MASKS

"15";siamo solo questo,noi?

POV JUNGKOOK:

Le sue labbra così soffici e profumate, a contatto con le mie, diventano fuoco e passione. Non perde tempo a chiedere l'accesso alla mia bocca con la sua lingua ed io non glielo nego ed è così che cominciamo a scambiarci saliva in questo gesto così intimo. Con la lingua, disegno il contorno delle sue labbra perfette, godendomi le sensazioni che quest'azione mi sta facendo provare, poi scendo lungo la mascella fino al pomo d'Adamo, dove mi soffermo per mordere e succhiare e fargli uno dei più grandi marchi che io abbia mai fatto. Odio queste cose ma con lui mi sento quasi obbligato a farlo, non so perché ma voglio che tutti sappiano che è mio e di nessun altro. Lui intanto mi tira violentemente alcune ciocche dei miei capelli ed ansima. Lo prendo sotto le ginocchia e velocemente lo faccio distendere sul letto dove lo sovrasto con il mio corpo tremendamente eccitato. Riprendo a baciarlo sul collo, passando sempre con la lingua, fino al lobo e facendo questo, riesco a godermi dei suoi ansiti che mi mandano in pappa il cervello. A questo punto, mentre torturo il suo lobo, sussurro:<così bello, solo per me>

In risposta, Jimin alza il bacino per far sfiorare le nostre erezioni già ben evidenti e bisognose delle nostre reciproche attenzioni e dopo aver procurato un mio mugolio di piacere, lui riesce a ribaltare le posizioni e con sguardo languido, eccitato ma anche provocatorio, sussurra con quella voce tentatrice, sempre muovendosi sul mio bacino:<rendiamo questa mattinata disastrosa, indimenticabile, ti va?> l'attrito dei nostri membri e la visione di Jimin completamente spettinato, con gli occhi lucidi e le labbra gonfie dai nostri precedenti baci, mi fa disconnettere definitivamente dal mondo reale, facendomi perdere la ragione ma prima di riuscire a fare qualsiasi cosa volessi fare, Jimin mi guarda con un ghigno e velocemente mi abbassa i pantaloni insieme ai boxer, liberando finalmente la mia erezione dolorante. La sua faccia dopo aver constatato la grandezza del mio pene per poco non mi fa venire seduta stante:<Jungkook io ne ho visti però il tuo.... cazzo! Non vedo l'ora di assaggiarti>

Annaspo e lui subito si abbassa inglobando interamente nella sua bocca il mio pene. Lo riesce a prenderlo tutto fino alla gola, sento che a volte tossisce ma io non riesco a fermarmi e gli scopo la bocca, lui eccitato quanto me si tocca mentre con la bocca continua a fare su e giù, mandandomi in paradiso:<J-jimin sei così b-bravo, così s-sporco>

Lui, pieno di me, alza lo sguardo e fissa i suoi occhi felini nei miei ed io non ci vedo più e qui, capisco, che non è in questo modo che voglio venire. Certo, la mia intenzione è quella di prendermi anche la sua bocca, ma non questa volta, questa volta voglio vederlo godere sotto di me. Lo prendo dai capelli, senza dolcezza e infatti lui grugnisce:<bastardo mi fai male>

Lo avvicino a me e gli do un bacio osceno:<devi vedere cosa ti farò adesso, piccolo>

Lui ansima:<sì, cazzo>

Non lo faccio attendere, quindi mi abbasso verso i miei pantaloni e recupero la cintura, lui già posizionato con la schiena sul materasso mi guarda in maniera seducente:<vuoi sculacciarmi, mr.Jeon?> io alla visione di lui in attesa e così bisognoso, non resisto dall'avvicinarmi e mordere a sangue le sue labbra:<per adesso no ma credimi che questo è uno dei miei tanti sogni>

Lui porta indietro la testa e anela tutta l'aria di cui ha bisogno e che gli manca, io ne approfitto di questa distrazione e mi porto ancora di più su di lui, sovrastandolo e riuscendo a prendergli i polsi per legarli entrambi alla ringhiera del letto, lasciandolo così alla mia completa mercè. Lui comincia a muoversi e cerca di liberarsi:<Jeon slegami> io scuoto la testa e gli mordo il lobo:<no Jimin, i giochi adesso li conduco io. So che nella coppia sei tu quello che domina ma con me questo non succederà mai, tu sei fatto per essere dominato da me, piccolo> e così dicendo gli porto le dita alle labbra dove lui subito accetta e comincia a leccare, non smettendo mai di guardarmi negli occhi. Devo cercare di calmarmi perché sennò me lo scopo senza prepararlo.