cap. 20

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Sono confusa, esco da due settimane con Pietro e non so se mi trovo bene, ha un carattere molto simile al mio e questo mi fa impazzire, ha il mio stesso modo di stuzzicare ed è molto interessante sopra molti punti di vista, Lucas mi ha detto che secondo lui è molto più adatto a me di Gianmaria e devo dire che è vero, so che magari è presto per dirlo ma con lui soffrivo tanto e non avevamo molto in comune pur essendo migliori amici da sempre, effettivamente non mi chiama più e non mi manda più messaggi, mio fratello mi ha detto che ha trovato una ragazza e sono felice per lui invece Agata mi spaventa, non mi fa più videochiamate e quando mi manda le foto si fa sempre vedere solo metà viso, ho paura che il suo ragazzo le faccia qualcosa, che le faccia del male ma non mi ha neanche detto dove si trova quindi non posso andare a cercarla.
Adesso sono a scuola e mi sto annoiando da morire, senza amici ne ragazzo è noioso stare alla ricreazione sola a fumare su un muretto ma la mia pace purtroppo viene interrotta da Sarah e la sua amichetta 
"Ciao gioia, come stai?"
"Gioia? Non so che ti prende ma non mi chiamare cosi mai più" dico
"Si beh non intendevo questo, come stai?"
"Bene fino a quando non siete arrivate voi"
"Dai non fare la difficile, noi vogliamo davvero fare amicizia con te"
"Bene sono felice per voi, sinceramente non ho bisogno di nuove amiche"
"Ma davvero? Non hai più il ragazzo qui e diciamo che la situazione delle tue migliori amiche la conosciamo"
"Si beh questo forse è vero"
"Dai siamo vicine di classe dovremmo provare a legare, giuro che non saremo antipatiche"
"So già che me ne pentirò ma va bene, ditemi"
"In che senso ditemi?"
"Che vi serve"
"Niente, siamo amiche non vogliamo secondi fini"
"Ottimo, sono felice che sia cosi allora"
"Si senza dubbio, a pranzo vuoi venire con noi"
"Purtroppo oggi non posso, se volete però domani" dico e sorridono, non abbasserò la guardia cosi ma voglio provare a dargli una possibilità, non voglio rimanere da sola ancora a lungo quindi spero solo che non sia un altro dei loro piani malsani.
Passo il resto delle ore a dormire sul banco e suppongo che la professoressa se ne accorga visto che mi interroga
"Quindi ferrante cosa mi può dire del primo canto della divina commedia"
"Che Dante fa un viaggio introspettivo nella sua vita come se fosse morto e parla della selva oscura"
"Va bene ma non si distragga più" dice e mandandola a quel paese prendo il telefono e inizio a cazzeggiare un po' fin quando non mi scrive Pietro
'Ei bella oggi dopo scuola confermato?'
'Si certo, tu sei già uscito?'
'Si uscivo due ore prima'
'Perfetto, ti aspetto all'uscita' scrivo e poi mi lascia il visualizzato, aspetto tutta l'ora che passi e dopo essere uscita mi metto al solito posto davanti alla fermata dell'autobus dove stranamente oggi ci vedo Sarah
"Ei che fai qui? Non ti vedo spesso prendere l'autobus" 
"Si in realtà sto aspettando una persona che mi viene a prendere"
"Ah non stai più con Gianmaria?"
"No, ci siamo lasciati prima che partisse"
"Mi dispiace" dice e sembra quasi sincera
"Va bene, allora buon viaggio" dico appena arriva l'autobus e mi saluta con il bacio e nello stesso momento arriva la mia moto
"Ciao" dico salutandolo
"Aspetta conosci quella ragazza?"
"Si perché?"
"È la mia sorellastra, mia madre si è risposata con un altro uomo ed è nata lei"
"Ah" dico soltanto
"Che c'è? Ti sta antipatica?"
"Diciamo che fino ad oggi non siamo stati grandi amiche"
"Tranquilla anche se la odi non te ne faccio una colpa, chiunque la odierebbe"
"Mi sa che non ti sta cosi simpatica eh" dico
"No per niente"
"Va bene allora partiamo" dico e poi arriviamo in un locale in riva al mare
"È davvero bello"
"Ti piace?" dice con gli occhi che gli brillano
"Si tantissimo" dico e mi prende la mano sul tavolo
"Sai sei bellissima" dice sorridendo
"Grazie mille, anche tu"
"Ti ho portato qui perché volevo parlarti"
"Dimmi tutto"
"Ecco beh non è cosi semplice"
"Dai lo sai che sono una persona con la quale si può parlare di tutto"
"Mi piaci" 
"Veramente?" dico smettendo di mangiare
"Si davvero, cioè da quella sera mi sei iniziata a piacere, mi hai intrigato tanto e vorrei stare con te"
"Anche tu mi piaci e non poco" dico
"Ah si?" dice ammiccando
"Si"
"Beh allora mi sembra perfetto" dice e poi finiamo di mangiare mentre mi guarda tutto il tempo
"Che cosa guardi?" dico ridendo
"Se ti da cosi fastidio non ti guardo eh"
"No no"
"Va bene, vieni alziamoci" dice dopo aver pagato e andiamo in una panchina
"Sai che ti dico?" gli chiedo 
"Che cosa"
"Fanculo" dico e lo bacio, è un bacio inizialmente lento e tenero, mi tiene i capelli tra le dita e sorride sulle mie labbra cosa che inizialmente mi fa morire, impazzisco proprio quando mi baciano cosi
"Che vuoi fare ora?" mi dice
"Ti va di venire a casa mia?" 
"Si certo" dice e poi passeggiamo un po' mano nella mano
"Scusa un secondo mi sta chiamando Lucas" dico vedendo che ho anche due chiamate perse
"Pronto" dico
"Dio santo Alisia ma rispondere al telefono mai"
"Che cosa è successo calmo"
"Mi ha chiamato la base militare dove si trova tuo fratello"
"E che cazzo è successo?"
"Lo hanno picchiato durante un allenamento"
"Che cazzo dici"
"Te lo giuro, vieni in aeroporto"
"Si arriviamo"
"Viene anche Pietro" dice e mentre ascolta annuisce
"Si"
"Va bene, vi faccio i biglietti voi però muovetevi"
"Si arriviamo subito" dico e ci dirigiamo subito verso la moto, saliamo e inizia a guidare velocissimo infatti arriviamo in pochi minuti e poi dopo aver superato i controlli trovo Lucas che mi saluta e mi da i biglietti, saliamo in aereo e mi siedo accanto a lui
"Che cosa è successo?" dico finalmente
"Mi ha chiamato un militare credo, mi hanno detto che mentre stavano correndo in palestra è iniziata una discussione ed è stato picchiato da tutti quelli del suo protone"
"Gianmaria lo ha toccato?" dico
"Non lo so"
"Giuro che se lo ha fatto stavolta quello a finire sotto terra è lui"
"Piano non partire in quarta non lo possiamo sapere"
"Dicono che lo hanno picchiati tutti e lui fa parte del suo stesso protone"
"Non lo so, in ogni caso mantieni la calma finché non arriviamo"
"Non mantengo la calma, lui non dovrebbe neanche più essere li perché glielo hanno mandato contro voglia e se soffre è colpa dei miei genitori"
"Non ci pensare" dice e poi mi giro dall'altra parte dove trovo Pietro che dorme, gli accarezzo la fronte perché mi sa proprio di bambino e lo vedo come è cosi tenero in viso 
"Ma che avete fatto oggi? Che stavate facendo?" 
"Niente, o meglio niente di che"
"Vi siete baciati vero?"
"Si beh potrebbe essere successo una o due volte"
"Non ci credo, sono tuo cognato non mi dici niente?" dice 
"Sai com'è in questo momento sto pensando un po' ad altro visto che dovrò picchiare 19 ragazzi?"
"Perché 19?"
"Tutti quelli che ci sono in un protone beh mi sembra ovvio"
"Ti prego già c'è uno dei due infortunati almeno tu ce la fai a non farti uccidere"
"Non mi tocca nessuno a me"
"Questi non si fanno scrupoli neanche se sei donna"
"Tu lo vedi come io gli spacco la faccia a metà di loro"
"E va bene, penso che ti aiuterò in questa ardua impresa"
"Grazie mille" dico e poi mi giro per dormire, non posso proprio pensare che hanno ferito mio fratello, lui è cosi fragile che non so neanche perché abbia accettato di entrare a far parte di quella merda, è stato costretto e io lo porterò fuori.

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