Minho ha da poco compiuto diciannove anni, porta sulle spalle il peso di essere il figlio primogenito del Capo Branco del Clan della Foresta, peso ancor più aggravato da quando a tredici anni il suo lupo si è rivelato essere un Omega. Da quel giorno...
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In questo capitolo ci saranno scene di violenza e abusi, astenetevi dalla lettura se questo argomento potrebbe essere difficile da affrontare.
Se credete di essere in una relazione tossica o avete subito violenza e abusi rivolgetevi al numero verde sottostante. 1522
Minho porta le mani al collo e cerca di strapparsi di dosso il collare che gli hanno messo. Una catena pende dal laccio di pelle che lo sta soffocando, e si unisce a quella che gli stringe con forza i polsi. Si sente come un cane sottomesso e odia quella sensazione. È seduto sulla carrozza circondato da quegli Alpha puzzolenti che lo guardano in modo disgustoso.
Uno di loro gli si avvicina e gli stringe il mento tra le mani, Minho sente il bisogno di sputargli in faccia, ma l'uomo gli stringe le guance con le dita sporche di sangue, sangue di Jisung. Il sangue del suo Alpha, del suo compagno che al momento giace privo di sensi chiuso in una gabbia sulla carrozza dietro di loro. Minho riesce a sentire il suo odore e anche il suo respiro irregolare, gli fa male il petto, vorrebbe averlo accanto.
<<Dicono che l'odore degli Omega sia la cosa più buona che tu possa mai sentire... tutte stronzate!>> l'uomo gli stringe il mento con forza e Minho chiude gli occhi quando gli si avvicina ancora di più.
<<È marchiato, quell'Alpha ha rovinato il suo odore>> spiega quello che prima ha puntato la spada al cuore di Jisung <<Ha un marchio recente, forse Jinhyuk potrebbe farlo comunque suo>> quelle parole fanno venire la nausea a Minho, non crede sia possibile, non ne ha mai sentito parlare, ma solo il pensiero che qualcuno possa sostituire il marchio del suo Alpha gli fa sanguinare il cuore.
<<Se Jinhyuk non lo vuole possiamo divertirci noi con lui!>> quella frase fa ridere l'intero gruppo e quell'Alpha disgustoso si allontana finalmente da lui.
<<Il suo odore sarà pure contaminato, ma il suo viso è molto bello...>> borbotta quello che sembra il capo e Minho sussulta quando lo vede alzarsi dalla sua panchina e gli si avvicina.
<<È vero che quando siete in calore siete insaziabili?>> gli mormora a pochi centimetri dal viso e Minho a questo punto non resiste e figli sputa in faccia. Lo schiaffo che lo colpisce poco dopo in pieno viso gli fa venire il sangue in bocca e sputa di nuovo, questa volta per terra. Non ha mai sputato in faccia a nessuno, lo trova un gesto disgustoso, ma Changbin sarebbe sicuramente fiero di lui.
Dopo quell'amabile conversazione gli uomini lo lasciano in pace e Minho sente il suo corpo congelarsi lentamente. Per non perdere i sensi posa lo sguardo sul corpo inerme di Jisung. Controlla da lontano il suo respiro, conta lentamente quante volte il suo petto si alza e cerca di capire quante ferite abbia e quanto siano gravi.
È notte fonda quando arrivano in quello che Minho capisce sia il campo dove si è appostato Jinhyuk insieme al suo esercito. Grazie alla luce della luna e di alcune torce sparse riesce a vedere che a terra c'è della neve, ma non così alta come nelle montagne, devono essere scesi di molto, pensa, forse sono vicini al castello di Chan, ma non può saperlo con certezza.
