Come promesso io e Jisung ci sentimmo spesso al telefono.
Avevo scoperto che avevamo una passione in comune, gli anime e i manga, e quindi lui si mostrò ben disposto a stilare una lista di tutti quelli che avrei dovuto vedere (di nuovo) e di quelli invece appena usciti e che, secondo lui, erano degni di nota.Quel pomeriggio avevamo in programma di vederne alcuni insieme a casa mia così quando alle 16.00, con un bel ritardo di trenta minuti, suonarono alla porta sapevo già chi fosse.
Aprii e non mi curai più di tanto ad aspettarlo sapendo che conosceva a mena dito casa mia. Così presi posizione sulla conca che si era formata sul divano poggiando la ciotola con le patatine sulle gambe.
Jisung fece cadere lo zainetto a terra guardandomi con la bocca spalancata.
"Sei a dir poco nauseante."
"Grazie eh! Che migliore amico mi sono scelta..."Feci finta di offendermi ma, in effetti, il moro aveva perfettamente ragione: il salone era un disastro tra libri e manga in ogni dove, i cuscini del divano lanciati a casaccio sul pavimento e buste di snack vari ormai terminati e abbandonate sul tavolinetto di fronte.
Io invece ero in tuta, struccata e con gli occhi iniettati di sangue."Quasi mi pento di averti fatto riscoprire questo mondo..." disse tenendo una mano alzata dietro la testa. Poi battè le mani all'improvviso facendomi sobbalzare. "Cambio di programma!"
"Che hai in mente? Io voglio rimanere qua."
"Non se ne parla." Mi tirò dal braccio cercando inutilmente di tirarmi di forza."Eddai Y/N! Andiamoci a fare un giretto. È una bella giornata non mi va di sprecarla così!"
Lo fulminai:"Solo se al ritorno passiamo dal negozio e compriamo dei nuovi manga."
Allungò la mano che strinsi e stringemmo quel patto.
Mi diedi un'aggiustata e lo raggiungi al portoncino di casa.
Il negozio non si trovava lontano da casa mia quindi andammo a piedi senza una meta in particolare.
Jisung non aveva poi tutti i torti: finalmente era uscita una bella giornata di sole dopo il maltempo dei giorni precedenti e sentivo che quel calore mi stava facendo bene."E insomma domani hai un esame e invece di studiare stai cazzeggiando?"
Anche se non voleva darlo a vedere Jisung era un ragazzo molto ansioso e ci teneva veramente ad avere successo in ciò che gli piaceva e quindi ci metteva impegno. Di conseguenza amavo dargli fastidio facendogli salire l'ansia anche quelle rare volte in cui non l'aveva di suo.
"Sì perché ho studiato già tutto e mi sento stranamente tranquillo. E tu invece? Hai pensato a quello che ti ho detto l'altra volta riguardo all'università?"Tergiversai un pò. Non perché non ci avessi pensato, anzi, ma avevo paura che dopo tutto quello che mi era successo gli altri ragazzi mi avrebbero etichettata come malata o strana o altro e non mi andava proprio di essere al centro dell'attenzione.
"Se c'è qualcosa che non va puoi dirmelo, lo sai. E se non vuoi dirmelo a me puoi farlo con Yeji. È triste perché sei passata da essere una tipa attiva a una larva in letargo." Lo fulminai nuovamente:"Senza offesa ma è così."
"Quando potrei scongelare gli esami secondo te?"
"Anche domani volendo, tanto la nostra università da questo punto di vista è molto elastica."
"Beh...magari domani faccio un salto ad occuparmi di queste faccende burocratiche."
Pensai già che appena rientrata avrei avvisato Yeji delle mie intenzioni così che potesse darmi supporto psicologico.
Camminando camminando eravamo giunti ad un parco a cui non avevo mai fatto caso.
Aveva un so che di familiare ma non riuscivo a collocarlo ad un ricordo specifico o ad una persona precisa.
Annusai l'odore di erba e di fiori e mi sentii immediatamente rilassata.
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MAZE OF MEMORIES // LEE MINHO
Fanfic"Amore mio, come ti senti?" Una donna mi sfiorò il viso con la mano calda accarezzandolo con il pollice. "B-bene...." poi, dopo aver visionato ogni singola figura presente tra quelle quattro mura bianche, con quattro parole provocai un silenzio stra...