cap. 25

138 1 0
                                    

Siamo tutti seduti a tavola da 10 minuti, accanto a me ho Lucas che sta lacrimando da tutto il tempo e nessuno che parla, mio fratello tiene lo sguardo basso e il mio ex ragazzo è l'unico che sembra tranquillo, non so che cosa ci sia sotto ne di chi sia colpa dei due, ho solo paura di sapere una verità che non mi piace o qualcosa che sicuramente si inventeranno sul momento 
"Allora vuoi iniziare Noah? Tu lo sai io sono sempre stato delicato con te e quindi non sarò da meno stavolta ma voglio sapere cosa è questa storia"
"Non so cosa o come fare" dice
"Chi è stato a iniziare dei due?"
"È colpa mia" dice lui e mi guarda negli occhi, vedo che non è vero, mio fratello impazzisce per Lucas 
"Non è vero, dimmi la verità" dice infatti il suo ragazzo
"Ho iniziato io va bene felici?" 
"Adesso mi stai iniziando a stare davvero sul cazzo dimmi che hai fatto e basta" dico a Gian dopo la sua affermazione
"L'ho baciato io sia ora sia quando eravamo al militare, l'ho baciato e ho fatto tutto questo perché non so volevo vedere che ci provava, lui non voleva e infatti ho sbagliato ma ho voluto rifarlo più volte, gli ho mandato i soldi per il suo silenzio e nelle lettere scrivevo di non dirti niente, ora lo sai e basta, me ne vado e tolgo il disturbo" dice alzandosi, mi metto davanti a lui e gli do soltanto uno schiaffo
"Devo riflettere, me ne vado anche io" dice Lucas
"Ti prego no" dice Noah e poi inizia a piangere quando chiude la porta, vado da lui e lo abbraccio
"Perché non mi hai mai detto niente e perché volevi che mi rimettessi assieme a lui" 
"Sapevo che a te non ti avrebbe toccato mai, sapevo che ti avrebbe trattato bene ed egoisticamente ho avuto paura, magari se fosse tornato con te mi avrebbe lasciato in pace, mi avrebbe lasciato stare"
"Ti ha solo baciato?" chiedo
"Si, ma io non volevo, oggi è stato tutta la giornata cosi ed è stato un incubo, ho avuto paura che volesse farmi altro, il vero motivo per cui mi hanno picchiato al militare è stato perché avevano visto lui baciarmi, mi ha dato la colpa di tutto e quindi loro se la sono presa con me, non ne ho mai parlato a Lucas perché avevo paura che pensasse che non lo amo più, avevo paura che potesse inventargli qualcosa, sono amici da tutta la vita e li lui ovviamente gli avrebbe creduto, scusa se non ti ho detto niente ma ho avuto ancora paura" dice e vedo scendere Agata
"Scusate ho sentito la porta chiudersi e pensavo di poter scendere, torno di sopra"
"No per favore stai qui anche tu" dice lui e mi stringe più forte impaurito come quando l'abbiamo preso al telefono
"Ma che cosa è successo" dice lei e gli spiego tutta la situazione
"Che stronzo, non deve mai più entrare qui dentro, lo butto fuori io" dice lei
"Perché sei tutta piena di lividi?" dice lui vedendola bene 
"Niente, una brutta storia che finalmente si è chiusa"
"Verrai a vivere anche tu qui?"
"No figurati, vado dai miei genitori stasera"
"Va bene, io ho un appuntamento con Riccardo tra poco vuoi venire?" dice a me e faccio di no con la testa
"Va bene allora io vado, vuoi un passaggio Agata?" 
"Si grazie, andiamo" dice lei e poi escono di casa dopo avermi salutato e nello stesso momento mi chiama Pietro
"Ei bella come stai"
"Ei tutto bene, non sai quanto è bello sentirti"
"Ti sono mancato?" dice ridendo
"Si tanto, ti va di vederci?" 
"Ti avevo chiamato per lo stesso motivo" dice 
"Va bene allora vieni da me?"
"Si certo va bene" dice e poi chiude, corro a prepararmi e cambio solo la maglietta, ne metto una poco più stretta e calda visto che inizia di nuovo a fare freddo, poi mi metto sul divano a pensare un po', non so perché Gianmaria si stia iniziando a comportare cosi, prima sembrava che andasse d'accordo con tutti poi invece è cambiato e si sta comportando di merda con tutti, non se lo merita mio fratello e non mi meritavo io di essere trattata come una pedina da lui; suonano alla porta e vado ad aprire, ritrovo finalmente Pietro con quel suo sguardo felice e provocante che ha sempre, lo vedo con i capelli tutti arruffati 
"Entra che aspetti" dico dopo averlo fissato praticamente per mezz'ora
"Certo, come va?" dice
"Tutto bene diciamo, un po' un casino ma solita amministrazione"
"Hai pensato?" mi dice
"Si, ho pensato a lungo"
"E a che conclusione sei arrivata?"
"A questa" dico e lo bacio, solo a stampo
"E Gianmaria?" dice
"Beh Gianmaria niente, non me ne frega niente di lui" dico soltanto e mi bacia di nuovo
"Allora credo che potremmo tornare assieme" dice
"Si mi sa di si" dico io e poi mi metto su di lui baciandolo 
"Oggi sono stato già in palestra" dice sussurrando 
"Un po' di cardio non ti farà di certo male"
"Lo so, fammi vedere allora" dice mettendomi sotto di lui sul divano e iniziando a spogliarmi 
"Mi sei mancata anche tu sai?" dice mentre lo spoglio
"Ah si?" 
"Si tanto" dice e iniziamo a scopare, mi era mancato ma non solo per scopare, in quanto persona perché lui è davvero la persona giusta per me, so che è cosi perché nonostante tutto mi è sempre stato accanto, sono innamorata di lui e l'ho pensato tutto il tempo; dopo un poco finiamo e mi sdraio su di lui per rilassarmi finché mi chiama Noah
"Ei piccolo dove sei" dico
"Ei, ti voglio bene" dice
"Noah che stai dicendo"
"Tu mi vuoi bene?" 
"Ma perché me lo dici"
"Ho detto tu mi vuoi bene?" 
"Si ti voglio bene più della mia vita ma perché"
"Ecco, mi bastava sapere che almeno tu mi vuoi bene"
"Dove sei Noah"
"Al porto"
"A fare cosa al porto"
"Me ne vado, avrei già  dovuto farlo quella notte al manicomio o in caserma" 
"Stai zitto ti prego, fermo dove sei non fare niente"
"Non posso stare cosi, è colpa mia se soffrite" dice mentre metto le scarpe e salgo in macchina
"Stai fermo va bene? Io ti amo più della mia vita e sai che senza di te non potrei neanche pensare di vivere?" dico mentre il mio ragazzo guida
"Davvero non puoi vivere senza di me? Veramente?"
"Ma certo, sei la ragione per cui ancora sto in questa città, in questa regione e cose cosi, se non ti volevo bene secondo te ti cercavo per tutta  l'Italia per 5 anni?"
"No" dice e poi, una volta arrivati lo vedo e corro verso di lui
"Ali dove sei?" dice e nello stesso momento lo abbraccio da dietro e chiudo il telefono
"Tesoro mio non pensare mai che sei sbagliato o di dovertene andare, tu sei tutta la vita mia e ti amo come se fossi me stesso, sei dentro di me e non uscirai mai neanche se ammazzi qualcuno come Riccardo, anche lui è nel mio cuore" dico e poi scoppia a piangere
"Alisia lo hanno ucciso Riccardo" dice e mi manca un colpo
"Che stai dicendo Noah"
"Lo hanno ucciso in carcere, una lite e cose cosi mi hanno detto" dice
"No, non è vero"
"SI, sono andato li e mentre entravo mi hanno fermato per dirmelo, mi dispiace" dice e saliamo in macchina per dirigerci li
"Che succede" dice Pietro vedendomi
"Riccardo, lo hanno ucciso" dico sbarrando gli occhi
"Vuoi andare in carcere?" dice e annuisco scioccata e sfinita.

Scopamici?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora