Ho capito di amarlo davvero quando i suoi occhi hanno smesso di guardare i miei, quando la sua mano ha smesso di toccare la mia e quando le sue labbra non si sono più posate sulle mie. Si amano le persone che scappano, che inseguono altri amori.
Chiusi la porta alle mie spalle e mi ci appoggiai con la schiena sopra, mentre sul mio viso prendevano spazio le lacrime che si facevano sempre più affluenti. Tuttavia dovevo farmi coraggio, riprendere in mano la mia vita, ritornare in me e cercare un via d'uscita a questo tormento, a questo cuore distrutto. Mi guardai intorno, la casa era tutta sottosopra, cocci per terra e pezzi di vetro sul pavimento, un'insieme di pezzi ormai rotti proprio come il mio cuore, piccoli frammenti gettati in giro per la stanza o per la mia anima. Ricostruirsi, ritrovarsi, ora. Decisi di mettere a posto tutta la mia casa, iniziando proprio dai quei tanti cocci sul pavimento, ad uno ad uno li buttavo e mi rialzavo, mi ricostruivo di nuovo.
Si è quel che si vuole essere, ed è questo il punto, bisogna trovare in se stessi la forza di rialzarsi, toccare il fondo per poi darsi la spinta per risalire.
Sentii il telefono squillare dall'altra parte della stanza, non feci in tempo a rispondere ma notai che era Davis, di nuovo. Forse avrei dovuto richiamarlo, sarebbe stato giusto. Così composi il suo numero e aspettai una sua risposta.
''Pronto Bea, tutto bene?''
''Si Davis, perché mi hai chiamata cosa vuoi?''
''Prima mi aveva chiamato Paolo, sembrava preoccupato perché non ti trovava e poi tu non rispondevi al telefono''
''Si e quindi?''
''E' venuto da te?'' domandò lui sembrando scocciato.
''Si, ma cosa c'è Davis?''
''Mi manchi Beatrice, ho bisogno di vederti.'' disse con tono dismesso.
''Davis, sai cosa penso. No'' dissi alzando la voce.
''Non puoi abbandonarmi così, non dopo tutto quello che è successo. Sono stato con te tutti questi anni, eri un gioco dapprima, ma sei diventata amore ed io non riesco a stare senza di te. Ti prego Bea, vediamoci ho bisogno di parlarti''
''Per dirmi cosa? Quanto sei innamorato? Non mi interessa, ho già tanti problemi e ora per favore lasciami andare.''
''Non lo farò mai Bea, resterai sempre nel mio cuore. Ho bisogno di te''
''Perché ora e non prima? Perché torni quando il mondo mi cade addosso? Perché Davis?'' domandai iniziando a singhiozzare.
''Perché ti amo e so quanto possa far male un amore non corrisposto. Perché so quello che è successo con Paolo, perché so tutto di te Bea e non ti lascio andare via ora.'' disse lui quasi urlando di un amore disperato.
''Davis, mi dispiace'' gli dissi con tono dismesso e iniziando a farsi sentire sempre di più il mio pianto.
''Anche a me Bea.'' disse lui e chiuse la chiamata.
Rimasi a guardare lo schermo del telefono. Mi aveva attaccato in faccia, non potevo crederci, prima mi urlava disperatamente che mi amava e poi mi attacca in faccia. Non ci stavo capendo più niente. Gettai il telefono sul divano e mi rimisi a sistemare la casa, solo quello mi era rimasto ormai.
Continuai per circa 30 minuti a riordinare quel che si poteva, fino a quando non suonò il campanello di casa. Posai la scopa di lato alla porta ed aprii.
''Ora sono qui, non puoi cacciarmi via'' Era Davis, che nel frattempo mostrava un sorriso smagliante che solo in quel momento capii quanto mi fosse mancato.

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Luxury
Romance"Tante volte mi hanno chiesto cosa sento quando faccio l'amore: è come una miscela di energia con l'altra persona che mi fa viaggiare e provare una fusione cosmica. L'energia del mio orgasmo è un'altra parte di me che se ne va e si mescola con l'uni...