Ripromisi a me stessa di indagare sulla rabbia di Yeji di quella mattina. Forse sarebbe stato anche un ottimo stratagemma per togliermi dalla testa l’episodio accaduto con Lee Minho e la sua faccia indecifrabile.
Incredibilmente la mia mente continuava a focalizzarsi su quello anziché sul bacio con Wooyoung e la nostra pseudo dichiarazione. Dovevo avere qualcosa che non andava.
Comunque, tornando a noi, quel pomeriggio decisi di organizzare un’uscita solo io e Yeji al centro commerciale per poter trascorrere insieme un po’ di tempo.
Guardai l’orologio: la sera prima ci eravamo date appuntamento per oggi alle 17:00 fuori dal centro commerciale ed erano già le 16.45. Di questo passo avrei fatto tardi ed avrei perso l’autobus.
Mi guardai allo specchio per controllare l’outfit, shorts di jeans chiari e un top color azzurro acceso. Legai i capelli con un mollettone e misi gli occhiali da sole in testa.
Poi tirai fuori dall’imballaggio un accessorio che avevo nominato quale miglior acquisto del 2023, ovvero un trasportino però a tracolla che m i permetteva di portarmi dietro Soonie con facilità.
Con quel caldo avevo deciso che lo avrei fatto venire con noi per refrigerarsi un po’.
“Vieni peste. Oggi si va a spasso con la mamma.”
Lui miagolò ed entrò senza fare storie. Piccolo com’era non avrebbe pesato nulla. Poi afferrai la borsa mia con le chiavi ed uscii.
Come al mio solito arrivai puntuale allo scadere del trentesimo minuto delle 17. Ero fiera di me ma di Yeji nemmeno l’ombra.
Provai a chiamarla ma giusto in tempo sbucò nella mia visuale che agitava il braccio vicino all’entrata.
“Ma buonasera bellezza. Hai portato anche il piccolino?”
Ricambiai velocemente l’abbraccio.
“Sì, a casa è troppo caldo ed avevo paura potesse sentirsi male. Prossimo acquisto sarà un pinguino da mettere in sala.” Guardai l’ingresso alle sue spalle.”Beh, andiamo? Ho proprio voglia di spendere un po’ di soldini.”
“Anche io sono bella carica. Soonie, dovrai avere pazienza.”
Quello di tutta risposta si girò deciso ad addormentarsi.
Girammo per i negozi del primo piano come belve affamate in cerca della preda. Ogni tanto rispondevo a qualche messaggio di Jisung che stava facendo il finto offeso visto che era rimasto da solo.
“Mamma mia quando vuole fare il bambino gli riesce alla grande!”
La castana sbuffò. Poi risi quando, all’ennesimo cartellino girato di un paio di scarpe spalancò gli occhi alla vista del prezzo e posò tutto con nonchalance.
Avevamo già acquistato un bel po’ di cose, ovviamente o scontate o a buon prezzo, così optammo per una pausa al bar del secondo piano.
Ordinammo e decisi che era giunto il momento di toccare l’argomento Mingyu.
“Senti, non voglio farti arrabbiare ma penso che parlarne sia la scelta migliore. Vuoi dirmi che è successo con Mingyu? Non mi hai nemmeno detto nulla riguardo a sabato.”
Vero: la castana, che solitamente si confessava con me su ogni minima cosa, aveva omesso questo dettaglio non proprio irrilevante, il che mi insospettì di più.
Pensavo che avrebbe dato in escandescenza cercando di sviare il discorso, invece sembrò non vedesse l’ora che qualcuno le chiedesse chiaro e tondo cosa fosse successo.
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MAZE OF MEMORIES // LEE MINHO
Fanfiction"Amore mio, come ti senti?" Una donna mi sfiorò il viso con la mano calda accarezzandolo con il pollice. "B-bene...." poi, dopo aver visionato ogni singola figura presente tra quelle quattro mura bianche, con quattro parole provocai un silenzio stra...