POV JUNGKOOK:
Ancora non capisco il perché abbia deciso di reagire in questo modo.
Sono ben consapevole della persona che mi ha elargito queste raccomandazioni e altrettanto certo dei sentimenti che lo legano a Jimin. Mi pongo molteplici domande alle quali io riesco a darmi certe risposte ma ancora non capisco come Hoseok faccia a perdonare così facilmente tutte le misfatte e tutte le azioni irrispettose del piccoletto. Capisco che l'amore, sia un sentimento forte e devastante, capace di chiuderti gli occhi dinanzi l'evidenza ma quando è troppo è troppo, soprattutto quando quello che rimane costantemente e inevitabilmente ferito, sei tu.
È scontato che io per Jimin provi una forte attrazione da quando lo conosco ma tale attrazione non mi ha mai condotto verso l'oblio tetro, tale da annullare me stesso e la mia persona. Forse è proprio a tal motivo che anni fa decisi di allontanarmi definitivamente da lui; per salvaguardarmi? Forse l'essenza stessa di Jimin è veleno puro? È droga? È come quando un alcolizzato cerca in tutti i modi di non farsi sottomettere dalla pulsione di portare alle labbra quel liquore tanto forte ma tanto devastante, per finire inevitabilmente a ricascarci in maniera barbara e feroce. Hoseok ne è la testimonianza, lui è proprio come quell'alcolizzato che, una volta provato il suo liquore preferito, non può farne a meno, pur sapendo di quanto esso possa incidere negativamente sull'andamento della propria vita.
Me ne accorgo sulla mia stessa pelle che la sua vicinanza scotta, fa male, ti inganna.
Ti ammalia con i suoi modi, le sue parole provocanti, la sua voce, per farti cadere nella sua rete e sbranarti vivo, pezzo per pezzo, non lasciandoti alcuna via di fuga o di salvezza.
Due ore sono stato con lui sotto lo stesso tetto e in queste due ore ho ceduto a lui più volte di quanto non abbia fatto con Sana in tutti questi anni di fidanzamento.
Oramai penso di essere ben consapevole di dovermi allontanare drasticamente da lui e da tutto ciò che lo circonda, devo di nuovo impormi di ignorare la sua esistenza per tentare di condurre una vita tranquilla senza alcun intoppo o uragano che possa invece, inevitabilmente, devastarla e raderla al suolo, senza più alcuna speranza di sopravvivenza.
Ed è proprio per questo che dopo aver parlato con Hoseok ed averlo gentilmente condotto fuori dalla mia camera, mi dirigo nel bagno che dovrei condividere con colui che più devo tenere lontano da me e mi butto velocemente sotto il getto d'acqua gelata, per tentare di tornare lucido ed evitare che calde lacrime sgorgano dai miei occhi.
Non capisco il perché Jimin mi renda così tremendamente emotivo, con lui nelle vicinanze divento teso, nervoso, aggressivo, sensibile, egoista ma anche irrimediabilmente vivo. Sì, avete capito bene, con lui vicino a me mi sento vivo come mai lo sono stato. Con la sua sola presenza, sento di esternare caratteristiche della mia personalità che non credevo nemmeno esistessero e spesso ho il timore di accorgermi di aver sbagliato tutto nella mia vita e di aver represso, in realtà, ciò che sono ed è per questo che mi ritengo un fottuto codardo che scappa di fronte all'evidenza e che preferisce annientare sé stesso pur di non accorgersi di aver fallito e di aver condotto e vissuto una vita che effettivamente, non gli appartiene.
Vengo distratto da questi pensieri dal trillo insistente del mio cellulare, sbuffo, chiudo l'acqua della doccia e cingo con un asciugamano la mia vita per potermi avvicinare a quel suono fastidioso e farlo finalmente smettere:<pronto?>
La voce troppo alta e acuta di Sana mi trapassa fastidiosamente le orecchie per arrivare al cervello e farmi salire la voglia di tapparmi le orecchie: <cucciolo stasera andiamo un po' in disco? Voglio stare un po' con te, mi manchi tanto>
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MASKS
FanfictionDue ragazzi, due personalità tanto simili quanto contrastanti. Park Jimin, è tra i ragazzi più desiderati e agognati dall'intero campus universitario. Jeon Jungkook è il suo più grande rivale: bello quanto stronzo. Entrambi sono fidanzati, nonos...