capitolo 28

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y/n pov's:

Bella cazzata y/n.

Oggi iniziava la scuola, ero distrutta, non avevo notizie di mio padre, e avevo perso l'amore della mia vita e tutto per colpa mia, mi mancava eccome se mi mancava erano passate già 4 settimane e già lo rivolevo indietro, avevo esagerato quella sera, gli avevo detto delle cose orribili, che non pensavo veramente ovviamente, ma presa dal dolore che stavo provando sputai solo veleno e ciò non giustifica le mie azioni.

Mi vestì e andai a scuola, mi suonava strano riprendere il bus, mi ero abituata che Peter mi venisse a prendere ma era finita, lo avevo perso e mi sa per sempre.
Arrivai a scuola lo vidi con Mj e gli altri, non volevo andare lì soprattutto perché sapevo che lui fosse ragionevolmente arrabbiato con me li solpassai ma «Y/n! Ma dove vai?» sentì la mia migliore amica «sì scusa non vi avevo visto, ciaoo» feci un finto sorriso, mi unì a loro «va bene io vado in classe» disse lui, mi diede un occhiataccia «ma resta con noi» disse Marck «preferisco non arrivare in ritardo CIAOO» e con il suo zaino in spalla si allontanò «ragazzi è inutile, sono solo in più qui...guardate come l'ho ridotto...é tutta colpa mia» stavo per piangere di nuovo «nonono voi due tornerete insieme te lo assicuro, dagli un po' di tempo poi gli passerà» disse Ned «fa tanto il duro ma sta male anche lui fidati...» annuì e dopo un po' andammo in classe.

*A mensa*

Mi avvicinai al loro tavolo, ma sta volta lui non se ne andò «scusate il ritardo» dissi «tranquilla» disse Ned «si come al solito» sentì borbottare Peter, abbassai lo sguardo ma mangiai poco, sentivo che lui mi guardava, eccome se lo faceva e anch'io lo facevo, lo rivolevo indietro..«cos'é hai perso l'appetito?» chiese «sì...» dissi quasi sussurrando «Peter su, puoi darci un taglio non trattarla così» disse Mj «ah io? Pff» si alzò incazzato e se ne andò «cos'ho fatto...» scoppiai a piangere «nono ehi, vedrai che si sistemerà tutto» mi abbracciò Mj «no Mj, è diventato un mostro anzi io sono un mostro e se lui è così è solo colpa mia» vidi che Mj si alzò «d..dove vai?» «vado a parlargli» nessuno poteva fermarla quella «dai y/n tranquilla su» appoggiai la testa sulla spalla di Marck.

Nel frattempo

Peter pov's:

Mi mancava, eccome se mi mancava, e mi faceva male trattarla così, io la volevo più di ogni altra cosa ma le parole che mi aveva detto mi rimbombavano in testa «Peter! Fermati!» sentì Mj «che c'è?» «senti Peter, ora esageri, lo so che ti ha ferito, ma conosci y/n, quando accumula troppe cose che le fanno male tende a dire cose che non pensa» cominciamo «lo so...ma ha fatto troppo male Mj non posso perdonarlo...» non ero convinto di ciò che dicevo, ricominciai a camminare «e lei? Quante volte ti ha perdonato?» so che aveva ragione «vaffanculo Mj» corsi via «vaffanculo Parker!» mi urlò e se ne andò anche lei.

y/n pov's:

vidi Mj tornare «c..come sta?» chiesi «non bene, si vede, ma lo conosco...dagli solo tempo y/n...so che sotto sotto ti vuole ancora» annuì ciò però non mi rallegrava.

-

Le settimane passavano e Peter non cambiò di una virgola, ma io continuavo ad amarlo e sapevo che non avrei mai smesso di farlo. Stavo tornando a casa sulle note di " Faded" di Alan Walker, avevo le lacrime agli occhi alla frase 'where are you now' volevo parlargli, volevo dirgli che mi dispiaceva per quello che gli avevo detto, volevo dirgli che lo amavo, volevo baciarlo, volevo abbracciarlo, lo volevo.
Mentre camminavo mi sentì prendere da dietro da qualcuno «vieni con me ragazzina» non lo vidi bene in faccia, il tizio, ma mi portò in un vicolo e mi sbatté al muro, lo vidi in faccia avrà avuto una quarantina d'anni «cosa ci fa una ragazzina tutta sola ancora in giro per New York?» cercai di scappare «lasciami» mi fermò «tranquilla non ti farò male» «l..la prego m..mi lasci andare» iniziai a piangere «tranquilla sei al sicuro con me» sapevo che cosa volesse fare, si sbottonò la camicia e iniziò a toccarmi il seno «n..non mi tocchi» gli fermai le mani «senti ragazzina, sarà una cosa veloce e ti lasc-» sentì un rumore alle spalle si allontanò un po' girandosi finché non vidi qualcuno scendere a testa in giù, appeso ad una ragnatela davanti a me, non ci potevo credere che era lui, il tizio si girò «AAAH!» urlò «ehilà! Disturbo per caso?» disse sarcastico «sì, io e lei avevamo da fare» si girò «dice sul serio?» chiese «io non la conosco neanche» mi riferì al tizio «dai ragazzina-» non finì di parlare che Peter gli tirò una ragnatela bloccandolo al muro, gliene tirò altre ragnatele coprendolo del tutto, lui si girò «grazie...» dissi «sono spiderman è il minimo che possa fare...soprattutto se è per te...» disse gli abbassai la maschera scoprendogli la bocca, forse mi sarei pentita di questa cosa mi avvicinai e ci baciammo, ma lui si staccò «n..no y/n...n..non posso farlo...» abbassò la maschera e volò via, sapevo che era una scusa...e se avesse cambiato idea?

 𝙃𝙞𝙢 & 𝙞 (𝗒/𝗇 𝖲𝗍𝖺𝗋𝗄 𝖺𝗇𝖽 𝖯𝖾𝗍𝖾𝗋 𝖯𝖺𝗋𝗄𝖾𝗋)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora