POV JIMIN:
Mi risveglio di soprassalto e con fatica mi rialzo cercando di poggiare i piedi a terra ma troppo tardi, mi ricordo, di essere reduce di una violenza, tentato omicidio e...
Jungkook.
Jungkook è morto, si è ucciso.
Solo pensandoci la pelle d'oca mi assale e un senso di vuoto e panico si impossessa di me.
Mi dico di dover essere forte, mi impongo di dover reagire per me, per lui e per tutte le vittime che il destino ha voluto mietere. Di chi è la colpa? È mia? Sono io la causa di tutto questo? Perché devo soffrire così, perché devo sentirmi così tanto male da preferire chiudere gli occhi per non riaprirli più? Non mi accorgo che, intanto, perso tra i miei pensieri e le lacrime che non smettono di sgorgarmi dagli occhi, Jin e Hobi sono vicini a me e mi guardano preoccupati. Dopo qualche attimo di silenzio, si guardano intorno e dopo essersi assicurati della sola nostra presenza nella stanza, Jin sussurra:<fottuto psicopatico, sembri così realmente affranto, come hai fatto a svenire realmente?>
Io apro un occhio e gli faccio la linguaccia:<segreti del mestiere>
Lui mi dà un leggero buffetto ma subito veniamo interrotti da Hobi che ci sussurra:<ragazzi, ritornate come prima>
Non faccio in tempo a rimettermi in posizione distesa e con un braccio sugli occhi, come a volermi proteggere dal mondo esterno, che la porta viene di nuovo spalancata e fanno la loro entrata Goong Yoo e Taehyung. Tae è palesemente scosso, sembra fuori di sé e mi guarda come se fossi la causa della disfatta di Jungkook e della sua.
Forse, la verità dietro il suo sguardo e i suoi pensieri, c'è.
Tento di rialzarmi ma vengo colto da un capogiro che mi porta a ricadere sul lettino con un tonfo, Hoseok tenta di avvicinarsi ma gli impongo di rimanere fermo lì dov'è, con una mano:<tranquillo, faccio da solo>
Lui palesemente preoccupato, alza un sopracciglio:<non stai bene Jimin...non dopo quella noti->
Lo blocco immediatamente, urlando:<non dirlo Hobi! Non azzardarti a dire quelle parole, non ora, cazzo!> e Goong Yoo, immaginando il nostro stato d'animo, subentra nella discussione:<ragazzi credo che voi adesso dobbiate calmarvi>
Lo fulmino con lo sguardo:<dovremmo calmarci? Davvero hyung? Mi spieghi io come faccia a stare tranquillo quando so che Ju-..che lui..è mo..mo...> ma non riesco a finire la frase perché cado in un pianto disperato, non so nemmeno come io riesca a fare tutto questo.
Bastardo, giuro che me la pagherai.
Giuro che appena finito tutto dovrai farmi ricevere il premio Oscar come "migliore attore protagonista" del film: "quella merda di vita".
Taehyung, finalmente, dopo minuti interminabili passati nel completo silenzio, rivolge tutta l'attenzione su di me ma rivolgendosi al resto dei ragazzi:<credo sia il caso di riportare Jiminie a casa. Si vede che non sta bene e ha bisogno di molto riposo, non credi anche tu?>
Io faccio un sorriso forzato:<credi che dopo tutto questo io possa tornare tranquillamente a casa a riposare, mh? Voglio vederlo, cazzo!>
L'agente si palesa di fronte la mia figura e mi mette due mani sulle spalle per tranquillizzarmi, ma io mi scanso poco gentilmente e mi rialzo ma vengo interrotto da Jin:<Jimin non potresti comunque far nulla lo sai questo, vero? Devono comunque...> cerca di prendere un forte respiro per darsi forza e poi continua:<devono fare prima l'autopsia per confermare la causa della sua m- bhe sì, quella e poi potrai andarlo a vedere..>
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MASKS
FanfictionDue ragazzi, due personalità tanto simili quanto contrastanti. Park Jimin, è tra i ragazzi più desiderati e agognati dall'intero campus universitario. Jeon Jungkook è il suo più grande rivale: bello quanto stronzo. Entrambi sono fidanzati, nonos...