nostri nomi sopra
"Non le ho aperte ma vorrei che voi le leggeste adesso" dice lei e poi prendendo la mia mi siedo a leggerla
'Ciao Ali, come stai? Quando starai leggendo questa lettera io sarò già morta, non so se è questo il modo che volevo usare per salutarti ma so che forse è l'unico che ho.
So che stai pensando, perché lo hai fatto e bla bla bla, la verità è che tutte quelle cose che mi dicevi sempre quando ero triste erano vere, siamo tutti protagonisti del nostro film e io nel mio

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