avvertenza: nel capitolo sarà presente una scena di violenza. Mi viene da ribadirlo nonostante nella descrizione generale della storia stessa, ho affermato che questa, avrebbe avuto dei contenuti che potrebbero urtare la sensibilità di voi lettori. Credetemi, scrivere quelle cose ha fatto male anche a me ma era necessario per la storia.
Buona lettura.
POV JIMIN:
<bene bene Jimin, adesso siamo solo io e te e posso attuare finalmente la mia vendetta...>
Io, preda agli spasmi e al dolore allo stomaco non riesco perfettamente mettere a fuoco e realizzare ciò che mi sta accadendo:<Jeff perché mi hai portato qui e perché cazzo mi hai preso a pugni? Sei pazzo?>
Lui scoppia a ridere facendomi venire i brividi e allontanarmi leggermente da lui:<oh Jimin non puoi nemmeno immaginare! Se solo avessi ascoltato quel bamboccio che ti ritrovi come fidanzato forse adesso eri con lui a fartelo mettere in culo>
Cerco di alzarmi per avventarmi contro di lui e prenderlo a pugni ma qualcosa non va, è come se mi sentissi paralizzato e fossi stato privato di qualsiasi facoltà motoria e mentale, quindi urlo:<non permetterti di nominarlo! Cosa cazzo vuoi? Arriva al dunque perché non abbiamo una vita intera da sprecare appresso ai tuoi capricci>
La sua espressione da divertita diventa improvvisamente seria e si avvicina pericolosamente a me, prendendomi per i capelli e facendomi urlare dal dolore, per poi prendere la mia testa e sbatterla contro il muro dietro le mie spalle. La testa mi duole, comincia a girarmi e sento di poter perdere i sensi ma un secchio d'acqua fredda mi arriva direttamente sul viso, facendomi risvegliare dal torpore:<eh no piccolo Jiminie, non puoi svenire adesso. Prima ascolti la favoletta che ho da raccontarti e poi dopo chiudi gli occhi, spero per sempre>
Un brivido mi percuote tutto e sento quasi l'attacco di panico risalire ma tento di regolarizzare il respiro pensando che questo sia solo un incubo e che quando in realtà, mi risveglierò, mi ritroverò Jungkook al mio fianco che mi sorride, mi abbraccia e mi bacia. Un sorriso scappa sulle mie labbra e Jeff comincia a ridere nervosamente, sembra quasi un pazzo senza un minimo di lucidità:<cioè sei contento di morire? È per questo che sorridi?>
Lo guardo truce e gli intimo di cominciare a parlare senza preamboli:<smettila di fare il gradasso. Parla, cosa vuoi da me? Perché ci troviamo qui?>
Lui si avvicina sempre di più a me ed io tento di divincolarmi, fallendo miseramente. Mi prende in braccio di peso ed io mi sento privato di qualsiasi forza, vengo sbattuto violentemente su un divano logoro e vengo legato con entrambi i polsi su di esso, ritrovandomi completamente stesso e alla completa mercè del mio rapitore. Si discosta un po' da me per ammirare il suo lavoro e poi prende una sedia per sedersi di fronte, poggiare la schiena con le gambe aperte.
Passano alcuni minuti che a me sembrano ore e dopo avermi osservato attentamente comincia:<devo dire che rivederti ha riacceso in me qualcosa. Noi ci conoscevamo già, lo sai?>
Io alzo un sopracciglio e sputo acido:<mi ricordo solo delle persone importanti>
Lui scoppia a ridere e comincia a lacrimare tanto dalle risate, per poi smettere improvvisamente per cominciare a farsi serioso:<sei coraggioso Jimin...nonostante io possa far terminare la tua vita da un momento all'altro, continui a rispondere senza remore. Voglio complimentarmi, sei proprio figlio di tuo padre>
STAI LEGGENDO
MASKS
FanfictionDue ragazzi, due personalità tanto simili quanto contrastanti. Park Jimin, è tra i ragazzi più desiderati e agognati dall'intero campus universitario. Jeon Jungkook è il suo più grande rivale: bello quanto stronzo. Entrambi sono fidanzati, nonos...