POV JUNGKOOK:
Jimin è scomparso.
Jimin non è più a casa di Jin a riposare, come invece, quest'ultimo, aveva detto.
Dopo qualche attimo di smarrimento, Jin sembra muoversi nervosamente come se sapesse il luogo dove Jimin sembra essere scappato.
Reduce da tutti questi eventi, però, io temo che sia potuto accadere ben altro.
E se il padre fosse davvero tornato? Io non ci avevo pensato. Accecato dalla rabbia, dal risentimento non ho pensato a come Jimin possa sentirsi venendo a conoscenza della possibilità della riapparizione per niente gradita, del padre che ha rinnegato.
Vorrà fare qualche sciocchezza? Solamente oggi sono venuto a conoscenza della sua abitudine di tagliarsi per infliggersi un dolore che ritiene di meritare. Quanto ha dovuto soffrire? Eppure, apparentemente, sembra un bastardo senza cuore né anima, io invece credo che lui sia un ragazzo che, nonostante tutto, ancora nutre della speranza e che dentro di sé nasconde un mondo colmo di amore e affetto incondizionato. Il problema è che nessuno ha mai avuto abbastanza coraggio da affrontarlo, da lottare contro quei mostri che lentamente lo stanno divorando. Nessuno mai ha tentato di abbattere la torre che si è costruito per salvaguardarsi e per innalzarsi rispetto al resto del mondo e mi rendo conto che io, adesso, devo munirmi di scala e buona volontà per arrampicarmi e sfidare l'altezza per raggiungere il suo nascondiglio, nonostante io ne abbia un tremendo terrore. Per lui, però, sarei disposto a perdere me stesso pur di ritrovarlo, pur di aiutarlo a ritrovare la retta via e liberarlo per farlo tornare tra di noi, con noi ma soprattutto con me. Non so da dove escono tutti questi pensieri melensi e adesso non ho nemmeno l'intenzione di indagare più a fondo, l'obiettivo principale è, invece, quello di ritrovarlo e cominciare a lavorare al piano che ho appena ideato "salviamo Park JImin" e quasi sorrido all'idea infantile del soprannome ma adesso, pur di distrarmi dalla paura che mi attanaglia, pongo la mia attenzione su qualsiasi cosa mi possa aiutare a ritrovarlo. Mi rendo conto che Jin è fermo a fissare un punto vuoto sulle pareti di casa sua:<Jin che succede? Perché ti sei bloccato?>
In seguito alla mia domanda, sembra risvegliarsi dallo stato di estraniamento che aveva poc'anzi adottato e mi guarda:<penso di sapere dove si trova adesso Jimin...>
Lo prendo per il polso e lo conduco fuori di casa ma lui punta i piedi a terra, per bloccare il nostro cammino:<hey furia, aspetta. Non credo tu possa venire con me>
Mi volto meravigliato:<in che senso "non credo tu possa venire con me", hyung?>
Lui sospira e si scrolla dalla mia presa:<innanzitutto il posto non è del tutto raccomandabile e sai... potresti davvero pentirti di aver conosciuto questa versione di Jimin, inoltre credo che farti vedere da lui, possa peggiorare una situazione che può solamente degenerare ancor più>
Non riesco a credere a ciò che ho appena udito ed è per questo che mi allontano ancor di più da lui, per poterlo guardare meglio negli occhi:<non hai sentito il mio discorso di prima? Non mi interessa cosa fa o non fa Jimin, ora mi interessa di più il suo benessere e sinceramente appena lo vedo gli faccio passare un brutto quarto d'ora. Altro che padre serial killer, potrei fare anche peggio!>
Jin scoppia a ridere e si piega in due dalle troppe risate. Dopo attimi che sembrano eterni, si rialza, continuando a sorridere con gli occhi pieni di lacrime, segno che ha riso troppo:<scusami se rido sempre quando parli ma sei un mito, sappilo. Non immagini io quanto tremendamente sia felice, nonostante l'assurda situazione. Jimin non è più solo. Sai ha sempre pensato che io fossi rimasto al suo fianco perché mi è stato imposto dal mio defunto padre ma Jungkook caro, per me, non è mai stato così. Sin dalla prima volta che lo vidi in quel lettino d'ospedale, impaurito, scosso, ferito; l'ho voluto bene subito. Ho capito fin dal principio quanto quel ragazzo avesse sofferto durante la sua breve vita e più lo conoscevo più mi affezionavo. L'ho visto cambiare, l'ho visto maltrattare le persone, l'ho visto farsi del male ma io sapevo... sapevo che lui non era così. Lui, però continua ad avere questa malsana convinzione che io sono vicino a lui solo perché mio padre mi ha costretto e vedere che qualcuno oltre me, vuole lottare per lui, non può fare altro che rendermi orgoglioso>
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MASKS
FanfictionDue ragazzi, due personalità tanto simili quanto contrastanti. Park Jimin, è tra i ragazzi più desiderati e agognati dall'intero campus universitario. Jeon Jungkook è il suo più grande rivale: bello quanto stronzo. Entrambi sono fidanzati, nonos...