cap. 26

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Corro dentro alla segreteria del carcere sperando che sia tutto un brutto incubo, mi dicono dove devo andare e mi portano in una specie di obitorio dove lo vedo pieno di sangue, non lo riconosco nemmeno e ha un buco in testa
"Gli hanno sparato?" Dico
"No, gli hanno spaccato il cranio con una sbarra per i pesi in palestra" dice una guardia
"Perché?"
"Hanno scoperto che ha ucciso una donna"
"Che vuoi dire, lui mi aveva detto che era in un settore dove tutti erano omicidi o assassini,come è stato possibile"
"Perché loro sapevano che aveva ucciso una persona, non una donna" dice lui e poi prendo la mano di mio fratello
"La prego mi dica che è un sogno"
"Mi dispiace molto signorina" dice e poi sento entrare Noah
"Com'è possibile" dico abbracciandolo
"Non lo so piccola, non lo so" dice stringendomi e poi ci fanno uscire
"I funerali desiderate farli?"
"No, voglio che sia cremato" dico e poi esco fuori a prendere aria e trovo il mio ragazzo che abbraccio
"Come ti senti?"
"Non mi sento" dico e poi vedo mio fratello chiuso in macchina a piangere
"Aspetta" dico, prendo il telefono e compongo il numero di Lucas
"Ali che c'è?"
"Vieni subito al carcere Noah ha bisogno di te"
"No, non posso" dice rattristato
"Vieni subito qui è morto Riccardo ha bisogno di te"
"Arrivo immediatamente" dice chiudendo e poi io torno ad abbracciare Pietro aspettando che il corpo venga cremato
"Come è successo?" Mi dice
"Hanno scoperto cosa ha fatto"
"E lo hanno ucciso per questo? C'è gente di merda cazzo"
"Anche lui era una persona di merda, ma era mio fratello, non so magari da un lato hanno fatto bene perché forse sarebbe stata la cosa che avrei fatto io quando l'ho scoperto ma non lo dovevano toccare" dico ricominciando a piangere fin quando non vedo Lucas
"Noah" dico per farlo scendere, appena lo vede corre piangendo ad abbracciarlo, vedo che anche lui aveva bisogno di questo abbraccio, non so più che cosa succederà da adesso
"Io salgo in macchina a chiamare mamma e papà" dico e poi, dopo essermi tirato Pietro per lasciargli la loro intimità, salgo in macchina e faccio il numero di mia madre
"Ali ciao che strano sentirti" dice lei
"Ciao mamma, si non volevo chiamarti neanche io ma è successa una brutta cosa"
"Dimmi tutto" dice stranamente dolce
"Non saprei come dirlo altrimenti ma Riccardo se ne andato"
"Andato, tesoro andato dove?" dice
"Mamma è morto, lo hanno ucciso in carcere durante una rissa"
"Stiamo arrivando, il tempo della strada"
"Dovete venire in carcere"
"Va bene" dice e poi chiudo, poggio la testa sul sedile esausta
"Non è un problema, in qualche modo la affrontiamo" dice Noah salendo in macchina
"Si invece che è un problema, come pensi che faremo?"
"Come abbiamo fatto fino ad ora per tutto il tempo in cui è stato in carcere"
"Lo so ma non è la stessa cosa" dico
"Ci abitueremo"
"Lo so, sarà difficile ma in qualche modo dobbiamo fare" dico e poi vedo arrivare i miei genitori
"Mamma siamo qui" dico e dopo 6 anni mi riabbraccia
"Tesoro lui dov'è?"
"Lo stanno già cremando, non è stato un bello spettacolo" dico e la stringo
"Come è successo?" dice
"Hanno scoperto quello che ha fatto, hanno scoperto che la persona morta era una ragazza"
"E lo hanno ucciso solo per questo?"
"Si mamma, lo so, papà dov'è?"
"Non parliamo di tuo padre, ci siamo lasciati" dice soltanto e la stringo più forte mentre piange
"Mamma stai tranquilla, in qualche modo facciamo" dico
"Credete di riuscirci da soli o no?" dice e vede mio fratello
"Si mamma, io e Ali c'è la faremo da soli come entrambi abbiamo sempre fatto"
"Noah vieni qui"
"No mamma io non vengo, mi avete mandato al militare perché mi considerate malato, non voglio che mi stiate vicino mai più"
"Ho già perso un figlio oggi non voglio perderne un altro"
"No mamma c'è differenza, lui lo hanno ucciso, a me avete ucciso voi e la consapevolezza di non valere niente, di essere soltanto un problema per voi"
"Noah non è cosi" 
"Si invece mamma, mi avete fatto credere di essere malato, ti sei mai chiesta in che condizioni mi tenevano? Lo sai che io per 3 anni non ho visto la luce del sole? Lo sai cosa mi costringevano a fare con delle ragazze quando ero solo un bambino? Non lo sai, avete solo pensato a mettermi li dentro" dice 
"A me dispiace che non ti ho dimostrato tutto il mio affetto quando dovevo ma io sono qui ora, vi farebbe bene stare un po' con me"
"Noi non sappiamo nemmeno chi sei, Alisia non vi vede concretamente da quando ha fatto 10 anni e io da quando ne ho 14"
"Io sono vostra madre"
"E quando mi hai messo li dentro lo eri anche?" dice e lei si zittisce, entra li dentro e credo vada ad informarsi, io rimango sola li con lui
"Dammi una sigaretta" mi chiede
"Non ne ho e poi tu non fumi"
"Lo so che c'è le hai nella borsa e poi fumo ogni tanto" dice e gliene passo una e me ne accendo una anche io 
"Che pensi di fare con lei?"
"Non penso di fare niente, adesso portiamo al mare Riccardo appena l'urna è pronta e andiamo a casa, lei torna a casa sua e noi a casa nostra"
"Stasera mi ha detto Lucas se dormiamo da lui, Pietro può dormire con te?" dice e poi annuisco e vedo mia madre uscire con l'urna in mano
"Ragazzi dove volete che siano sparse le sue ceneri?" chiede dolcemente
"Al mare, gli è sempre piaciuto un posto" dico e poi saliamo in macchina, ognuno nella sua per andare in questo posto; appena arrivati li davanti la prendo e la bacio, lo facciamo tutti e tre e poi la apro, ne prendo un po' tra le mani e iniziamo a spargerle dentro il mare, mi fa più male del previsto sapere che quello che sto toccando è mio fratello, mi da troppa tristezza e mi fa sentire come se adesso non ci fosse più niente, come se sotto sotto non mi fosse rimasto niente, la mia famiglia cade a pezzi e mio fratello è mentalmente instabile, stava per buttarsi da un ponte al porto e ho paura che possa rimanere da solo.
Appena tornata a casa sono sola con Pietro, oggi è stata la giornata più intensa da quando sono in vita probabilmente, ho ripreso la mia migliore amica, ho scoperto che mio fratello è stato abusato e l'altro è morto, ho sparso le ceneri e adesso a mezzanotte finalmente è finita questa giornata
"Amore vuoi andare a letto?" dice il mio ragazzo e annuisco
"Vai a cambiarti però prima"
"Non ne ho voglia" dico mettendomi a letto cosi come mi trovo, con i jeans e una felpa
"Hai freddo? Vuoi qualcosa?" dice
"Si, che ti metti qui e mi abbracci" dico e poi lo stringo a me e ricomincio a piangere
"Mi manca mio fratello"
"Lo so amore, lo so che non si può capire il male che provi e il male che fa, sappi che è sempre vicino a te"
"Non ci credo a queste cazzate" dico
"Lo so è difficile"
"La cosa per la quale mi dispiace di più è che l'ho visto solo una volta da quando era li dentro e non sa nemmeno che gli voglio bene"
"Certo che lo sa"
"Non è vero, ero stata fredda e cattiva con lui, io lo voglio bene più della mia vita, avrebbe benissimo potuto credere che non è cosi però" dico e poi cerco di addormentarmi nella speranza che tutto si possa risolvere.

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